Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Gabriella Sassone per Il Tempo.it
Benvenuti al "bordellone-party" più stracafonal di tutti i Cafonal, degno di un girone dantesco, tra pornostar più porno che star, trans in transito, feticisti, guardoni, scambisti, giornalisti e paparazzi in fibrillazione a caccia dell'immagine più hot. Massimo Marino, il presentatore porcino dai riccioli ribelli di Viviroma Television, nonchè editore da 20 anni del free press Viviroma Magazine, compie 50 anni "di galera".
Lui, che ha sconfitto un tumore e sta meglio di prima, ha voluto festeggiare alla grande: ha requisito l'intero palazzetto liberty del MòMò Republic di Alberto Salerno per una festilenza difficile da dimenticare. Del resto Marino è il boss e il cantore delle notti capitoline più estreme, che si sbatte su e giù nei locali equivoci e goderecci della periferia, tra tette e culi al vento, a fraffè, volèe e schiaffoni sulle chiappette tonde della spogliarellista di turno.
Lui stesso ama ripetere che il suo programma è un vero cult per depravati, esauriti mentali, tiratardi, insonni e tutti coloro che lamentano chiari disturbi psichiatrici.
Ispirandosi ad Al Pacino in "Scarface" mixato al John Travolta della "Febbre del sabato sera", Massimo si è presentato abbigliato in completo bianco, camicia bordeaux aperta fino al petto e pistola in mano. "Eccomi, sono Al Cafone. O meglio Al Pappone", ha detto con la consueta ironia.
GNAM CON CALATA DI BALCONE GNAM AL BAFFOPer ricreare le atmosfere del film diretto da Brian De Palma, è arrivato al MòMò a bordo di una Limousine bianca attorniato da fanciulle discinte. Ad accoglierlo i protagonisti più estremi e assurdi della Roma by night che immortala nel suo programma. Ma anche tanti amici che gli vogliono bene e lo conoscono da anni, come Valentina Persia, Alvaro Vitali con la mogliettina cantante Stefania, Stefano Natale, Alex Partexano, Antonella Salvucci, Alessandro Di Carlo, Ciccio Nizzo, i cantanti Anonimo Italiano, Reo Confesso, Rino De Feo, il principino mondano Guglielmo Giovanelli Marconi.
Ad allietare la festa, prima, dopo e durante il consueto assalto al buffet, la divertente band dei Pink Puffers Brass, armati di trombe e tromboni, in tour per tutto il locale per la gioia dei timpani dei presenti. Meglio di John Travolta, Massimo Marino si è messo a ballare su un tavolo, prima del taglio della torta, circondato dalle pornostar Asha Bliss, Roberta Gemma (ex Missoni), Madame X e Alexia Mell.
In pista anche le sexy star Valentina Carcione, Nancy Marsi, Nikol Brown. Due di loro hanno regalato uno strip (e te pareva?) rimanendo con le tette al vento (gli slip, ringraziando Dio se li so tenuti!) dipinte con due M, le iniziali del festeggiato. Ad applaudire divertiti, i registi Pierfrancesco Campanella, Carlo Micolano e Maurizio Anania, coccolati tutta la sera dalla regina delle trans romane, la raffinata Mara Keplero, laureata in filosofia come Luxuria, e dalla rossa Claudia Arcano.
Nel bordellone gigante, anche il presentatore Angelo Blasetti, il patron di Miss Università Marco Nardo, Riccardo Modesti, Shultz, Marco Senise, Mr. Bob e Mr. Carlos di Mondo Notte Tv, i familiari del festeggiato e tutta la redazione del Viviroma. I Pizzi Bros. hanno goduto come non mai davanti a tanta carne fresca smutandata.
E ILSOLITO TRANS TRANS CLAUDIA A RUOTA LIBERAMa anche davanti a personaggi come la coppia agè e feticista formata dai proprietari della rivista "Il feticista - Il rotocalco che parte dai piedi", Franco Vichi e Francesca Codispoti, che sembravano pronti per il set di un film porno.
E ILSOLITO TRANS TRANS CLAUDIA A RUOTA LIBERALo scatenato strillone Chicco, nomignolato Spermen, ha cercato di spogliare Madame X, ma è riuscito a toglierle solo la maglietta. Le mejo scene per guardoni si son viste al taglio della torta: la panna è finita ovunque, anche sul seno delle spogliarelliste, per la gioia di Claudia che l'ha subito leccata. Ma si sa quando ci stanno decine di flash e telecamere in azione la gente è disposta a tutto pur di apparire peggio di come è.
CHE CARINAUltimo brindisi per Massimo nel parco del MòMò, a bordo del gigantesco Suv del mare in esposizione, il gioiello nautico "Opera 60", 18,40 metri e 730mila euro di costo. Perchè per fortuna sognare di essere dei ricconi non costa nulla. Auguri!
LA TRUCE VITA
Umberto Pizzi per Dagospia
Caro Dago, sì, il Cafonal sulla festa di Massimo Marino e' veramente la Truce Vita. Si parla ancora molto della Dolce Vita: intere trasmissioni frequentate da gente che non sa esattamente cosa fosse quel periodo che abbraccia il dopoguerra fino all'inizio degli anni 70.
BARBIE CON BOMBARDONAVi e' anche qualcuno che celebra i paparazzi come dei miti: essi altri non erano che persone che cercavano di mettere insieme il pranzo con la cena fotografando i turisti che arrivavano a Roma alla Stazione Termini. Via Veneto fu resa famosa nel mondo grazie ad un giornalista che lavorava a "Oggi", poi diventato editore di giornali gossip pari. Il suo nome era Edilio Rusconi.
Questo signore disse ai vari fotografi che ciondolavano fuori dalla stazione: "ragazzi andate a Via Veneto, lì ci sono gli attori americani della Hollywood sul Tevere. Con una foto guadagnerete come una settimana di lavoro che fate qui'". Così nacque la Via Veneto poi celebrata da Federico Fellini.
Durò poco il clamore della strada, circa tre anni, mentre il film è rimasto nell'immaginario collettivo come uno stile di vita. Ma non è così. Era soltanto l'espressione del momento che il nostro paese attraversava.
ALLAPICE DEL TRASH ENDENTALEVi è ancora un fotografo di quei tempi che conobbe Federico Fellini quando faceva ritratti alla gente per strada e soprattutto ad Ennio Flaiano; un filosofo della Roma moderna come lo fu Giovenale per la Roma dei Cesari. Lui potrebbe veramente raccontare quello che era realmente la Dolce Vita e quello che accadeva allora: Carlo Riccardi è probabilmente quello che ha dato lo spunto ad Ennio Flaiano per inventare il nome Paparazzo.
ALLAPICE DEL TRASH ENDENTALESono passati 50 anni dall'uscita del film di Fellini, molte cose sono cambiate e qualcuno paragona questo periodo ad allora, qualcun'altro vorrebbe una strada intitolata al Paparazzo, si celebrano nei talk show tv persone che commettono reati come ricatto ed estorsione, dando un pessimo esempio ai nostri giovani.
Non e' cosi. Il fotografo moderno, erede dei vecchi paparazzi, quasi tutti scomparsi o in miseria (come l'ultimo collega morto nella periferia di Washington quasi alla fame) sono gente che lavora duramente con grandi difficoltà con il mercato attuale dove si fa scempio dell'immagine, spesso sottratta illegalmente (vedasi il caso del nostro libro Cafonal trasmesso interamente dalla trasmissione Blob senza citare né la fonte né l'autore).
ALLAPICE DEL TRASH ENDENTALE old ALLAPICE DEL TRASH ENDENTALEIl fotografo, spesso chiamato paparazzo perche suona bene, sembra che sia qualcuno che gioca con la vita della gente, che si apposta dietro l'uscio di casa per seguire la sua vittima e fotografarla magari in una colazione tra amici e poi portarlo al giornale compiacente per sputtanarlo.
Non è così. Lo sputtanamento c'è sempre stato, ma ad alti livelli. Certi servizi servivano ad avere più favori e pubblicità dai soggetti fotografati. Il caso dei Papa fotografato a Castel Gandolfo in mutande servì all'allora gran Maestro Licio Gelli, che collaborava strettamente con Bruno Tassan Din, per ricattare il Vaticano ed avere l'appalto del servizio di Sicurezza del Papa. Certamente queste operazione non potrebbero esser eseguite da paparazzi come i personaggi inquisiti.
Per questo sono convinto che certe operazioni siano dirette da una regia che si trova molto in alto.
Caro Dago,sono molto felice di essere un collaboratore di Dagospia, per il mio lavoro e stato come avere una nuova linfa: le Paparazzate vere sono finite con i grandi personaggi, che sono quasi tutti scomparsi o diventati vecchi, come me. Ora sono solo sciacquette rifatte a 20 anni, mentre il 90% dei servizi sono "sòle" accroccate, truffe nei confronti del consumatore del giornali. Quello che e' rimasto e solo il Cafonal che riesce sempre a mostrare esattamente cosa è rimasto, LA TRUCE VITA.