Laura Salonia per http://www.iodonna.it/
roberto rossellini isabella ferrari gianni mina
«A un certo punto non vivevamo con nessuno dei nostri genitori. Né con mia madre, né con mio padre. Entrambi si erano risposati. Hanno creato questa casa per i bambini, che per me era molto divertente. Il salotto era stato trasformato in una stanza dei giochi e avevamo, al posto del divano, un tavolo da ping pong. C’erano oggetti da colpire, sbarre per ballare. A me piaceva ballare. Ma i miei fratelli avrebbero preferito vivere in una casa tradizionale, con un salotto. Volevano qualcuno che dicesse: “Non toccare, non mettere in disordine”. Volevano avere mamma e papà ogni giorno. Invece loro non c’erano, fin da quando io avevo sei anni».
“Io sono Ingrid”, il documentario di Stig Björkman dedicato a Ingrid Bergman, inizia con la voce e con il bel volto di Isabella Rossellini, la figlia della grande attrice svedese nominata all’Oscar per sette volte e vincitrice per tre. L’idea del racconto per immagini e parole della vita della Bergman nasce nella primavera del 2011, quando il regista Björkman conosce Isabella Rossellini. Fu proprio lei a suggerirgli di “fare un film su Mamma”.
Il documentario contiene riprese private e inedite della famiglia Ingrid-Rossellini, appunti, lettere, i diari e le interviste con i suoi figli e con gli amici.
francesca lo schiavo dante ferretti
Presentato alla 68a edizione del Festival di Cannes nella sezione Cannes Classics, il film sarà distribuito nelle sale italiane solo il 19 e 20 ottobre dalla società Cinema, in occasione dei 100 anni dalla nascita della Bergman.
ISABELLA ROSSELLINI: "IO E IL MIO AMICO CHRISTIAN RACCONTIAMO L'IRONIA DI MIA MADRE INGRID"
Arianna Finos per www.repubblica.it
Artisti figli d’arte, compagni d’infanzia, “fidanzati nell’arco di una sera”. Christian De Sica e Isabella Rossellini insieme sul palco all’Auditorium per The Ingrid Bergman Tribute, l’omaggio teatrale a un’icona del cinema, in occasione del centenario della nascita. Un’unica serata e poi forse un tour in altre città italiane.
Lo spettacolo, scritto a quattro mani da Guido Torlonia e Ludovica Damiani, in collaborazione con Isabella Rossellini, conclude la tappa romana un tour ufficiale per il mondo in cui Isabella Rossellini è stata affiancata da grandi attori: Jeremy Irons a Londra lo scorso settembre (Royal Festival Hall) e a New York lo scorso 12 settembre (Bam Brooklyn Academy Music e poi Franny Atdant e G erard Depardieu a Parigi il 5 ottobre (Theatre du Chatelet).
“Questa di Roma è la versione più di famiglia - sottolinea Isabella Rossellini - anche perché Christian è l'unico fra gli interpreti ad aver conosciuto mamma". "Perché sono più vecchio - scherza De Sica -. Tra i materiali inediti dello spettacolo ci sono anche i filmini che Ingrid Bergman amava fare a Santa Marinella, la casa al mare dove trascorreva le vacanze con il regista Roberto Rossellini e i suoi tre figli, Robertino e le due gemelle Isotta e Isabella. Christian De Sica ricorda la sua prima vacanza a Santa Marinella in casa Rossellini:
francesca lo schiavo sandra carraro
"Era il 1958, mio padre e Roberto Rossellini stavano girando Il generale Della Rovere. In genere trascorrevamo le vacanze ad Ischia perché mio padre amava molto Napoli ma quell'anno -ha continuato Christian De Sica- ci fregò e andammo tutti a Santa Marinella. Ricordo Ingrid Bergman come una donna straordinaria, simpaticissima. Andai anche a trovarla nella sua casa in Francia, a Choiseul: per me è stato come vedere la Madonna, era una donna straordinaria e simpaticissima. Fequentai la scuola con Robertino e con Isabella ci fidanzammo per un attimo. Avevamo 18 anni”.
The Ingrid Bergman tribute è una lettura scenica, che parte dall'autobiografia scritta dalla stessa Ingrid Bergman accompagnata da videoproiezioni. Un viaggio a ritroso nella vita dell'attrice. Un collage di ricordi, interviste, lettere e filmati di famiglia inediti provenienti dal suo archivio privato, con le testimonianze di amici e artisti che hanno avuto il privilegio di conoscerla e lavorare con lei, tra cui Roberto Rossellini, Alfred Hitchcock, Robert Capa, Ernest Hemingway."Filmare era la sua grande passione. Molti degli estratti video che fanno parte del 'tributo' sono veramente del materiale inedito, accanto alla selezione di oltre 600 foto".
Ma l’amore della vita era per la recitazione. Racconta Isabella: "Mi ripeteva spesso che non aveva scelto, lei, di recitare, ma lo sentiva come un bisogno profondo, una vocazione. Ho voluto raccontare Ingrid Bergman artista nella sua intimità, nella sua integrità di attrice ma anche la sua eccezionale esistenza, il suo amore per la vita, il suo entusiasmo. Nessun gossip, nessuna rivelazione, siamo stati già troppo assediati dai paparazzi, perseguitati da certa stampa. Il lato nuovo che viene fuori con lo spettacolo è il suo essere una donna spiritosa, piena di humor: “Quello che mi piace di te, le disse un giorno Robert Capa è la tua naturale gioia".
Isabella Rossellini ha ricordato ancora il suo impegno, che dura da oltre trent'anni, per ricostruire un grande archivio dedicato alla madre, di cui fa parte una selezione di circa seimila foto. "Mia madre ha avuto anche una grande carriera ma è sempre stata solo e lei a decidere quali strade intraprendere. A volte ha fatto scelte non facili soprattutto dopo la sua relazione con mio padre e la nascita del primo figlio Robertino. Intorno agli anni '50 ebbe contro persino il Senato americano, ma non abdicò mai dinanzi alle sue scelte, al suo talento, alla sua vocazione per non tradire la sua straordinaria integrità".
Sorride Isabella: “Quest'anno per mamma ci sono state tante iniziative. Come a Cannes, che le ha dedicato il poster; quando l'ho vista gigantesca, sulla Croisette, ho detto a Thierry Fremaux :“Ora non mi manca più'. Poi ci sono stati il libro per Schirmer/Mosel (Ingrid Bergman - A life in pictures), per cui abbiamo selezionato 600 foto tra oltre 6000, varie retrospettive e il bel documentario di Stig Bjorkman, Io sono Ingrid: “Sono contentissima di poterla ricordare, ma il senso è anche rendere omaggio al cinema, che insieme al rock è stata l'arte più amata nell'ultimo secolo".
Ingrid Bergman con Roberto Rossellini sul set del film Viaggio in Italia Dal PIacere alla Dolce Vita Mondadori
Per il documentario distribuito da Bim il 19 e 20 ottobre il regista Stig Bjorkman che ha utilizzato esclusivamente immagini di repertorio, ricordi privati, e l'immensa mole di pensieri contenuti nel diario che teneva giornalmente. “L'attrice la conoscete tutti - ha detto Roberto Rossellini a Cannes - ma io voglio parlare della donna Ingrid: moderna, libera, indipendente. Una donna ancora oggi di esempio in un'epoca in cui l'indipendenza sembra ancora lontana". Nella primavera del 2011 il regista Bjorkman incontra Isabella Rossellini ed è lei, a azzardare: "Facciamo un film su mamma?", così è partito il progetto: raccontare la storia di Ingrid Bergman, con le sue proprie parole e immagini. Ci sono i momenti pubblici con i grandi successi dell'età d'oro di Hollywood con la Bergman vincitrice di 3 oscar, e i momenti privati che lei stessa amava filmare.
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