Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
1 - VASCO NON CASCO
Gabriella Sassone per Il Tempo.it
Tremate, tremate, arriva la Generazione K: teen-agers allo sbando tutte droga e sesso, orge e webcam, che al loro confronto le \"streghe\" sessantottine sono ingenue e dolci più di Biancaneve. Da evitare accuratamente, previo coccolone, per tutti i romantici mocciosi di
Federico Moccia e per i genitori apprensivi, il film di Stefano Salvati \"AlbaKiara\", ispirato alla celeberrima hit di Vasco Rossi, riveduta e dissacrata ai giorni nostri. \"Una provocazione artistica\", l\'ha definita Vasco, che ha recensito sul suo sito la pellicola che vede protagonista il figlio Davide.
Il rocker scrive: \"Amo le provocazioni artistiche: aiutano a tener sveglie le coscienze. Il film mi è piacuto molto: fonde il linguaggio neorealista con quello dei videoclip in un\'opera decisamente originale. Salvati fa un uso spericolato e provocatorio di \"Albachiara\". Rilegge in chiave dissacrante il personaggio descritto nella canzone e ne capovolge il carattere\".
Fiero del giudizio di papà, ieri sera alla première all\'Adriano, Davide Rossi, cerone in faccia e capelli alla hairspray, sottobraccio a mamma Stefania, in mini abito tutto frange stile Charleston, è stato la vera star. Anche alla seguente festa alle Officine Farneto, dove si è coccolato con la fidanzata Flavia, tutti gli occhi sono stati per lui.
Sonia Raule - Copyright PizziPatrizia Pellegrino e Stefano Todini - Copyright PizziE per il bel tenebroso Raz Degan, in splendida forma con coppola e riccioli ribelli, scortato dalla pierre Giorgia Giacobetti e intento a rollare cartine e tabacco durante il party. Raz nella pellicola è un poliziotto psicopatico e corrotto, surreale, che spara in testa a chiunque si frapponga fra lui e i 200 chili di cocaina da smerciare.
Ad oscurare i due belli, ci hanno provato soprattutto le giovani protagoniste di AlbaKiara: l\'esordiente Laura Gigante, 22 anni, volto acqua e sapone e capelli neri, una Michela Quattrociocche più bassina, miniabito nero, calze parigine e scarponcini fucsia, e la slovacca Andrea Lehotska, che si è presentata s-vestita sadomaso con stivaloni,
mandando in tilt i fotografi. Lei, vista a \"Markette\", è la neo sposa di Stefano Bonaga, ex storico della Parietti.
Sarà per questo, e per ribadire che la coscialunga d\'Italia è sempre lei, che l\'Alba
nazionale calzava simili stivaloni alla coscia? Arrivata con Valerio Biondi, la Parietti racconta che Vasco l\'ha autorizzata davanti al figlio a dire che AlbaChiara la scrisse per lei. Ok. Poteva mancare Vasco sul red carpet, a cantare a squarciagola le sue canzoni? No, e infatti c\'era. Però solo in fotocopia: ad impersonarlo il Fregoli della tv, Dario
Ballantini di \"Striscia\".
Il corposo cast, tra gli altri Dario Bandiera, Ivano Marescotti e Fabrizio Sabatucci, posa per i flash insieme al regista Salvati. Accanto ad Alessandro Usai e Francesco Melzi della Mikado ci sono le co-produttrici della pellicola: Sonia Raule Tatò (Pixtel) e Patrizia Pellegrino col marito Stefano Todini (Dolce Vita Production).
Toh! chi si rivede: Teo Mammuccari con la fidanzata Thais Wigger, che schiva la passerella e lascia i fotografi con un palmo di naso, come Massimo Boldi. Bellissime in abiti chiari minigonnati Andrea Osvart e Vanessa Hassler. Elena Russo gioca a
nascondino per non far capire che esce con l\'attore dagli occhioni azzurri Salvio Simeoli, con cui poi va a cena in motorino.
Col fiato sospeso in sala, dinanzi al film che è un pugno nello stomaco tra gare di sesso orale tra amiche filmate col telefonino e orge a favore di webcam in diretta su pornomask.com, pippate e rave clandestini, non manca nessuno: Veronica Maya col marito Aldo Bergamaschi, Gea e Luca Lionello con la moglie Cinzia Carrea, Cinzia Th Torrini con Ralph Palka, Demetra Hampton, Antonio Cupo, Leopoldo Mastelloni,
Elisabetta Cavallotti, Paolo Conticini, Mauro Leone con Elena Bourika, Federico
Costantini in compagnia del produttore Mauro Berardi, Sandra Milo con la figlia Azzurra, Tony Garrani con Angela Testa.
Ecco Nathalie Caldonazzo, Pilar Abella, Ingrid Muccitelli e Nunzio Bertolami, Alessandro Di Carlo, Anna Ammirati, Chiara Francini, Francesca Cavallin, Debora Caprioglio e Angelo Maresca, Roberto Ciufoli e Pino Insegno, Chiara Conti, Alessio Gorla, il direttore dell\' Anica Andrea Marcotulli, Milena Miconi, Nadia Bengala, il ballerino Giuseppe Picone, Giovanna Rei, Elisabetta Rocchetti con Alessia Barela, Daniela Scarlatti, Giuseppe Zeno. Esce schifato Pierslurpino Diaco.
Al party, un vero delirio di folla, Lorenzo Campani dei Frontiera, gruppo che apre il tour di Vasco Rossi, canta durante la cena. Poi si balla col Djset Trufo. Degan si butta in pista per non pensare alla Barale o alla Smutniak? (Vietato fare domande sull\'annosa questione). Arrivano pure Matteo Branciamore dei Cesaroni, Elisabetta Pellini, il Sostituto Procuratore della Repubblica Antonio Marini con la consorte Elisabetta. Per non dimenticare un film così (tragico) per tutti una T-shirt con la scritta argentata \"K Generation\", che è giù un cult.
2 - REQUIEM PER ALBAKIARA - MOCCIA AL CONFRONTO DEL REGISTA È STANLEY KUBRICK - FINTAMENTE PERVERSO, FINTAMENTE MODERNO, SINCERAMENTE MODAIOLO...
Alberto Crespi per \"l\'Unità\"
In altra parte di questo giornale si parla, con toni piuttosto scettici, del film di Maria Sole Tognazzi che ha aperto il festival di Roma; e si riflette su quanto è lontana Cannes, con le sue speranze di rinascita del nostro cinema. Ebbene: oggi esce un film di fronte al quale viene voglia di citare una vecchia, folgorante frase di Alberto Farassino, un critico che ci manca molto e che, una volta, scrisse: abbiamo di recente prestato la nostra attenzione al cinema italiano, ma ora la rivogliamo indietro.
Sandra Milo - Copyright PizziAlbakiara, ispirato alle canzoni di Vasco Rossi, viene lanciato nei cinema come l\'anti-Moccia. Il regista Stefano Salvati - che con Vasco ha realizzato numerosi videoclip - rifiuta l\'etichetta, e fa bene: Moccia, al confronto, è Stanley Kubrick. Albakiara non è nemmeno, in senso stretto, un film sugli adolescenti strafatti e cattivi: è un tentativo di thriller, con alcuni balordi che rubano una partita di cocaina in combutta con uno sbirro corrotto; ma la rapina va a rotoli e la droga finisce nelle mani di una ragazzina demente, che per il resto del film parla solo di fellatio, di rave party e di sostanze allucinogene.
Il tutto è raccontato con stile aggressivo e insensato, in cui le mitragliate sonore da video rock si mescolano ad animazioni pseudo-disneyane, e il quoziente intellettivo dei personaggi è costantemente sottozero. Non è minimamente in discussione la «moralità» di un simile film: la sua attendibilità sociologica è pari a quella di un reality-show, e non ha nulla a che vedere con quella di Un gioco da ragazze, il film di Matteo Rovere al quale è stato accostato. Albakiara è solo un gioco volgare, ma la volgarità non sta nei dialoghi o nelle immagini, bensì - più in profondità - nella fattura. È fintamente perverso, fintamente moderno, sinceramente modaiolo. I fans di Vasco Rossi apprezzeranno le canzoni, ma non troveranno altro.