Roberta Petronio per \"Il Messaggero\"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Le luci sono ancora spente, sul grande schermo è appena andato in onda il filmato \"Brother in Arms\" che racconta il senso di fratellanza che unisce l\'esercito israeliano. Non siamo al cinema, ma nella grande sala di un noto albergo a cinque stelle di via Veneto dove si sono riuniti i sostenitori del Keren Hayesod.
L\'invito è partito da Johanna Arbib Perugia, elegante presidente dell\'associazione no profit che ha aperto con un pranzo di gala la campagna annuale dedicata alle priorità nazionali di Israele: rinnovamento dei rifugi, assistenza ai bambini di Ashkelon e di Sderot, sostegno alle vittime del terrorismo.
La regia illumina i cantanti-soldati, giovanissimi in uniforme arrivati da Israele per eseguire l\'inno nazionale, così come è stata ricevuta per l\'occasione nella Capitale Kamit Goldwasser, moglie di Ehud, uno dei due soldati israeliani al centro di un lungo rapimento. Sfilano tra i tavoli preparati per ospitare cinquecento sostenitori, il menu prevede paccheri alle melanzane, spiedini di tonno e spigola, mousse ai frutti di bosco e vino dei Feudi di San Gregorio.
ARIELLE DONSBALE AVANTI BOTOX - Copyright PizziUna serata intensa aperta dalla conferenza dedicata all\'appello unificato per Israele, con gli interventi dell\'ambasciatore Avi Pazner, presidente mondiale del Keren Hayesod, e dell\'ex ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite, esperto di politica internazionale, Dan Gillerman.
Sono presenti i rappresentanti della comunità ebraica: il capo rabbino di Roma Riccardo Di Segni, l\'ambasciatore di Israele a Roma Gideon Meir accompagnato dalla moglie Amira, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, Cesare Anticoli copresidente del Keren Hayesod, il rabbino emerito Elio Toaff e il sindaco Gianni Alemanno. La politica è rappresentata in prima fila dai deputati Fabrizio Cicchetto, Fiamma Nirenstein, Alessandro Pagano.
Partecipano anche Peter Glidewell, il saggista Massimo Teodori e Maria Teresa Ventiruni Fendi. In programma c\'è la consegna, da parte di Renzo Gattegna, presidente dell\'Unione delle Comunità ebraiche italiane, di un attestato al filosofo e giornalista francese Bernard-Henri Lèvy.