BASTA UNA NUOVA BOUTIQUE PER ATTIZZARE LE aristo-fashion victim DI ROMA - UNA COMPAGNIA DI GIRO CHE, PARTY DOPO PARTY, SON DIVENTATI TUTTI “PARTY-GIANI” - IL LORO DRAMMA? TRA FRITTINI E CALICINI, MOJITO E SUPPLì HANNO IL FEGATO A PEZZI

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  • Paola Pisa per \"Il Messaggero\"
    Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    Vernissage e cinema, la storia continua. Mojito e frittini, attori e vestiti che piacciono alle dive, musica della celebre dj londinese Natasha arrivata apposta, molte aristo-fashion victim: che frenesia di invitati all\'inaugurazione di L\'autre chose in piazza Campo Marzio.
    A ricevere Alfredo Boccaccini, impreditore marchigiano titolare della griffe disegnata da Michela Casadei, e Nicolò Jori responsabile della boutique.

    E, tra colori Anni 60, stivali frangiatissimi Anni 70, il \"maschile\" Anni 80 e geometrie modernissime, hanno dato la loro adesione: Yvonne Sciò, Paola Lucisano, Marion Franchetti, Guglielmo Giovanelli Marconi, Beatrice Sanjust di Teulada, Paola Amoruso Manzari, Giuseppe Scaraffia, Francesca Lancetti, Cecilia Dazzi, Michela Bruni, Cinzia Aldobrandini, Umberto Zocca, Francesca Riario Sforza e Gabriella Sanminiatelli, Bernardino e Francesca Campello e tanti altri tra cui Roberto Wirth con il figlio Roberto jr e Francesco Siciliano, Stefano Pulsoni con Jokie Arbib Perugia, Carlotta Scalzo, Moira di Robilant e Giuseppe Ferrajoli felici di partecipare a questo \"open party\" che è stato un via vai di giovani fan della moda e si è distribuito tra boutique, piazza e nel vicinissimo ristorante Boccondivino dove erano piazzati altri buffet e leccornie varie.

     

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