Foto LaPresse
1. GARKO SHOW, SE IL DEBUTTO È UNA FESTA CON GLI AMICI
Lucilla Quaglia per ‘Il Messaggero’
Serata in pieno stile hollywoodiano a via della Mercede per la prima della nuova, divertente commedia con Gabriel e Ugo Pagliai protagonisti
Una serata in pieno stile hollywoodiano. La sensuale Manuela Arcuri, in total black, le lunghissime gambe della caleidoscopica Virginia Raffaele, in bianco e nero, ma anche Pino Strabioli, Giorgio Pasotti e Christian De Sica con la moglie Silvia Verdone. Non si arresta il flusso di star che, al teatro di via della Mercede, è ansioso di vedere Gabriel Garko in Odio Amleto di Paul Rudnick, per la regia di Alessandro Benvenuti.
In molti fanno sosta presso il bar del foyer per un goloso aperitivo mentre sul palco stanno per salire anche Ugo Pagliai, Claudia Tosoni, Annalisa Favetti, Guglielmo Favilla e Paola Gassman. Tra la folla vip come non notare Adua Del Vesco, la bella fidanzata del protagonista, che appare all'importante appuntamento in elegante tailleur lungo color crema?
Alessandro Longobardi, padrone di casa, fa trovare dei fiori nei camerini delle signore oltre a prosecco e biscottini bio. La compagnia brinda qualche minuto prima che il sipario si alzi: Garko è emozionatissimo per questa premiere romana che apre la stagione dello stabile. Intanto raggiungono la sala Leopoldo Mastelloni, Giampiero Ingrassia, Antonella Elia, Manuela Rossi, Carlo Giuffrè.
Numerosi giornalisti e televisioni attendono una battuta dell'affascinante Amleto. Tra questi, Piero Chiambretti. Arrivano Enrico Vanzina, Donatella Pandimiglio, Massimiliano Pazzaglia, Michela Andreozzi con il suo Max Vado, Daniela Poggi, i registi Giovanni Soldati e Cristina Comencini ed Eva Grimaldi. Non mancano l'appuntamento d'eccezione Alda D'Eusanio con Luciano Onder. Prosegue il via vai di volti noti.
Ancora nutrito il parterre di attori con Elena Russo, Paola Quattrini, Ursula Andress, Patrizia Pellegrino, Laura Lattuada e Beppe Convertini. Ecco Rosanna Cancellieri, lo stilista Renato Balestra, l'autore Gianni Clementi, Nicola Pistoia, Caterina e Silvia D'Amico, Pietro Genuardi, Alessio Di Clemente, Graziano Scarabicchi e Maria Paola Trovajoli. Un po' più tardi si affaccia la carismatica Asia Argento, in total black, che corre in camerino per gli auguri di rito e poi raggiunge la sua poltroncina.
2. "CHI ODIA L' AMLETO?" LA COPPIA GARKO-PAGLIAI DISSACRA I CLASSICI
Estratto dall'articolo di Lorenzo Giarelli per il “Fatto quotidiano”
Li potremmo definire una "strana coppia", Garbiel Garko e Ugo Pagliai, i cui nomi sono uno affianco all' altro sul cartellone di Odio Amleto, la commedia teatrale di Paul Rudnick arrivata al Sala Umberto di Roma martedì e che resterà in sala fino al 15 ottobre. Che ci fa, verrebbe da dire, Gabriel Garko, battezzato dai fotoromanzi e consacrato dalle fiction, accanto a una vecchia volpe del palcoscenico come Pagliai, diretto da un altro decano del teatro come Alessandro Benvenuti?
Strano o no, il mix funziona, anche grazie alla trama della commedia: Garko è Andrew Rally, volto noto delle serie televisive di Hollywood che accetta di interpretare l' Amleto a teatro, per giunta gratis, in preda al bisogno di sentirsi un attore vero e di non legare il suo successo - economico e di pubblico - alle copertine dei magazine per ragazzine.
Rally si trasferisce a New York, convinto dall' eccentrica agente immobiliare Felicia (Annalisa Favetti) a prendere in affitto la casa che fu di John Barrymore, storico attore teatrale americano che piu volte portò Shakespeare in palcoscenico.
Con Andrew ci sono la pudica fidanzata Deirdre (Claudia Tosoni), che aspetta il momento giusto per concedersi al ragazzo, e la sua agente Lilian - una straordinaria Paola Gassman - a cui Rally rivelerà tutti i suoi dubbi nel doversi confrontare con l' Amleto, fin quasi a voler rinunciare alla parte. I dolori del giovane Rally, amplificati dall' amico Gary (Guglielmo Favilla) che gli trova un nuovo contratto per la tv, si scontreranno con gli insegnamenti e le stravaganze del fantasma di Barrymore, interpretato da Pagliai, rievocato per magia in una notte di tempesta e da quel momento presenza fissa in casa Rally.
La commedia, divisa in due atti, scorre veloce nella prima parte per poi inciampare in qualche tempo morto di troppo nella seconda, rimanendo comunque un riuscito esperimento di metateatro che, nonostante i 26 anni passati - Rudnick scrisse il copione nel '91 -, mantiene inalterata la freschezza dei temi.
christian de sica silvia verdone
I dubbi (amletici, verrebbe da dire) del Garko/Rally sono più che mai autobiografici, anche se il Garko che sale sul palco per questo Odio Amleto non sembra in cerca di legittimazioni da parte di pubblico e critica, quanto, piuttosto, di una sfida personale che non si prende troppo sul serio.
Nel personaggio Garko fa una figura dignitosa, giocando continuamente sul suo essere fuori luogo e fuori parte, a volte dentro e a volte fuori la commedia. A fianco a lui, Pagliai è straordinario.
Per l' attore toscano vale il "Teorema Federer": in una delle loro telecronache, Gianni Clerici e Rino Tommasi una volta dissero che anche la celebre casalinga di Voghera, che proverbialmente non ha mai visto una partita di tennis in vita sua, guardando giocare Federer si sarebbe accorta che lo svizzero è un fenomeno. Vedere Barrymore dare lezioni di recitazione all' aspirante Amleto evidenzia un distacco che c' è, e che nessuno vuole nascondere, anche tra i due interpreti: Pagliai è mattatore della scena, grazie a un personaggio ben scritto e a tempi comici straordinari che risollevano anche le parti più lente.
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