DOVEVA ESSERE UNA GIORNATA DI QUELLE SERIE, IMPORTANTI, CI SONO TUTTI I MINISTRI SCHIERATISSIMI, COMPRESI QUELLI DEI GRUPPI FINIANI, MA SI SCOLLINA SUBITO FRA IL BAR SPORT E IL DELIRIO COATTO. ENTRA IN AULA DANIELA SANTADECHÉ ED È IL DISASTRO. PARE CHE ALDO DI BIAGIO, UNO DEI FUTURISTI DI FINI, ABBIA COLTO L’OCCASIONE PER ESPRIMERE UNA SUPPOSIZIONE SULL’AUTENTICO MESTIERE DELLA SIGNORA, O QUALCOSA DEL GENERE, E CHE MARCO MARTINELLI - UN COLOSSO, UNO CHE AI TEMPI ANDAVA A FARE IMMERSIONI COL PRESIDENTE DELLA CAMERA - NON ABBIA APPREZZATO LA TEORIA SULLA SANTA. DI CERTO È FINITA A CAZZOTTI (FUORI DALL’AULA)

Condividi questo articolo


  • LETTERA DI PIZZI

    Caro Dago,
    ieri i parlamentari de noantri hanno chiuso il parlamento e come tutti gli italiani se ne andranno al mare a mostrar le chiappe chiare, dando appuntamento al popolo che li ha eletti a metà settembre. La chiusura del Parlamento è stata piuttosto scoppiettante per Silvio Berlusconi che ha visto, anche se il governo ancora va avanti, la fine della sua monarchia.

    UmbertoUmberto Pizzi

    Il banco di prova è stata la sfiducia per il sottosegretario alla Giustizia Caliendo, presunto procacciatore di favori per la P3 (mi chiedo: la P2 è morta? E quando sono stati celebrati i suoi funerali?). Sappiamo tutti com\'è finita, il sottosegretario alla Giustizia (sic!) Caliendo siederà ancora sui banchi del Governo. Ma per Silvio Re vi è stata una standing ovation da parte del centrodestra, protagoniste le grandi gnocche, conciate in maniera provocatoria e Berlusconi da parte sua ha risposto con saluto imperiale dando appuntamento a tutte alla Torre della Crescenza (che cresce via Cialis).

    Vi è stato poi l\'uomo che saluta con gestacci nonché ministro (per mancanza di esami sanitari) Umberto Bossi, che rischiava un nuovo coccolone davanti alle grazie della bella Stefy Prestigiacomo, per poi rivolgersi a quelli che non la pensano come lui con i soliti modi da scaricatore di porto.

    Che tristezza vedere certi spettacoli! Senza dubbio questo è un paese senza vergogna, dovrebbero vergognarsi quando ritirano lo stipendio che il contribuente onesto paga (a proposito, il commercialista mi ha fatto capire che sono sceso sotto il livello del mezzadro, tra il lusco e brusco mi tolgono il 56% in tasse). Spero che le prospettive del futuro siano migliori, non tanto per me che ho già dato, ma per le giovani generazioni che hanno bisogno di futuro e speranze.
    Ciao e buona svaccanza
    Umberto Pizzi

    Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    1 - DELIRIO E SGOMENTO A PIAZZA MONTECITORIO
    Mattia Feltri per La Stampa

    FIORELLAFIORELLA CECCACCI RUBINO SILVIO BERLUSCONI

    La lunga attesa inutile (poiché il risultato è risaputo dal giorno prima, come per una partita giocata a tavolino) si misura con le illazioni. Ognuno offre la sua, per ingannare il tempo e l\'interlocutore, in un palazzo di Montecitorio dove più nulla sembra reale. Per dire, nel giro di un quarto d\'ora circolano quattro ipotesi su quello che farà Silvio Berlusconi.

    SILVIOSILVIO BERLUSCONI

    Il quale arriva furente e parla, arriva furente e non parla, arriva sereno e parla, arriva sereno e non parla, che in confronto la tripla al Totocalcio è un azzardo. Sarà il caldo, sarà che è agosto, ma gli scenari sfumano nella fiction: Antonio Di Pietro dice che sta monitorando Stromboli, e può essere che il Capo dello Stato debba interrompere la villeggiatura per tornare a Roma a raccogliere la disfatta berlusconiana. Altri assicurano che sarà Pier Ferdinando Casini a tenere su la maggioranza, con qualche quinta colonna spedita a destra per misteriosi tornaconti.

    Non è nulla in paragone alle tattiche studiate sui divanetti, giornalisti e deputati con le matite e i fogli, tutti lì a sommare e sottrarre, e non tanto per sapere se Giacomo Caliendo si salverà - è del suo destino che si discute oggi. No, tutti lì a ipotizzare, in caso di voto segreto, che la Lega si metterà contro Caliendo non per tradire, ma per interrompere l\'agonia e andare subito a elezioni; e allora, controipotesi, sarà il Pd a salvare il sottosegretario.

    Si scollina fra il gioco di società e il delirio, ma questo è un posto ormai febbricitante. Il meglio deve ancora venire. Così, in ordine cronologico, quando i gruppi rilasciano le cosiddette intenzioni di voto, salta su un Di Pietro ancora bello arzillo ad accusare Gianfranco Fini e i finiani di non essere ladroni, forse, ma di fare il palo, visto che si astengono pilatescamente, avverbio di moda, ieri. Ma leggete questa di Casini, una citazione di Sant\'Agostino - «meglio zoppicare sulla strada giusta che correre sulla strada sbagliata» - che chiarisce molto a proposito dell\'agilità politica dell\'Udc, e sempre che la direzione sia quella buona.

    SILVIOSILVIO BERLUSCONI MARA CARFAGNA

    Eppure dovrebbe essere una giornata di quelle serie, importanti, ci sono tutti i ministri schieratissimi, compresi quelli dei gruppi finiani, inamovibili sullo scranno: hai visto mai? Arriva Giulio Tremonti e, travolto dal retroscenismo dilagante, quasi quasi siede al posto del presidente del Consiglio.

    Fortuna che conserva un po\' di umorismo Alessandra Mussolini: dona al dipietrista Francesco Barbato il pupazzo di Buzz Lightyear, lo space ranger di Toy Story il cui motto è «verso l\'infinito e oltre». In momenti così, sono parole scolpite nella pietra. E infatti prende il microfono Marco Reguzzoni, neocapogruppo della Lega, e intanto entra in aula Daniela Santanché ed è il disastro.

    Pare che Aldo Di Biagio, uno dei futuristi di Fini, abbia colto l\'occasione per esprimere una supposizione sull\'autentico mestiere della signora, o qualcosa del genere, e che Marco Martinelli - un colosso, uno che ai tempi andava a fare immersioni col presidente della Camera - non abbia apprezzato la teoria. Di certo è finita a cazzotti: con un certo buon gusto regolata fuori dall\'aula. Che la causa fosse questa o un\'altra, è guerra civile, è Pavolini contro Ciano, finirà a schioppettate.

    MICHELAMICHELA VITTORIA BRAMBILLA

    Anche perché, intanto, dai banchi della sinistra si godevano la scena, tutta pubblicità gratuita, e quando era il turno del capogruppo, Dario Franceschini, gli era davvero facile mettere in piedi lo show. I suoi si infiammavano, lui sventolava le agenzie che elencavano le dimissioni dei ministri di Francia, Svezia, Stati Uniti eccetera, e però la conclusione era lunare: è dura chiedere con tono vibrante un governo di transizione.

    Diciamo così: l\'elettore non si scalda. Il supplizio va avanti. Tocca al capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, e il suo è un discorso psichedelico. Dice che tutto nasce dalle trame della Repubblica, il giornale di Carlo De Benedetti, uno, dice Cicchitto, che ha i soldi ma non il carisma (al contrario di Silvio); esprime le sue preoccupazioni per l\'indebolirsi della libertà sessuale; grida a quelli del Pd che «se il sistema è malato, anche voi siete la malattia». Ed è una diagnosi che in diretta tv andrebbe proposta con qualche cautela.

    MARCOMARCO MARTINELLI

    E\' a questo punto che entra Silvio Berlusconi, naturalmente con Fini né si guardano né si salutano. L\'aula diventa una babilonia, parte il coro «Silvio! Silvio!», lui batte un pugno sul tavolo, al trentesimo secondo di ovazione si alza a salutare e lì cominciano i leghisti: «Bossi! Bossi!». Fini si guarda le unghie.

    Questa, intendiamoci, è un\'aula che ne ha viste a profusione e ci vuole ben altro per provocare i brividi. Ma forse, valutato lo spessore del dibattito, ha ragione la cronista viperella a proporre con adeguata brutalità l\'analisi politica: «Una sola cosa mi pare chiara: tutte le cozze stanno con Fini».

    GIANFRANCOGIANFRANCO FINI ITALO BOCCHINO

    E allora toh, a sorpresa prende la parola Chiara Moroni, figlia di Sergio, il deputato socialista che nel \'92 si ammazzò sparandosi in bocca col fucile in disprezzo al processo di piazza; è un discorso complicato, quello di Chiara, difficile da commentare e da elaborare, ma anche lei va con Fini; Berlusconi si incupisce, mette il broncio, lei ha la voce traballante, sembra lì lì per piangere, la confusione travolge tutto, poi il silenzio si prende lo spazio del voto.

    Tutto è compiuto. Lo sfaldamento è cominciato. Chi ama giocare con le suggestioni si segni la data che compare sugli schermi della Camera, a ogni angolo: i lavori riprendono l\'8 settembre.

     

     

    Condividi questo articolo

    FOTOGALLERY

    ultimi Dagoreport

    DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

    DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

    CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?