Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
WOJTILA FANS(Ansa) - Giovanni Paolo II non era \"certamente più favorevole al comunismo ma ebbe molte riserve anche sul capitalismo che rappresentava l\'esperienza di un interesse di parte mentre il comunismo era oppressione di regime che nel fondo voleva rispondere a una esigenza di giustizia sociale\".
ROSY BINDIE\' quanto ha affermato il cardinale Achille Silvestrini intervenendo ad un dibattito su Giovanni Paolo II promosso dal presidente del Circolo Canottieri Aniene, Giovanni Malagò, in cui i relatori hanno commentato alcuni passaggi dell\'intervista che Papa Wojtyla concesse nel 1993 al giornalista Jas Gawronski, incentrati sul ruolo che Giovanni Paolo II ebbe nella caduta della cortina di ferro e sulla sua valutazione del comunismo e del capitalismo.
REBECCHINI HAUSMANN\"In tutta la sua azione - ha osservato da parte sua il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi - il papa era ispirato da motivi religiosi, era un grande mistico però è stato veramente un gigante perché era allo stesso tempo totalmente inserito nella realtà e ha avuto un influsso nella situazione concreta del momento contribuendo a far crollare il sistema senza spargimento di sangue\".
PAOLO MIELI ROSI BINDISenza dubbio Giovani Paolo II fu fortemente anticomunista anche per l\'ambasciatrice polacca presso la Santa Sede ed ex capo del governo polacco, Hanna Suchocka che però ha voluto sottolineare come Wojtyla si fosse speso moltissimo anche contro \"gli abusi del capitalismo\" come ben evidenziato nell\'enciclica \"Centesimus annus del 1991\".
JAS GAVRONSKIUn\'analisi condivisa anche da Rosy Bindi secondo cui in Giovanni Paolo II \"c\'é fedeltà al percorso della dottrina sociale della Chiesa che confluisce appunto nella Centsimus annus dove c\'é una condanna del capitalismo e del comunismo.
JAS GAVRONSKI GIOVANBATTISTA REMa il comunismo - ha spiegato - viene condannato come risposta sbagliata a un problema che però esiste e la risposta che ci indica è nella promozione della dignità del lavoro\". Un discorso ancora attuale e che tuttòoggi \"ci interpella\" secondo Bindi, e difatti riproposto anche da Benedetto XVI nell\'enciclica Caritas in Veritate.
\"Il lavoro - ha detto Bindi - non può essere meramente considerato come merce che risponde al rapporto domanda-offerta\" mentre, ha aggiunto, \"é la democrazia che ha corretto il capitalismo come spiega anche la Centesimus Annus, poiché l\'economia è libera nella misura in cui promuove la dignità della persona\".
JAS GAVRONSKI GIOVANBATTISTA RE MARIO DURSO