Roberta Petronio per "Il Messaggero"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Debutto nella Capitale per Eric de Chassey, nuovo direttore dell'Accademia di Francia, in carica da poco più di un mese nel ruolo che fu di Frédéric Mitterrand. Ieri a mezzogiorno, davanti a una platea di addetti ai lavori, ha esposto il suo programma futuro: arti visive intrecciate a cinema, musica e letteratura, e «caratterizzate dell'incrocio fra identità multiple».
QUARTI DI NOBILTA PALLAVICINI E CARACCIOLOProfessore di storia dell'arte, nato a Pittsburgh, ha dato inizio ufficialmente alla sua avventura romana con il vernissage della mostra "Le Classique et l'Indien" di Gèrard Garouste, evento inserito nel programma di Villa Medici dal suo predecessore. Le novità firmate dalla nuova direzione arriveranno a primavera.
PAMELA ALVIN GUIDO TORLONIANel frattempo, a Trinità dei Monti hanno gettato un occhio alle sessanta opere del contemporaneo, molto noto sulla scena francese, lo storico Piero Melograni, lo scrittore Giuseppe Scaraffia, il pittore e scultore Baldo Diodato, Guja Sospisio, e una sorprendente Silvana Pampanini.
MITA DE BENEDETTIPreludio alla preview, una cena a porte chiuse la sera precedente con trecento ospiti scelti fra collezionisti, galleristi, artisti, e un menu a base di formaggi francesi, riso al curry e dolci preparati dallo chef di casa.
MITA DE BENEDETTISu invito di de Chassey, si sono ritrovati a tavola nel Grand Salon, tra gli altri, l'ambasciatore di Francia Jean-Marc de La Sablière, Alain Elkann, Irene Pivetti, il curatore della mostra di Garouste Daniel Templon, l'ex ministro della cultura francese Jacques Toubon, Guido Torlonia, e poi Graziella Lonardi Buontempo, Felice Levini, Oliviero Rainaldi, Ettore Spalletti, Giuseppe Gallo.