Maria Serena Patriarca per "Il Messaggero"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Appuntamento pasquale giovedì con il bel canto al Teatro dell'Opera. L'occasione era delle più ghiotte, liricamente parlando: la première della Tosca con la regia di Mauro Bolognini ripresa da Marco Gandini, con l'allestimento scenico che è quasi una copia dell'originale a cui assistette lo stesso autore, Giacomo Puccini, nel 1900. Per l'occasione sono presenti anche il nuovo soprintendente del Teatro dell'Opera Catello De Martino e il nuovo direttore artistico Alessio Vlad (figlio di Roman Vlad).
ROUGE NOIRNon è di rigore lo smoking, come si richiede solo in apertura di stagione, ma gli ospiti fanno comunque gran sfoggio di eleganza, fra le parure scintillanti delle signore e gli impeccabili abiti scuri dei gentlemen. In una miscellanea di nobiltà, imprenditoria e bella gente fra i primi ad arrivare ci sono l'avvocato Stefano Traldi e sua moglie Daniela, presidente dell'associazione "Roma per l'Opera di Roma" che salutano, fra gli altri, i principi Domenico e Martine Orsini, Nicoletta Odescalchi, Paola Santarelli, l'ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone con la consorte Anna.
E' presente anche il finanziere Paco Sieburgh Sjoerdsma, che arriva direttamente dalla City di Londra in qualità di grande appassionato dell'opera nella Capitale e non avrebbe perso per nulla al mondo la prima dell'opera "romana" per eccellenza in quanto a esordio e ambientazione.
PIERGIORGIO E ANTONELLA ROMITI ROMANOFF FRIENDProprio in questo teatro, dove la Tosca fece il suo debutto assoluto 110 anni fa (allora si chiamava Teatro Costanzi, e per l'occasione era presente anche la Regina Margherita), nel parterre de roi ci sono posti riservati per Alessandra Necci, la duchessa Marilù Gaetani d'Aragona, la marchesa Dany del Secco d'Aragona e la figlia Ludovica, Piergiorgio e Antonella Romiti, Valeria Licastro Scardino, Sergio Valente, la cantante Elena Bonelli, il gioielliere e antiquario Carlo Eleuteri, Maria Luisa Rebecchini d'Amelio, il professor Alfredo Carfagni, noto ortopedico, con la consorte Cristina. L'orchestra si prepara intanto ad essere diretta dal maestro Fabrizio Maria Carminati.
MARIO E DIANA BACCINIA dirigere il coro è Andrea Giorgi, mentre le scene, realizzate a suo tempo da Ettore Rondelli, sono di Adolf Hohenstein e i costumi sono in parte quelli della "mitica" prima di inizio secolo, in parte quelli della versione di Bolognini. E come da tradizione mondana per ogni prima operistica capitolina, nell'intervallo fra il primo e il secondo atto gli invitati si riversano nella Sala Grigia per il cocktail di rito offerto dall'Associazione degli amici dell'Opera di Roma. Si brinda con lo spumante e si assaggiano sfizi dolci e salati: e tra tartine al caviale e un pasticcini mignon ci si scambia pure gli auguri in vista della Pasqua imminente.
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