Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
1. BANCA ETRURIA, ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI VESPA SI CELEBRA IL PRESEPE DELL'ERA RENZI. E LA BOSCHI DIFENDE L'ONORE DEL PADRE
Alessandro De Angelis per www.huffingtonpost.it
Dopo l’Immacolata concezione, l’immacolata Boschi. La consacrazione del presepe renziano arriva al classico appuntamento col libro di Vespa che, a differenza del Giubileo, si celebra ogni anno. Lui, il grande cerimoniere del rito, la presenta: “Lei cresce in una famiglia molto cattolica, ha fatto la chierichetta, inusuale per una donna, poi la Madonna nel presepe”. Lei, sorriso angelicato, annuisce: “Già, ricordo che mio nonno non era d’accordo. I chierichetti erano maschietti, io però…”.
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Convento di Santa Chiara: lo spettacolo del potere si rinnova restando, nello spirito, sempre uguale a se stesso. Peccato che gli anni passano per tutti e così, rispetto ai fasti dell’era berlusconiana, ci sono solo una sessantina di persone. Qualche “carampana” romana impellicciata, buona per uno Stracafonal di Dagospia, poi: la fila delle amiche della signora Vespa, Simonetta Matone, il garante della privacy Renato Soro.
Sul palco, oltre a Maria Elena Boschi, l'astronauta Samantha Cristoforetti. Solo alla fine, quasi per caso, arriva la notizia che l’astronauta non andrà alla Leopolda: “Ho letto anch'io della mia partecipazione, ma credo sia stata un'indiscrezione sbagliata...”. Pronta, la ministra, ne approfitta: “Ovviamente noi siamo molto, molto contenti se viene alla Leopolda. Anzi, è stra-invitata”. Chi andrà non è dato sapere, visto che la conferenza stampa di presentazione per la prima volta viene annullata. Né Vespa a intenzione di sporcare con questi dettagli il suo rito.
Rito che Vespa celebra, con l’arte di sempre. L’arte, innanzitutto, di sterilizzare il conflitto di interessi nell’orgia buonista. Se per Berlusconi si chiamava Mediaset o bunga bunga, oggi sulla Banca Etruria, dove il vicepresidente era papà Boschi, la domanda è un assist: “Ministro, si sente a disagio?”. Ecco la risposta: “Politicamente no, perché il governo non fa favoritismi. Personalmente sento del disagio verso di lui e verso la mia famiglia. Mio padre è una persona perbene. Se mio padre è finito nelle cronache, è perché è mio padre e mi spiace. Ma lo conosco, conosco la mia famiglia e affronteremo questo momento”.
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maria elena boschi intervistata da bruno vespa (2)
Ti aspetteresti una domanda sulla voragine delle banche, sugli amministratori, su Bankitalia che non vigila e che ora multa Banca Etruria, invece si volta pagina: “Lei è stata la donna che è stata di più sullo spazio, lei è la donna ministro che ha avuto più responsabilità. È vero che studia la mattina presto?”. Che notizia, la Boschi studia: “Certo – risponde la ministra – non si smette mai di imparare. Mi è servito molto l’insegnamento di un mio professore al Liceo. Quando gli dicevo ‘non me la sento’, non sono in grado, lui mi diceva ‘non esistono cose impossibili, basta studiare”.
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Attenzione, non solo studia, ma studia molto. E con che spirito studia. È il passaggio clou dell’intervista. Chiede Vespa: “È vero che lei è un po’ secchiona?”. Risposta: “No, perché le secchione sono antipatiche”. Il cerimoniere incalza: “Ci faccia capire, lei è una secchina che faceva copiare i compiti”. Risposta: “È diseducativo se rispondo”.
Lo sguardo della Cristoforetti, che pure è abituata allo spazio, è quello di una che ha visto i marziani. Va avanti così, la santificazione: “Certo, esco di meno rispetto a prima”, “però ne vale la pena, è una grande responsabilità governare il paese”, “mi piacerebbe un figlio”. Per ora però c’è un matrimonio col paese da portare avanti: “È vero – domanda Vespa – che lei più dura di Renzi, che lui certe volte avrebbe voluto mediare e lei era per la linea dura?”. Figuriamoci. Dice lei: “Ma no, io non sono dura, sono determinata. Le decisioni le prendiamo insieme, scegliamo insieme se portare questo o quel provvedimento”.
È la notizia, che in parte si era intuita. Comanda come il premier. Samantha Cristoforetti parla della sua vita nello spazio e racconta l’alba più commovente della sua vita. Vespa si accende di curiosità e chiede quale sia l’alba più bella della vita di Maria Elena. Risposta: “Quella sull’aereo tornato dal Congo, quando andammo a prendere i bambini”. O meglio, i bambinelli del presepe renziano.
2. DORINA BIANCHI PRESENTA IL SUO LIBRO CON MARIA ELENA BOSCHI
dorina bianchi col ministro maria elena boschi
Posti in piedi a palazzo Ferrajoli per la presentazione del libro di Dorina Bianchi "Sud-L'altra faccia della medaglia", con il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, in un incontro moderato dal direttore del Tg1 Mario Orfeo. Un volume, con la prefazione di Oscar Farinetti, che racconta "il mezzogiorno che ce la fa", con le storie e le esperienze di imprenditori e professionisti che a dispetto di tutte le difficoltà, sono l'esempio di una società civile laboriosa che contribuisce alla ricchezza nazionale.
dorina bianchi e maria elena boschi
Bianchi, vicepresidente del gruppo Ap alla Camera, crotonese e consigliere comunale della sua città, ha spiegato che "è un libro sul sud che tutti vorremmo", sul sud "che funziona, malgrado i problemi infrastrutturali e di criminalità. Era giusto valorizzare il sud migliore". La parlamentare ha sottolineato che le soluzioni utili per sfruttare al massimo le potenzialità delle regioni meridionali, con un occhio particolare alla 'sua' Calabria, "sono le 'free zone', con la burocrazia ridotta al minimo; un sistema giudiziario più snello e veloce; un fisco più moderno".
dorina bianchi mario orfeo maria elena boschi
E anche il rilancio della proposta del Ponte sullo Stretto, ha affermato, "è un po' una provocazione ma anche la volontà di dimostrare che non è vero che una grande infrastruttura non si possa fare solo perché dovrebbe sorgere al sud".
giulia cerasoli camilla morabito dorina bianchi
Il ministro Boschi del volume ha apprezzato "la capacità di affrontare i problemi ma anche di guardare in positivo, un racconto che spinge tutti a fare meglio per puntare in alto", un'ambizione che, se supportata dai fatti e dai risultati "fa bene a tutti: al sud, al nord e anche alla mia Toscana...".
in fila per la pasta e fagioli (2)
Nel corso dell'incontro ci sono stati riconoscimenti e citazioni per imprenditori e professionisti che hanno segnato delle eccellenze nei loro campi. In particolare, fari puntati su aziende come le Cantine Librandi e su diverse personalità emerse nel loro settore e sulla scena nazionale: da Margherita Amarelli, dell'omonima azienda specializzata nella liquirizia, al Rettore dell'Università di Tor Vergata Giuseppe Novelli.
E ancora: Raffaella Docimo, presidente della Società italiana odontoiatria infantile, Francesca Moraci, architetto e docente e componente del Cda Anas, per arrivare a Massimiliano Cesare e agli editori Rubbettino (che ha pubblicato il volume) e al Cavaliere del lavoro Giuseppe Marra, presidente del Gruppo Gmc Adnkronos. Molte altre sono le figure di spicco della rinascita meridionale che compaiono nelle oltre 120 pagine del libro.
paola binetti e margherita amarelli paolo messa pasta e fagioli per gli ospiti pippo marra mario orfeo e dorina bianchi ospiti al buffet (3) simonetta giordani raffaella chiariello francesca rogano cinzia ammirati con la mamma di dorina bianchi raffaella chiariello e pippo marra maria elena boschi