Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
1 - LA PRIMA CAMPANA
A Villa Medici, Jacques Attali, invece di fare una noiosa presentazione, quelle in cui tutti guardano di nascosto il palmare pensando al momento di avventarsi sul buffet, ha fatto semplicemente, con la regia del suo editore, Elido Fazi, una grande cena.
A questo punto tra gli invitati che spesso si fanno un punto d\'onore di non conoscere il libro di cui si parla, si è scatenata una grande curiosità e alla fine una delegazione ha chiesto ad Attali due parole sul libro. Che sono state dette con grande gentilezza e ironia, mentre le copie sul banchetto andavano a ruba, a volte in modo letterale.
Si sussurrava - mito o realtà? - che l\'irresistibile coautrice di Attali, Stephanie Bonvicini, fosse stata assalita nel pomeriggio da un grosso cane di nome Alfonso, che l\'avrebbe prima sapientemente leccata e poi morsa. Molti avrebbero voluto essere al suo posto.
D\'altronde sono le tesi di \"Amori\", il bisogno di riconoscere non solo i triangoli proibiti da Renato Zero, ma anche i quadrangoli sentimenta-sessuali e via dicendo. Marisela Federici ha incantato Attali spiegandogli che, se si fosse portata dietro il suo chitarrista, gli avrebbe cantato: \"Mi amor...\". Suo marito Paolo ha detto, guardando la gonna di lana simil-manto di una pecora di Fabiana Giacomotti: \"Non avevo mai visto una ninfa vestita da satiro!\". Il radioconduttore Marino Sinibaldi è stato malignamente soprannominato il \"Vespa in bianco\", vista la quantità di botorzoli che ha sul viso.
Chiara Francini, l\'attrice giovane più simpatica del momento, esibiva un ragguardevole décolleté ottocentesco e un fidanzato svedese che sembra un attore. Il duo Bassanini+Lanzillotta sembrava splendidamente sopravvissuto all\'eclissi definitiva di Veltroni.
La smunta, bella Livia Azzariti (finita da Prodi \"gatta di marmo\") si chiedeva dove erano finite le sue curve. La fotografa-artista Jasmine Bertusi sgranava i suoi grandi occhi come obiettivi fotografici. Angelo Bucarelli in doppio strato di golf e giacca faceva gruppo di famiglia con Giancarlo Bosetti e Nina Furstenberg. Francesca Campello esibiva una frangia perfetta. Eleonora Brigliadori splendeva a intervalli regolari.
Tutti si accertavano che Antonio Caprarica non si fosse dimenticato di farsi ricamare le proprie cifre in qualsiasi punto visibile dei suoi abiti. Valentino Zeichen era una roccia poetica cui serata si aggrappavano tutte le sirene della. Elido Fazi, ormai ex-playboy, dopo l\'apparizione al suo fianco della fascinosa Alice di Stefano. Micole Weller, al braccio di Pino Corrias, guardava i soffitti con i famosi occhi viola. Shulamith Ex Orem emanava fascino esotico e rivelazioni sulla Kabbalah.
Per ora Frédéric Mitterand, in cravatta rossa d\'ordinanza, sembra più ironico e curioso, in definitiva meno formale dei suoi assonnati predecessori, che davano l\'impressione di considerare la Villa Medici una villetta della banlieu di Parigi dove ricevere gli amici. Ma è ancor presto per pronunciarsi.
ANTONIO E JOLANDA CAPRARICA - Copyright PizziUN\'ALTRA CAMPANA
Poi, per carità, il mix era certo carino, e Pino Corrias che riceveva in un angolo gli omaggi di Daria Galateria e di un nugolo di signore paghe di definirlo \"il più grande scrittore italiano vivente\" era cosa piacevole a vedersi.
Peccato per il salone spazzato dal vento, e peccato anche per questa maledetta crisi che rende troppo disagevole offrire a un centinaio di invitati una cena seduta, come tutti si aspettavano dall\'invito, firmato dall\'editore Elido Fazi, per la presentazione del libro \"Amori\" di Jacques Attali (iconografia a cura di Stéphanie Bonvicini) all\'Académie de France di Vella Medici.
ELEONORA BRIGLIADORI CLAUDIO GILBO - Copyright PizziFrancesca Campello, sfinita dalle tartine e dalle malsanissime verdurine fritte, verso le 10 di sera cooptava amici per una puntatina in un ristorante, e anche Antonio Caprarica, fra uno sguardo lungo ai décollété delle signore e l\'altro, transumava affranto fra i pochi tavolini, rigorosamente senza sedie, sparsi per il salone.
Il sociologo Domenico De Masi, con moglie-cerbero attenta alle frequentazioni del pregevole consorte, cercava nuovi sponsor: il festival di Ravello è alle porte e Ittierre è in amministrazione controllata. Nessun palchetto per l\'autore, neanche un microfono: nessuno ha potuto ascoltare, tantomeno vedere. Ah, questa crisi...