PRIMO TEMPO
Ampezzanus Maleficus
Un Paolino Mieli da antologia, con bordate a destra e sinistra (ma anche sopra e sotto la cintola): l’intervista che Fra' Enrico Cisnetto gli ha fatto l’altro giorno sul palco dell’Audi Palace di Cortina InConTra entra di diritto nel novero delle migliori di sempre. Con tanto di gioco della Torre. Ecco l’integrale sbobinato e riassunto da Italia Oggi.
Paolo Mieli e Iole Cisnett(da Italia Oggi del 9 agosto)
Mieli e Paniz“Mala tempora currunt, proprio mala mala. Mala al quadrato”. “Lo Stato deve vendere tutto quello che può vendere, escluse le Tofane e il Colosseo”. “Anche la Rai va privatizzata, tutte e tre le reti”. “Questa legislatura va condotta avanti da Berlusconi. Il quale ha governato facendosi i fatti suoi e facendo pasticci. Ma quando al governo c'è stata la sinistra, ha fatto pasticci e confusione”.
Strinati e Giacobbo
Ne ha per tutti Paolo Mieli, vestito scuro su pullover scuro con camicia scura e sigaro spento tra le dita, sul palco di Cortina InConTra. Spara ad alzo zero: “Ho rispetto per la politica e per i politici, ma nello stesso tempo sono un giornalista che si è impegnato a non entrarci, non come quei magistrati che fanno le loro inchieste e poi te li ritrovi in Parlamento. L'esempio resti quello di Montanelli, che rifiutò addirittura il posto di senatore a vita. E quindi mi prendo i rischi della libertà di giudizio”. Mieli e Angelucci
Allora, Mieli: in che condizioni sta davvero il Paese? “Lo dico subito: il Paese ce la farà, è solido, sano, fatto di tante persone perbene. La politica non sta passando un buon quarto d'ora, ma non affidatevi ai sentimenti dell'anti-politica, non pensiate che siano tutti uguali”.
Sta finendo un'epoca, però, oppure no?
Paolo Mieli e Enrico Cisnett“Sì, sta finendo. Vedremo i reati, quando ci saranno sentenze definitive, ma intanto c'è brutto clima. Si vede che molti hanno continuato a fare scorrettezze come se Tangentopoli non fosse mai esistita”.
E per l'economia? ”Si affronti la questione del debito pubblico in modo definitivo, non con correttivi estivi, di breve momento”.
Quindi lei auspica la patrimoniale? “Alt! La patrimoniale è l'ultima cosa, si può anche farla, forse si dovrà. Ma innanzitutto bisogna vendere tutto ciò che è vendibile dello Stato, cioè...tutto. Va venduto tutto. Vendendo tutto – e si può, senza svendere – incasseremmo il ricavato e elimineremmo una modalità con cui è strutturata la gestione dei beni pubblici che produce corruzione e fa l'uomo ladro... ”. Pende Stella e Sergio Luciano MAU
Come venderli, questi beni?“Per esempio mettendo tutto in una holding, trovare un concorzio di banche che acquisti in blocco e loro ci guadagneranno a rivenderli...Ma c'è un secondo punto”
Quale? “I costi della politica. Io mi muovo sui mezzi pubblici da anni. Ed esigo che i politici e esigo che politici e ministri si muovano su mezzi pubblici. Voglio veder sparire auto blu e scorte. Di questo passo, se i politici pensano di toccare le tasche degli italiani continuando a fare la loro vita di privilegio, accadranno cose brutte nel Paese...” Massimo Nava
Cioè? “Se i politici non iniziano ad andare in autobus o in metropolitana, ci sarà un autunno bruttissimo. Un solo aereo di Stato usato per andarsi a vedere una partita è come un fiammifero in un pagliaio”.
Fabrizio Frizzi al pianoforBisogna privatizzare tutto, anche la Rai? La Rai per prima... La Rai è uno specchio, ci sono tutti, maggioranza e opposizione... ci sono anche persone che sanno fare il loro lavoro, ma sono schiacciati dalla maggioranza capitata lì per caso. Una cosa che grida vendetta e che in mano a un privato non sarebbe uguale. Niente dev'essere più come prima. La Rai ad Angelucci, ok. A De Benedetti, primo concorrente del mio gruppo? Ok. Allo Stato il solo compito di sorvegliare che nessuno calpesti le regole. Quello che accade in Rai è una degenerazione di quello che accadeva nella Prima Repubblica”. Giancarlo Galan
Colpa di Berlusconi? “In tutti gli Anni Novanta Berlusconi è stato al potere per soli otto mesi. Dov'è il ventennio berlusconiano? Otto mesi su dieci anni! Io preferisco prima parlare delle rogne di casa mia, il centrosinistra”.
E dal 2001 ad oggi? “Berlusconi si è fatto i fatti suoi. Buon per lui! Dice che lo ha fatto per difesa, non voglio entrarci, però... quelli di prima avevano fatto confusione e pasticci; lui s'è fatto i fatti suoi e ha fatto pasticci. Lo stato d'animo del Paese è che non ha più voglia di pasticci e ogni parte protesta contro i pasticci della propria parte”.
Anche nel centro-destra? “Sì, anzi lancio un appello ai politici del centro-destra: non dite mai in privato cose diverse da quelle che dite in pubblico. A proposito: Alfano ha tutte caratteristiche per essere un vero segretario di partito, ma deve almeno una volta dimostrare si saper dire di no a Berlusconi”.
Claudio StrinTremonti ha detto spesso no a Berlusconi... “Ma infatti Tremonti è una persona che si è andato conquistando una stima nazionale e internazionale diffuse. Oggi però è azzoppato dall'inchiesta su Milanese che lambisce anche lui”.
Avresti votato pro o contro l'arresto di Papa? “Tutta questa vicenda di Papa non mi piace, ma avrei votato no all'arresto. Nella storia del Parlamento italiano soltanto quattro volte è stata data l'autorizzazione all'arresto, in ben 60 anni, e a carico di persone sospette di fatti gravissimi, fatti di sangue”.
Ma questo governo potrà fare riforme incisive? “Sì, perchè è talmente debole e ha un'opposizione talmente debole che la guida europea, che voglio pensare sia saggia, con Draghi in Bce, è garanzia di indirizzo. Le elezioni anticipate significherebbero solo sei mesi di sospensione delle decisioni. Piacerebbero anche a me, ma i mercati hanno punito questa mossa fatta dalla Spagna”.
E il centro-sinistra che farà? “Mah, un avversario di Berlusconi sarebbe sciocco a sgambettarlo oggi per ereditare la gestione della crisi. Ora, siccome non penso che siano un ammasso di cretini – per quanto ce ne siano tanti – alla fine non penso che faranno quest'errore. Mal gliene incoglierebbe”.
Bartoletti e FrizziMa se si vota in anticipo, Berlusconi si ripresenta? “Credo sia un leader affaticato, anche da sue abitudini private che lo stancano. Però penso che si ripresenterà finchè camperà”.
Facciamo il gioco della Torre. Chi butti giù, tra Fini e Bocchino? “Fini”.
Tra Prodi e Bersani? “Prodi”.
Tra Letta e Tremonti? “Tremonti”.
Tra Mussolini e Santanché? “La Santanché”.
Fabrizio Frizzi e Marco ScottiCredevo dicessi: “Tutti e due”. “E no, non vale: se potessi, ti direi sempre 'tutti e due'”.
Tra Formigoni e Polverini? “Formigoni: non butto mai giù una donna, è di cattivo auspicio”.
De Magistris e Iervolino? “De Magistris: la Iervolino ha una bella voce”.
Tra la Moratti e Pisapia? “Pisapia: mi piacciono i perdenti. Mi dà ai nervi che tutti oggi in Italia siano innamorati di De Magistris e Pisapia”.
Tra Marchionne e Marcegaglia? “Marcegaglia: è donna, ma per lei faccio un'eccezione e la butto”.
Tra Landini e Sacconi? “Landini. Sacconi è donna...scherzo”.
Tra Capaldo e Ingroia? “Capaldo”.
Tra Ruffini e la Lei? “La Lei, nonostante sia donna”.
Tra Lele Mora e la Minetti? “La Minetti: tra i due, è Lele Mora la donna”.
Giancarlo GalanAggiungi, fuori intervista, la tirata sul fidanzato d’Italia Mario Monti: “Per il Pd dovrà candidarsi premier Bersani, oppure il famoso papa straniero, il leader che viene dall’esterno...una personalità indiscutibile...Un nome per tutti? Mario Monti!”.
“Io credo che Mario Monti potrebbe essere un leader per tutte le coalizioni – destra, sinistra, terzo polo e larghe intese – e forse anche per altre, perchè se i marziani e i venusiani vengono in Italia a comandare potrebbero scegliere Mario Monti, ma con una condizione, cioè credo che Monti chiederebbe una delega per un programma definitivo, non di gestione momentanea”.
Ma è verosimile che questa maggioranza si spogli di Berlusconi premier e scelga Monti? “Io non credo che una figura come Monti sia adatta per una supplenza di fine legislatura. Secondo me questa legislatura deve portarla a termine Berlusconi, o comunque finchè dura, magari fino alle elezioni anticipate dell'anno prossimo che diceva Galan. Berlusconi è stata eletto dagli italiani, e deve fare le cose che gli suggerisce di fare l'Europa”.
Toni CapuoSECONDO TEMPO
Sul palco il ministro Galan che dice "si va a votare nel maggio 2012" e pochi minuti dopo il Cavalier Pompetta è costretto a smentire con un apodittico quanto falso "elezioni anticipate mai e poi mai". Nel backstage Aldo Grasso fatto a fette da Bonolis e Frizzi, con Paolino Mieli nell'inedita veste di consulente che va a dormire prendendosi l'impegno di pensare a quale scoop Bonolis potrebbe regalare ai Cisnetto's nel corso dell'intervista che gli farà l'azzoppato Marino Bartoletti.
Dunque l'altra mattina, attovagliati nel salone un po' fanè delle prime colazioni del Miramonti, dove i Cisnetto's alloggiano gli ospiti, il Mandarino Mieli era lì che scappuccinava con Martin Lutero Galan, eretico liberale del pidielle. Galan era fresco di una rettificaccia da parte del Cavaliere in persona, che aveva freddato chi gli chiedeva un parere sulla ipotesi di anticipo di un anno del voto politico, dal maggio del 2013 al maggio del 2012, che proprio Perticone Galan aveva evocato dal palco di "Cortina InConTra".
Stella PendeChe si sono detti Mieli e Galan? Ovvio, no: cosa succede adesso, che il leader maximo è bollito ma non ha eredi e che la sinistra è più bollita del leader maximo. Non senza una relazione dell'ex governatore del Veneto su come si era sbottonato con Cisnettone: botte alla Lega, schiaffi a Zaia, dita negli occhi a quel socialista di Tremonti (difeso dall'intervistatore, ma Galan era un fiume in piena), persino una tirata per le palle al Cavalier Pompetta (abbia coraggio, tiri fuori gli attributi). Parole buone? Solo per Forza Italia (grande nostalgia), per Fini (non dovevamo metterlo fuori) e per Casini (è dei nostri).
Roberto GiacobbeNessuno sa cos'abbia fatto il "Mielissimo che fa benissimo" durante la giornata, se sia andato per crode a ossigenarsi o se si sia rintanato in camera a leggere e a succhiare il Toscano (ormai non lo fuma più, lo ciuccia).
Si sa però che ha tenuto banco la sera era a cena dai Brion, gli ex industriali, e nuovamente al Miramonti, guest-star di un circolo di bevutine post-cena (ma Mieli, morigerato, ha preso una camomilla al miele), arricchito nientemeno che da Fabrizio Frizzi, reduce dalla sua seratona del Pala (ha pure suonato il piano e cantato), e da Paolo Bonolis, entrambi con compagne al seguito.
Roberto Giacobbe e Iole CisnettoStrepitoso, Bonolis. Si parlava di toupet e di riporti maschili. "Un paio d'anni fa, in Sardegna - racconta - un direttore d'albergo che gentilmente concesse alla mia comitiva di usare un campo da calcetto fu messo a giocare in porta, per riconoscenza. E così, tentando di parare un pallonetto spiovente becca il pallone in fronte e vede schizzare verso la traversa il pallone da una parte e il toupet dall'altra: fulmineo si lancia a parare il toupet e trascura il pallone! E in una frazione di secondo si rificca in testa i falsi capelli, solo che al contrario, e continua così per tutta la partita. Da sganasciarsi!" E di fatto, il circolo dei bevitori si sganascia (tranne Bartoletti, che soffre sempre e non ride mai).
Tra una risata e l'altra, si parla di critica tv. Evocato come un ectoplasma, si staglia la figura di Aldo Grasso, il critico tritatutto del Corriere: implacabili Bonolis e Frizzi, commentano il commentatore ripagandolo di pan per focaccia.
Mario Renna e Stella PendeMa mica è finita qui: ora tocca a Stella Pende, bisogna dire bellissima dall'alto del suo metro e ottanta e dei suoi sessant'anni portati divinamente: Prima divide la scena del "Cortina InConTra Show" con Toni Capuozzo, che sembra suo nonno, e poi si concede al Miramonti all'intimistica intervista del farfallone partenopeo Sergio Luciano (che adesso, tanto per non privarsi di niente, si è messo anche a promuovere per beneficenza i gioielli di un corallaro delle sue parti che aderisce alla pesca miracolosa "for Kimbondo", gara di solidarietà per i bambini del Congo organizzata da Donna Iole).
Marino BArtolettiBeh, bravissima la Stella: da Gheddafi a Marques, da Hamas a Romitone, racconta scene e retroscena dei suoi reportage e delle sue grandi interviste. La gente resta a bocca aperta (ammesso che non pisoli). Sta di fatto che quando Stellina Stellona, parlando di Marquez, incautamente dice "che è molto anziano, ha più di ottant'anni", un brivido di sdegni attraversa la sala: "E noi, allora?!?", si chiede indignato qualcuno degli arzilli vecchietti. Tant'è, con quella chioma Stellina Stellona può dire ciò che vuole.
Giancarlo GalanAltre pillole di gossip dolomitico?
Intanto, Pietro Orlandi, fratello di quell'Emanuela rapita nell'83 tra beghe vaticane, magliane e italiane, spara tali bordate su Wojtyla che in Paradiso più d'uno si è chiesto se sia sempre il caso di farlo sedere alla destra del Padre. Lui che disse che si sarebbe impegnato in prima persona per riportare a casa la Orlandi e che diede mandato, poco dopo, di non essere più disturbato riguardo alla poveretta. Pietro Orlandi, caro Dago, ha intenerito perfino me. Ha cinquant'anni suonati ma ne dimostra almeno dieci di meno, e ha gli occhi grandi pieni di tristezza. Per una volta, anche la mia scorza malefica è stata intaccata.