Gabriella Sassone per Dagospia
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Altro che glamour! Una contestazione dei giovani dei centri sociali imbufaliti col sindaco Alemanno che ha chiuso l\'Horus di Montesacro; il Gongolo di \"Striscia\" e pochi affezionati Vip che lo adorano.
Questo ha trovato il mitico Al Pacino sul red carpet dell\'Auditorium, dove ha sfilato alle 19, prima di parlare al pubblico, ricevere il Marc\'Aurelio d\'Oro, scodellare il noioso e inedito \"Chinese Coffee\" e essere festeggiato da pochi happy few a Villa Medici.
Urlano \"Roma libera\" sbandierando volantini ai bordi del tappeto rosso una trentina di ragazzi del centro sociale sgomberato, poi al grido di \"Noi la crisi non la vogliamo\" inveiscono contro il sindaco (\"Alemanno, Alemanno, vaffanc...\") che, all\'Auditorium, ha preferito non farsi vedere. Meglio per lui! Due \"kamikaze\" che riescono a scavalcare le transenne e gettarsi sul tappeto rosso, proprio sotto la postazione dei fotografi, vengono subito allontanati da uno schieramento di poliziotti, e identificati.
Al Pacino, all\'inizio del red carpet, non si accorge di nulla: continua a sorridere a tutta dentiera a telecamere e flash e firmare autografi. E si fa pure mollare da Patrick il Gongolo di Striscia: avrà capito che cos\'è?
Simona Ventura, arrivata da Milano in tailleur nero Armani, confessa ai microfoni che la sommergono ad ogni passo: \"Sono pazza di Al: è il mio attore preferito, ho visto tutti i suoi film. Lo conosco: ho cenato con lui a New York insieme a altri amici\".
La segue la bella attrice Gisella Marengo, grande amica della Mona e di Rossella e di Paolino Mieli (fu trafitto alla mostra di Venezia). La Mona, accortasi del trambusto ai bordi della passerella, è l\'unica che si avvicina ai manifestanti e chiede: \"Ma che succede qui?\".
Un\'altra protesta, contro i \"tagli\", viene inscenata fuori dell\'Auditorium, su via De Coubertin, dagli studenti de La Sapienza. \"Questo è un luogo di cultura, siamo venuti qua non per interrompere il festival ma per dire a tutti che anche noi, nei nostri spazi, facciamo cultura\", ha detto un portavoce.
Accolti da Gianluigi Rondi e Piera Detassis con Luca Barbareschi, sfilano sulla passerella che è una piazza d\'armi Matthew Modine, Sandra Milo, Adriano Giannini, Andrea Osvart con spacco vertiginoso, Silvia Damiani che consegna a Pacino una borsa di studio per uno studente dell\'Actor\'s Studio newyorkese, Tiziana Rocca e il solito Giovanelli.
Evitano il red carpet ed entrano a passo trafelato Luigi Abete con la fidanzata Desirèe Colapietro Pedrini, Maria Rosaria Omaggio, Nathaly Rapti Gomez, Lola Pagnani incinta e Patrizia Brandimarte. Dulcis in fundo, quando già le troupe tv stanno andando via, entrata trionfale per Vittorio Cecchi Gori al braccio di una splendente Valeria Marini, abito rosa shocking con inserti di pizzo nero. Pasquale Squitieri con la figlia Claudine (che uscirà dalla sala e dalle chiacchiere di Pacino ben presto) bacia e abbraccia il produttore fiorentino, finalmente sorridente accanto alla sua stella bionda. Presenza indelebile nel suo cuore.
In sala, i due piccioncini ritrovati si stringono la mano per tutto il tempo. Felici e contenti, i più sussurrano: \"Si saranno rimessi insieme?\".
Tutti quelli che allo scomodo Auditorium hanno pensato bene di non farsi vedere, arrivano però al ricevimento in onore di Al a Villa Medici. Si mettono in posa Alain Elkann e Rosi Greco, Giampaolo e Rossana Letta, Giancarlo Leone e Diamara Parodi, Fulvio Lucisano, Sonia Raule, Giancarlo Giannini, Beppe Fiorello, Giorgio Pasotti, Gabriele Salvatores, Stefania Rocca, la coppia Dante Ferretti-Francesca Lo Schiavo, Piefrancesco Favino, Nancy Brilli e via cinematografando. Surprise finale: a salutare Al ecco Mickey Rourke, elegante, dimagrito, ripulito, con occhialioni scuri di notte. E\' finalmente uscito dall\'oblio e, ora, aspetta solo di vincere l\'Oscar. La festa comincia. A porte chiuse, of course! E che siamo matti a invitare taccuini e flash!
2 - STAR INTERNAZIONALI CERCASI...
Michele Anselmi per \"Il Giornale\"
Ci sarebbe voluto un aereo privato, proprio come il Gulf Stream 4 che ha portato a Roma Al Pacino, per avere al Festival Keira Knightley, la bella \"Duchessa\" settecentesca dell\'omonimo film. Ma costava troppo. Il distributore Valerio De Paolis, titolare della Bim, che distribuisce il film, saggiamente non se l\'è sentita di tirar fuori tutti quei soldi per far sfilare sul red carpet l\'attrice inglese.
A dir la verità, non ci saranno nemmeno gli annunciati Ralph Fiennes e Charlotte Rampling, che chiudono il triangolo amoroso. Ci si dovrà accontentare del regista Saul Dibb e di due interpreti minori. Succede ai festival, anche ai più grandi e gettonati. Ma certo, mai come quest\'anno, la kermesse capitolina, che fu veltroniana e chissà se sarà \"alemanna\", aveva bisogno di un po\' di glamour, pur nella sobrietà richiesta dal sindaco e dal bilancio.
D\'accordo, stasera sul tappeto rosso, confidando sul tepore delle ottobrate romane, cammineranno Monica Bellucci e Ksenia Rappoport, con in mezzo Pierfrancesco Favino, \"L\'uomo che ama\"; ma volete mettere con Nicole Kidman o Leonardo DiCaprio? A proposito. Fa un certo effetto, girovagando per la cittadella del festival, notare due enormi manifesti che reclamizzano \"Nessuna verità\", la spy-story di Ridley Scott con Russell Crowe e, appunto, DiCaprio. Fino all\'ultimo, la coordinatrice Piera Detassis ha provato ad assicurarselo, per attirare le folle giovanili e pure per scongiurare titoli come quelli del \"Sole 24 Ore\", cioè: \"Il red carpet non è a stelle e strisce\".
Sembrava possibile, la Warner Bros Italia ci ha lavorato sopra. Invece, preso dalla febbre elettorale, l\'eroe di \"Titanic\" ha preferito non muoversi dagli States, per seguire passo passo la campagna di Barack Obama. Intendiamoci, non che si giudichi dal numero di star hollywodiane la qualità di una selezione. Però Pacino era passato per Roma appena un mese fa, insieme a De Niro, e gli altri nomi messi in campo dal Festival (già Festa), per quanto prestigiosi, non sono proprio da fuochi d\'artificio: da Viggo Mortensen a Ed Harris, impagabili sceriffi di \"Appaloosa\", a Mena Suvari e Colin Farrell.
Va a finire che le vere star saranno i registi, con gran gusto del presidente, l\'ecumenico Rondi: di David Cronenberg, sempre più spettrale, già sapete, nei giorni prossimi toccherà a Gus Van Sant e soprattutto a Michael Cimino, la cui faccia \"ridisegnata\" dal chirurgo plastico ormai fa il paio con quella di Mickey Rourke.