Flavia Fiorentino per il "Corriere della Sera-Roma"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Cala il sipario con l'happy end sulle sfilate di AltaRoma rassicurata dalla Regione sul versamento delle quote del 2011, e con la promessa del sindaco di una sede prestigiosa come le scuderie Savoia di Villa Ada. E si è confermata ancora una volta trampolino di lancio di giovani talenti, soprattutto con il concorso internazionale Who's on next che quest'anno ha visto 67 finalisti di cui 48 italiani e 14 romani, tra cui i vincitori della sezione accessori e abbigliamento Alessio Spinelli, romano, e Angelo Bratis, greco ma con atelier a Roma.
SERGIO VALENTE SI GUSTA IL GELATO«Alla fine i contenuti hanno prevalso sulle polemiche che hanno rischiato di avvelenare la manifestazione -ha commentato il presidente della società Silvia Venturini Fendi -Roma si è confermata piattaforma di una moderna couture che lega i concetti contemporanei del design all'artigianato di lusso» . Un lusso interpretato come sempre con stile e fantasia da Renato Balestra, ieri sera al Teatro del Parco di Villa Pamphilj, che ha ispirato che sue creazioni alla rosa, con un trionfo di ricami in paillettes e intarsi floreali colorati.
PAPARAZZA DAI CAPELLI A SCHIAFFOA sorpresa anche giacche piumino in marabù declinate in quattro colori al neon: giallo lime, viola, verde mela e blu elettrico. Oro e argento, invece, le tinte scelte dal libanese Tony Ward per una collezione che mischia tulle, pizzo e tessuti preziosi, ad altri più innovativi e tridimensionali. Nel suo parterre Mouna Ayoub, una delle donne più ricche del mondo e la più grande collezionista di alta moda con oltre 10mila abiti. Da Abed Mahfouz invece, proposte vintage, ispirate ai Seventies.
MILLY CARLUCCI LELLA CURIELDedicate a «donne vere» , che lavorano, studiano, vanno a prendere i figli a scuola ma non rinunciano ad esibire un bell'abito per una serata importante o semplicemente per un aperitivo, le creazioni di Raffaella Curiel, celebre per i suoi curiellini, tailleur dal taglio perfetto, apprezzati da tutte le signore dell'alta società milanese. Donne desiderabili ma normali, non più sfinite da una magrezza innaturale.
MARINA CASTELNUOVO MASSIMO GARGIAAnche Curiel ha voluto festeggiare i suoi 30 anni di sfilate a Roma dedicando la sua collezione a donne che vogliono valorizzare la propria femminilità con abiti che segnano seno e fianchi con pieghe e drappeggi ma riescono a «snellire» anche chi non è alta 1.80: giacche dalle spalle ampie e punto vita stretto, fianchi accarezzati dalle baschine, molti abiti in jersey o velluto per una collezione ispirata a Monet e agli Impressionisti. Un grande mazzo di rose, infine in passerella per la Curiel, inviato da Giorgio Armani.