Valerio Bonolo per \"Il Tempo\"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Caviale del Volga e salmone marinato, insalata russa e vodka. I classici della gastronomia moscovita non potevano mancare, ieri sera, sui tavoli imbanditi nel giardino di Villa Abamelek. Ma qui a Roma il colpo d\'occhio della festa nazionale russa deve molto anche allo splendore del prato all\'inglese e allo stile italiano della residenza dell\'ambasciatore, aperta a varie centinaia di ospiti del corpo diplomatico.
Un riuscito amalgama che inorgoglisce il padrone di casa Alexey Meshkov, intento ad accogliere gli invitati davanti alla bandiera della federazione, vestito in uniforme bianca e affiancato dalla moglie Gala in abito e scarpe blu elettrico. Festa celebrata con due giorni di anticipo rispetto al calendario, per evitare il week-end. Ad intrattenere il pubblico le danze tradizionali del gruppo «Khassaviurt», ragazzi provenienti dal Daghestan che nei costumi tradizionali hanno dato inizio al «Festival della giovane cultura russa in Italia».
Sul prato della tenuta che domina il Gianicolo, tra diplomatici e statuarie bellezze dell\'Est, si incrociavano il principe Nikolaj Romanov, nonno dell\'attrice Nicoletta, in elegante lino bianco, l\'ambasciatore americano David Thorne, Paolo e Marisela Federici. Nella lista degli invitati anche Paolo Bonaiuti e Gianni Letta.
GIANCARLO LEHNER E SIGNORA GIORGIO CAROLA E PAOLO GAZZANICAE c\'è stata gloria anche per Marco Muller, il direttore del settore cinema della Biennale di Venezia, che ha ricevuto l\'Ordine dell\'Amicizia, il più alto riconoscimento concesso dalla Federazione Russa ad uno straniero.