CAPRARICA COL CRAVATTONE ROSA RIFILA IL SUO LIBRO A D’ALEMA E ALEMANNO - TIPINI DAL CARATTERE URTICANTE CHE SI SOLLAZZANO SUL CARATTERE DEGLI ITALIANI - “Se gli italiani SI PRESENTASSERO MENO come un popolo di furbi” (MAX SI PENTE?)

Condividi questo articolo


  • Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    (Adnkronos) - Gli italiani sono un popolo di \'solisti\', poco votati al gioco di squadra e dunque penalizzati da una globalizzazione che investe ogni settore della vita collettiva. E\' questo, a parere di Massimo D\'Alema, uno dei difetti degli italiani piu\' propensi a parlare male di se stessi che a mettere a frutto le proprie virtu\'. Che non mancano.

    LaLa sexi signora Jolanda Caprarica - Copyright Pizzi

    L\'occasione per affrontare questo tema l\'ha fornita la presentazione del libro del giornalista Antonio Caprarica, \"Gli italiani la sanno lunga... O no?\", che si e\' tenuto a palazzo Rospigliosi e al quale sono intervenuti, oltre all\'autore e alla moderatrice Lucia Annunziata, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno e, in collegamento telefonico, la presidente dei giovani industriali Federica Guidi\".

    Gli italiani, ha sostenuto D\'Alema, \"sono un popolo che alla fine se la cava sempre\". Ne deriva una domanda: gli italiani la sanno lunga? Ha domandato l\'ex premier, che ha risposto senza tentennamenti. \"No, la furbizia degli italiani finisce per nascondere, camuffare e rendere meno efficaci le nostre virtu\'. Se gli italiani si presentassero meno come un popolo di furbi, potrebbero sfruttare meglio le loro qualita\'\".

    Allargando il punto d\'osservazione suggerito dal libro di Caprarica, D\'Alema ha sostenuto che nessun Paese europeo viene considerato separatamente dalla nazione in cui vive. Si parla della Francia e dei francesi, della Germania e dei tedeschi e cosi\' via.

    \"Il difetto degli italiani e\' la litigiosita\'\", ha affermato il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
    Sempre alle prese con la definizione della propria identita\' nazionale, gli italiani sanno litigare su tutto: litigano maggioranza e opposizione, imprenditori e sindacati, e cosi\' via, ha detto in sostanza il sindaco di Roma.

    Spesso \"il litigio interno scatena una guerra polemica esterna: negli altri Paesi europei -ha osservato Alemanno- quando c\'e\' una polemica che investe il proprio Paese, i cittadini fanno quadrato e si difendono. In Italia no. Quando all\'estero ci criticano, noi anziche\' metterci in difesa, troviamo il modo per metterci a polemizzare, a litigare, tra di noi\".

    LuciaLucia Annunziata - Copyright Pizzi

    A parere di Alemanno e\' questa una conseguenza della nostra storia e della struttura sociale del nostro Paese. \"Siamo la patria delle diversita\' che non e\' negazione dell\'identita\' e quello che noi dovremmo fare e\' imparare a fare coincidere, far convivere, identita\' e diversita\'\". La riforma federalista offre un\'opportunita\' per superare questo difetto.

    \"E\' un\'occasione importantissima quella che abbiamo di fronte -ha dichiarato ancora Alemanno- se la riforma sara\' fatta male, diventera\' una ulteriore forma di divisione. Se, al contrario, riuscissimo a farla bene, la riforma potrebbe trasformarsi in una grande opportunita\'. Quindi io condivido pienamente la proposta di Fini e D\'Alema di costituire una commissione bicamerale per realizzare un federalismo utile e positivo. Cosa che io avevo provato a fare con la commissione Amato che, come abbiamo visto, e\' fallita. Ma noi non demordiamo e andremo avanti con la commissone guidata da Antonio Marzano\".

     

    Condividi questo articolo

    FOTOGALLERY

    ultimi Dagoreport

    VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

    DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…