Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Berlusconi Antiquario a Palazzo Venezia
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
valerio turchi silvio berlusconi
Edoardo Sassi per “il Corriere della Sera - Roma”
Il livello della fiera è medio alto. Non all’altezza delle grandissimi kermesse mondiali (Tefaf Maastricht, per dirne una), ma comunque buono e tutto sommato interessante anche per quanti, non candidandosi come acquirenti, vogliano semplice-mente indossare i panni del visitatore curioso o appassionato.
Di meraviglie esposte negli stand, d’altronde, ve ne sono e a decine. Osservarle costa solo il prezzo del biglietto a Palazzo Venezia. Comprarle dipende, ma occorre comunque avere un certo portafoglio (cliente abituale, per capirsi, puntuale anche ieri all’inaugurazione della nona edizione della fiera, l’ex premier Silvio Berlusconi).
un selfie con silvio berlusconi
Tant’è: apre da oggi al pubblico i battenti questa Biennale Internazionale di Antiquariato di Roma, che fino al 6 ottobre presenta nelle monumentali sale dell’edificio rinascimentale l’offerta di 47 gallerie, quasi tutte italiane (e anche questo fa un po’ la differenza con le grandi fiere mondiali), selezionate comunque tra le migliori del Paese: «Una rigida selezione di ciò che è in mostra assicura qualità ed eccellenza ai visitatori», hanno garantito gli organizzatori, che per questa edizione hanno messo a punto anche un’app con scheda e dati tecnici delle opere esposte.
Spigolando qua e là, tra i pezzi superstar della mostra: un Picasso, forse non dei migliori ma pur sempre un Picasso ( Hibou sur une chaise , 1947), offerto con cifra a sei zeri da Tornabuoni. Una meravigliosa Madonna con Bambino, santi Giovanni Battista e angeli , 1470 circa, di Matteo di Giovanni, nonché un San Girolamo del Cavalier d’Arpino, entrambi proposti da Alessandra Di Castro. Mentre un’antologia di grandi vedutisti, da Bellotto a Van Wittel, si trova nello spazio di Cesare Lampronti, presidente della manifestazione.
Di alta qualità la seicentesca opera del fiammingo Mattia Stomer ( Sara presenta Agar ad Abramo ), tra le proposte di Carlo Orsi. Notevole anche il fondo oro di mano di Cennino Cennini, una Madonna con Bambino tra angeli e santi selezionata da Moretti. Mai banale la selezione proposta da Francesca Antonacci e Damiano Lapiccirella, che stavolta comprende una raffinata tempera di Ippolito Caffi raffigurante un Carnevale del 1847.
Non mancano pezzi di archeologia: dal bel Torso di Venere appartenuto nientemeno che a Lorenzo il Magnifico (da Giovanni Pratesi) al Giove del I secolo, opera notificata, già nella storica Collezione Giustiniani (Robilant e Voena/Il Quadrifoglio).
taglio del nastro luigi michielon silvio berlusconi cesare lampronti
In vendita anche un disegno, un Nudo virile, di quelli che Annibale Carracci realizzò per la Galleria di Palazzo Farnese, proposto da Fondantico di Tiziana Sassoli. Grande spazio anche al Novecento: tra i tanti pezzi, un Concetto spaziale del 1961 di Fontana, un Icaro quintessenza di Art Déco newyorchese scolpito da Chambellan per l’aeroporto di New York (Roberta&Basta), un’aeropittura di Tato (Galleria Russo), una monumentale scultura di Antonio Maraini, Daphne in bronzo, proveniente dalla collezione stessa di colui che fu dominus della politica delle arti durante il fascismo.