Aledanno come Padoa Schioppa: chi l\'avrebbe mai detto. Anche il sindaco di Roma ha una sua tassa bellissima. \"Cortina InConTra\", provincia di Cisnettoland, fa questo e altri miracoli. Il sindaco di Roma sale su per le Dolomiti che neanche Heidi, nonostante le due stampelle che deve inforcare - s\'è mezzo sfasciato una tibia - e ascende al palco dell\'Audi Palace per una singolar tenzone con Gianluigi Paragone, il leghista napoletano che vicedirige Raidue, su un tema piccantino: \"Roma Ladrona, Paragone non perdona\".
Alemanno e ParagoneEbbene, Aledanno sale sul palco e dice, manco a dirlo, che Roma non è ladrona, anzi è benemerita. Versa allo Stato molte più tasse dei soldi che lo Stato le dà. E, poverina, si becca tutte le rogne di essere capitale, senza averne i vantaggi. Per esempio tutti ci vanno a fare i cortei, e quanto mi costa signora mia: \"Ci vuole una sorta di tassa su questi cortei, e su tutte le manifestazioni che ogni giorno invadono la città\", tuona il Sindaco con le stampelle e la platea - romana per più di metà, strastufa dei blocchi stradali da Triplice inutilmente protestante (un milione per la Cgil, ma a rompere le palle bastano anche i centomila per la Questura) - applaude convinta.
Alemanno e ParagoneTutti, anche Giampaolo Angelucci, editore di Libero e del Riformista, gestore di cliniche private (e un posto letto per la gamba del sindaco?) plaudente in prima fila, con il suo sorriso alla Al Bano, stessa faccia stessa altezza, peccato che Giampaolino non canta \"Nel sole\", sarebbe un clone perfetto.
Aledanno continua a incrociare il ferro con Paragone: \"Il federalismo è giusto, se solo voi leghisti smetteste di aggiungerci quel sapore secessionista\"... e non sa che putiferio sta per scatenare la sua tassa sui cortei, con buona pace di quelle virgolette graffiate nell\'aria con le dita delle mani che ha messo per far capire subito che, insomma, proprio di tassa non si tratterà, ma di contributo (volontario o obbligatorio?).
Alemanno e ParagoneLa notizia rimbalza in Rete, 200 riprese web in tutte le salse nel giro di poche ore, e poi i telegiornali, e i notiziari radio: \"Aledanno tartassa i protestanti, Aledanno anticostituzionale!\". Macchè. Qui è una questione di secchio e ramazza, chi pulisce per terra dopo che gli Ideali sono sfilati al suono del corno rivoluzionario? Di fronte al bombardamento, il sindaco per un po\' nicchia, poi - assediato al Miramonti dalle telefonate - capitola e precisa: \"Non penso a una tassa ma a un contributo sul costo dei servizi, non chiederemo niente a studenti o disoccupati ma chi organizza manifestazioni nazionali sborsando un sacco soldi per i bus e i treni speciali con cui far affluire a Roma i manifestanti, qualcosa per coprire i costi, per esempio, dell\'Ama che, dopo, deve ripulire le strade, è giusto che lo sborsi\".
Alemanno e ParagoneAledanno ha ragione, almeno così pensano i romani, eppure la provocazione è pesante, nell\'Italietta del politically correct, e quindi il sindaco non solo deve sorbirsi le pernacchie della sinistra, deve beccarsi anche un po\' di fuoco amico, per esempio quello della governatrice ed ex segretaria Ugl Renatina Polverini, che memore del recente passato sindacale parla, appunto, di \"provocazione\" e una mano al collega proprio non la dà, neanche morta.
Roberto CastelliComunque il Lupo Capitolino fa notizia, anche se forse non ci teneva. E fa anche bella figura davanti a Paragone - con tanto di padre paragonabile (due gocce d\'acqua) in prima fila giù in platea, direttamente per voi da Napoli, Gesù, ma si può essere così leghisti e così terroni? - tiene botta, Aledanno, al punto che Paragone a un certo punto si schermisce: \"Sindaco, sia chiaro, io ho le mie idee, però non è che io qui rappresenti la Lega!\". Meglio chiarire, non si sa mai: e poi Bossi è mica lì a sentire...
Ma tant\'è, la polemica ormai impazza e vive di suo, che abbia o non abbia rapporto con i fatti, a chi importa? Tasse sui cortei, federalismo si-o-no e chi più ne ha più ne Cortineggi. E\' un po\' la norma di tutte le esternazioni ferragostane: fare un botto, una fiammata, e finire in fumo come i fuochi dell\'Assunta.
Roberto CastelliPer esempio il bengala sparato qualche giorno dal viceministro Castelli, sempre a Cortina, contro i giudici del Tar del Lazio: \"Hanno impallinato il pedaggio sul Gra per non pagarlo loro\": come conflitto d\'interessi, niente male. O il petardone di Feltrusconi, non pago del sangue dei Tullianos: \"In Italia, se dici di essere frocio, ti fanno sacerdote\". Oppure, ancora, la girandola col fischio lanciata dal medesimo Conducator del Giornale : \"Berlusconi non ha bisogno dei miei consigli e quando li segue succedono casini\".
Roberto CastelliFuochi estivi, insomma. Fuochi estivi, anche se qui a Cortina - come sempre - continua a piovere. Ma acqua o non acqua, si va tutti al dinner di Ferragosto, a casa Memmo. E per i più fortunati che non hanno l\'invito - tutti gli anni c\'è sempre la stessa gente e si mangiano sempre le stesse cose - meno male che i Cisnetto\'s offrono un Daverio in gran forma. Persino vestito da Daverio.
Roberto Castelli