Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Un Banana per Ale-danno
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
1. BERLUSCONI SCATENATO CANTA IN ONORE DELLA DISFATTA PD
DAGOREPORT
Berlusconi scatenato alla cena elettorale per Ale-danno al Salone delle Fontane dell'Eur. In un mix di romanella strappona, nobiltà nera, piccolo politicame locale e grandi paraguri nazionali (vedi Marco Staderini, che dopo una vita a baciare l'anello di Casini, si è subito riposizionato a destra per non perdere il posto all'Acea), la serata è stata dominata da Lui, sempre Lui, il mummi-ficato Banana.
Berlusconi intervistatoEra venerdì sera, ormai conosciuto come il D-Day del Pd, Prodi era appena stato rispedito in Africa. E ogni volta che arrivava una notizia funebre dal Nazareno, Berlusconi dedicava al pubblico in delirio una canzone. "Si è dimessa Rosy Bindi!", "Bersani annuncia che lascia la segreteria!", e lui si alzava da tavola, prendeva in mano il microfono, e tirava fuori il suo repertorio da crooner, con un sorriso largo quanto la gamma di colori che compone il suo cerone. Eterno.
Marco Staderini
2. CENA ELETTORALE DA MILLE EURO - BERLUSCONI LANCIA ALEMANNO
Alessandro Capponi per "Corriere della Sera - Roma"
Una cena elettorale che vale un milione - mille euro a testa, cento tavoli da dieci ospiti - e la «firma» di Berlusconi sulla candidatura. Gianni Alemanno, che accoglie l'ex presidente del Consiglio insieme con la moglie Isabella Rauti e con Andrea Augello, è raggiante: «Questa serata per me rappresenta l'ultima e definitiva investitura rispetto alla mia candidatura. Si è discusso per quasi due anni se era vero che mi candidavo, delle divisioni tra me e Berlusconi. Spero che dopo questa sera si parli dei problemi concreti della città e non delle mitologie rispetto alle divisioni del centrodestra. Questo è un momento di grande unità fra il governo della città e il centrodestra». Berlusconi arriva in ritardo a causa la vicenda nazionale e dice: «Il Pd non ha capito che con Grillo non si fa nulla di serio».
Sostenitori di AlemannoQuella di Berlusconi, assicura Alemanno, Sarà sua la prima firma sulle leggi di iniziativa popolare (no Imu sulla prima casa, meno poteri a Equitalia, occupazione giovanile e femminile) presentate da Alemanno.
Sostenitori di AlemannoNon per caso, poi, dopo la cena tra finanziatori al salone del Tre Fontane all'Eur (fra i partecipanti Franco Carraro, Claudio Lotito, Renata Polverini, Franco Panzironi, oltre allo stato maggiore politico, da Saltamartini a Piso a Malcotti al candidato vicesindaco Luciano Ciocchetti), per questo sabato il Pdl romano ha in serbo altre proposte di iniziativa popolare: il tema è quello della sicurezza - dai racket dell'accattonaggio minorile a quello della prostituzione, dai rom nei campi ai provvedimenti in fatto di vagabondaggio, solo per citarne alcune - e si tratta, in sintesi, non solo di spinte per le future leggi nazionali ma anche, e forse soprattutto, di un modo per far arrivare alla cittadinanza una spiegazione chiara e semplice del perché tutte le promesse fatte sul tema nella precedente campagna elettorale non abbiano poi dato i risultati sperati.
Sostenitori di Alemanno«Il sindaco ha, allo stato, armi spuntate per combattere alcuni fenomeni - spiega un importante dirigente Pdl - ed è per questo che le molte cose fatte, come le espulsioni o i provvedimenti in fatto di rom, non hanno risolto i problemi». Di certo Alemanno, che incassa l'appoggio di FdI, torna su uno dei temi caldi della campagna elettorale: «Sappiamo bene che la mobilità è il problema principale di Roma. A giugno ci sarà la partenza del primo tratto della linea C ma bisogna insistere molto per risolvere il principale problema di Roma. Oltre al primo tratto della C, ci sarà e l'ultimo della B1 e complessivamente avremo il 50 per cento di metropolitana in più».
Maurizio Biscardi Franco e Albertina Carraro