BAGNO DI MILLE FANCAZZISTI E FANNULLONI PER L’OPENING DEL SALOTTO LOCARNO - IN UN GIARDINO, ALL'INTERNO DI UN ALBERGO LIBERTY IL LIBERTINAGGIO VIEN BENE - il prossimo direttore del Tg1 Augusto Minzolini OSCURA LA MINISTRA GIORGIA MELONI

Condividi questo articolo


  • Foto di mario e Umberto Pizzi da Zagarolo

    Pigia-pigia di mille invitati al cocktail party (molto prolongé) organizzato da Caterina Valente, proprietaria dello storico e centralissimo Hotel Locarno (alle spalle di piazza del Popolo), e da Damiano Mazzarella (ideatore del Salotto42) per il debutto del "Salotto Locarno".

    GIUSEPPE FERRAJOLI CON OLGA - Copyright PizziGIUSEPPE FERRAJOLI CON OLGA - Copyright Pizzi

    Un nuovo lounge bar, ospitato sotto il glicine del giardino liberty, e al'interno di un albergo che rappresneta uno dei pochissimi hotel bohemienne della capitale, lontano da quegli edifici fatti con la stampino di camere tutte uguali che ti costringono a portare da casa qualche poster o fotografie per renderle vivibili e svicolare la cosiddetta "sindrome Luigi Tenco", vale a dire buttarsi sul letto e cadere in depressione suicida.

    GIORGIA MELONI E CATERINA VALENTE - Copyright PizziGIORGIA MELONI E CATERINA VALENTE - Copyright Pizzi

    Tra atmosfere Belle Epoque, come in quel racconto straordinario di Agatha Christie "Viaggiare è il mio peccato", storditi da quello che chiamano "sound di tendenza" (una gran rottira di timpani), stravaganti finger food inventati per dare una mossa alle vendite dell'Alka Seltzer, nessuno sfaccendato e fancazista de' noantri è mancato all'invito di Benedetta Lignani Marchesani che ha curato le pubbliche relazioni dell'inaugurazione di quello che probabilmente diventerà il posto più fighetto della città per animati aperitivi sette sere su sette e a qualsiasi ora del giorno e della notte.

    Dalle ore 19 fino a notte fonda è stato un continuo via vai con Pizzi attizzato davanti ale fanciulle, tra fiumi di champagne a scrocco (non sono mancate nemmeno le performance di ospiti che, muniti di spadoni, decapitavano bottiglie magnum mettendosi in tasca, come eroico cimelio, il collo della bottiglia avvolto in un sacchetto di velluto rosso), Martini cocktail e Negroni, Pimm's e Spritz e curiosi tubetti di dentifricio di alluminio ripieni di golosi appetizer.

    GIOVANE DE MITA - Copyright PizziGIOVANE DE MITA - Copyright Pizzi

    La lista dei presenti è interminabile...Sul tappeto rosso, seduti in chiacchiere sui sofà cremisi, sotto le lampade Liberty dell'antico bancone del bar ecco tra gli altri il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, i galleristi Pepi Marchetti Franchi, Pino Casagrande, Micol Veller, gli artisti Irene Kung, Giovanni Sanjust, Giovanni Tommasi Ferroni, Marcello Reboani, Michele Lostia, Jaime Manca di Villahermosa, il fotografo Marco Delogu, Peter Glidewell che scortava Rosi Greco, i produttori Matteo Levi e Paola Lucisano, l'editore Ottavio Fabbri con Giovanna Deodato, Federica Formilli Fendi con il fidanzato-rapper Gangsta-Lu, Antonia e Simona De Mita, l'armatrice Federica Barbaro, Adriano Franchi, Ad di AltaRoma, gli scrittori Giuseppe Scaraffia e Domitilla Calamai.

    E una folla eterogenea di gaudenti inossidabili come Filippo e Katia del Drago, Bernardino e Francesca Campello, Benedetta Borghese, Carlotta Diaz della Vittoria, Anna Marzotto, Francesco Siciliano, Roberto Ciufoli, Polimnia Attolico Trivulzio, Francesca Romana Lancellotti, Micol Moraldi, Daniele Ciccaglioni, Stefano Pulsoni, Marion Franchetti, Federica de Sanctis (SkyTg24), l'ex di Casini Maria Fernanda Stagno d'Alcontres, Fabrizia Bucci Casari, Giampiero Ruzzetti,

    FRANCESCO SICILIANO BENEDETTA NAPOLEONE - Copyright PizziFRANCESCO SICILIANO BENEDETTA NAPOLEONE - Copyright Pizzi

    Ginevra Carrassi del Villar, Emma Bini, Beba Naj Oleari, Domitilla Sartogo con il marito Paulo von Vacano, Stella Leonetti, Lalla e Jacopo Franzan, Cristiana Galdo, Fabrizia Frezza, Manfredi Mancinelli Scotti, Gingia Aymerich di Laconi, Ilaria Filo della Torre, Gandina Giovanelli, Anton Emilio Krogh, Raffaele e Giulia Raiola, Teresa Emanuele, Giusto Puri Purini, Olimpia Bolla, Andrea d'Aloja e - star delle star, anche il prossimo direttore del Tg1 Augusto Minzolini.

     

     

    Condividi questo articolo

    FOTOGALLERY

    ultimi Dagoreport

    VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

    DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…