CAPITALE CORROTTA, VENEZIA INFETTA: ANCHE LA MOSTRA DEL CINEMA FINISCE A PUTTANE - PER UN'INTERVISTA DEL CAZZO, LA D'ADDARIO SBARCA AL LIDO: FLASHATA COME UNA STAR! - FIGURA DI TOLLA PER CORRADO E LADY PASSERA: COSTRETTI A SBARACCARE DALLA PRIMA FILA - ROSSELLA, VENTURA, BRIATORE, GULLOTTA: è MOSTRA DEL CINEMA OPPURE TELEGATTI?

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  • CAPITALE CORROTTA, VENEZIA INFETTA
    La Stampa.it - Fotografata e ripresa come una star hollywoodiana. Patrizia D'Addario è sbarcata al Lido di Venezia intorno alle 18. Fasciata in un abito rosso con dei motivi floreali con un lungo spacco sul fianco, la D'Addario è arrivata all'imbarcadero dell'Excelsior e si è intrattenuta a lungo con cameraman e fotografi tirando baci e giocando con sorrisi e saluti davanti alle telecamere.

    daddario sbarca al lidodaddario sbarca al lido

    La protagonista del sexy-scandalo di Palazzo Grazioli che ha coinvolto il premier Berlusconi ha poi proseguito per la terrazza dell'Excelsior, seguita da un codazzo di media e curiosi, concedendosi poi una passeggiata sulla spiaggia del noto albergo del Lido non trascurando la discesa da diva dalla scalinata che dalla terrazza scende sul mare. «Sono felicissima di essere qui a Venezia», ha ripetuto più volte la D'Addario.

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    1 - DAGO-REPORT: E PASSERA S'INCAZZO'
    Momenti imbarazzanti alla prima del kolossal di Tornatore si sono vissuti quando l'amministratore delegato di Banca Intesa Corradino Passera, affiancato dall'incantevole compagna Giovanna Salza, ha posato le sue auguste terga sulla poltrona di prima fila. E' subito intervenuto un poco gentile uomo della secutity invitando il potentissimo banchiere ad alzare i tacchi perché la fila era tutta riservata al quel plotone di attori-comparse che eppuccio ha messo in scena per "Baaarìa".

    Viggo Mortensen - copyright PizziViggo Mortensen - copyright Pizzi

    Apriti cielo! Uno smacco troppo grande, con Corradino che non ha pensato un secondo a mollare la prima fila. Il body guard, deciso a sollevarlo di peso, è stato "rabbonito" da tutti, Giovannino Malagò (ex boy friend della Salza) compreso. Niente da fare. E Passera ha preso il volo per un'altra poltroncina. Seguito dagli sguardi maligni dei presenti...

    2 - MOSTRA DEL CINEMA OPPURE TELEGATTI?
    Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

    Sono convinto che dal vivo, sul posto, è tutta un'altra cosa, ma in tv... In tv vedi passare Ficarra e Picone, Leo Gullotta, Giorgio Faletti, Nino Frassica, Aldo Baglio, Carlo Rossella («controverso personaggio del giornalismo italiano» secondo il telecronista, che forse ha qualche problema sul significato delle parole), Tiziana Rocca, Flavio Briatore e signora, Claudio Brachino e signora, Barbara Palombelli («la mostra è aperta un po' a tutti», sempre secondo il telecronista), Simona Ventura e ti chiedi: sto seguendo la Mostra del cinema di Venezia o i Telegatti?

    Veronica Gentili - copyright PizziVeronica Gentili - copyright Pizzi

    Siccome nessuna rete televisiva aveva messo in programma la diretta dell'inaugurazione (dopo la prevedibile defezione di RaiSat Cinema), SkyUno ha organizzato in quattro e quattr'otto la messa in onda della cerimonia, rinunciando ovviamente alla sontuosità delle riprese e accontentandosi di ciò che passava il convento (mercoledì, ore 21).

    Passi il clima autarchico (siamo in recessione), passi l'inevitabile chiamata al capolavoro di Baarìa (con tutti i soldi spesi!), passi l'attesa spasmodica per George Clooney ed Elisabetta Canalis, ma perché dobbiamo sempre farci riconoscere? La sfilata sul red carpet assomigliava a una festa di paese animata da una folla di ragazzini che chiedevano autografi a chiunque passasse da quelle parti.

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    Veniamo al commentatore, Francesco Alò. Ma perché quando uno ha un microfono in mano e parla di cinema il primo istinto è quello di imitare Vincenzo Mollica? Perché mai una frase minimamente ironica? Perché l'urgenza di tessere l'imbarazzante elogio del direttore della mostra Marco Müller manco fosse Gerd Muller o Henri Langlois?

    E vogliamo spendere due, due sole paroline sulla madrina della manifestazione Maria Grazia Cucinotta? È così difficile, per un'attrice, leggere un discorsino? Tutta colpa della tv, dal vivo, ci scommetto, è un'altra cosa.

    Salman Rushdie e Monica Birladeanu - copyright PizziSalman Rushdie e Monica Birladeanu - copyright Pizzi

    2 - Patrizia D'Addario invade pure la Mostra di Venezia...
    Da "Il Giornale" - Sempre più scoppiettanti le prospettive di carriera della escort più amata dalla sinistra. Patrizia D'Addario, secondo quanto riporta l'agenzia AdnKronos, nella sua nuova veste di showgirl, è sbarcata ieri al Lido di Venezia. Ma che c'entra l'ex prostituta ascoltata come teste nell'inchiesta sullo scambio tra sesso e affari della sanità pugliese con la Mostra del Cinema? Proprio niente. Ma ovviamente, l'attenzione di mezzo mondo calamitata dalla presenza al Lido di tante star è sempre un'occasione per chi è in cerca di pubblicità. Stando alle indiscrezioni, Patrizia D'Addario avrebbe appuntamento per un'intervista con una televisione australiana. Ovviamente insieme all'onnipresente manager, il cugino Mimmo Frisone.

    3 - LA PASSERELLA ROSSO-PCI E LA SOSIA DELLA D'ADDARIO...
    Maria Luisa Agnese per il "Corriere della Sera"

    Passerella rossa per Emanuele Macaluso, grande vecchio della storia del Pci, stretto fra le due nuove star lanciate da

    Baarìa, Francesco Scianna e Margareth Madè. A 85 anni Macaluso sfila su invito personale di Tornatore. Quando a inizio anni '50 era segretario regionale della Cgil in Sicilia, ha conosciuto bene il padre del regista, la cui storia è al centro del film. «E mi sono voluto congratulare con l'attore, l'ha fatto uguale, anche nei tic. Una vera storia di un comunista, un film straordinario». Allora è d'accordo con Berlusconi, che dice che tutti gli italiani dovrebbero vederlo? «Per paradosso sì, anche se non so cosa abbia capito lui del film».

    Monica Birladeanu e il regista rumeno Bobby Paunescu - copyright PizziMonica Birladeanu e il regista rumeno Bobby Paunescu - copyright Pizzi

    «È QUI IL FESTIVAL?» Harry's bar interno giorno, ai tavoli a dividersi sul film di Tornatore la bella società dell'inaugurazione, Marina Cicogna, Jas Gawronski, Lino Jannuzzi, Cecilia Rossi Colussi, Isabella Borromeo e Ugo Brachetti Peretti, Marta Brivio Sforza e Marta Marzotto. Sonia Tatò dice ad Arrigo Cipriani che passa a salutare «E' come un party»; lui assente gattone mentre annuncia il prossimo libro, «Prigioniero di una stanza per 55 anni» (Feltrinelli). Molti si danno appuntamento per la sera, a cena sulla barca di Briatore; gli inviti li ha fatti Cicci Adreani moglie dell'ad di Publitalia Giuliano, e vicina di capanno di Carlo Rossella, sulla spiaggia dell'Excelsior.

    SINDROME DA ESCORT C'è la D'Addario a Venezia? Non che non c'è, ma la sindrome da escort può giocare tiri mancini, e il tam tam si mette in moto. Chi viene scambiata per la signora è in realtà la bella fidanzata di Luigi Abete, la giornalista Desirée Colapietro Petrini (nella foto) e non c'è paragone, molto meglio lei dell'originale. Perdipiù Desirée è anche parecchio spiritosa perché quando le giunge all'orecchio eco del tormentone-somiglianza, alleggerisce: «Lo so, lo so che le assomiglio, che ci posso fare?».

    Laura Chiatti in passerella - copyright Pizzi Laura Chiatti in passerella - copyright Pizzi

    IL BIS DEL PRINCIPE Chiama il principe Carlo Giovannelli per dire che è vero che in un primo momento - per errore - era finito sulla seconda passerella la sera dell'inaugurazione, ma poi, richiamato da alcuni ragazzi che volevano l'autografo, ha guadagnato il bis sulla passerella principale.

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    4 - COPPIE A VENEZIA, FEDERICA PELLEGRINI E LUCA MARIN...
    Cinzia Leone per "Il Riformista" - Cosa non si fa per aiutare un fidanzato meno famoso. Dopo una vacanza in barca con il portabandiera Rosolino e la ballerina Titova, tutto scambi di acini d'uva e coccole atletiche, ecco la coppia impermeabile Pellegrini Marin sorpresa al Festival del Cinema di Venezia. Lei, nella parte di Charlize Theron, sfoggia un Armani grigio ferro con superspacco laterale a scoprire la coscia, un'acconciatura aderente come una cuffia in silicone per non guadagnare centimetri e l'aria da dominatrice.

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    Lui, nella parte di Raul Bova, i centimetri li cerca con una cresta super gomminata, sfoderando uno smoking dai revers inpeccabili e un aria da cucciolo pronto a fare le feste alle cineprese. Lui vuole fare l'attore, lei l'incoraggia. Risultati in vasca, lei molti lui pochi. In amore tanti. Nel cinema chissà. Intanto godiamoceli in tenuta di gala. Meglio o peggio che a Roma 2009?

     

     

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