Nicoletta Castagni per l\'ANSA
Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
Inventore dell\'iconografia luterana, ispiratore di una nuova sensualita\', protagonista dell\'arte tedesca del \'500, Lucas Cranach e\' al centro di una bellissima mostra, che lo mette per la prima volta a confronto con la Rinascenza italiana. Alla Galleria Borghese, 45 capolavori provenienti dalle maggiori collezioni internazionali ne illustrano la grandezza stilistica e il dialogo con Tiziano, Lotto, Raffaello, Correggio, Pinturicchio che sottende l\'intera sua opera.
STEFANO PULSONI E FRIEND\'Un\'immagine speculare del Rinascimento italiano\', ha detto lo storico dell\'arte Bernard Aikema, curatore della rassegna con la direttrice del museo romano Anna Coliva, sottolineando che una monografia di queste proporzioni e qualita\' non era mai stata realizzata a Sud delle Alpi. Del resto, la Borghese custodisce opere capitali dell\'artista tedesco, come la meravigliosa Venere e Amore che reca il favo di miele, tra i capolavori della pittura cinquecentesca. \'Questo ciclo di mostre, iniziato nel 2006, ha la prerogativa di poter essere allestito solo qui, alla Borghese\', ha spiegato la Coliva, dove ci sono opere inamovibili che grazie alle rassegne possono essere indagate in modo ancora piu\' approfondito.
STEFANIE GERDTSE il \'raffronto parlante tutto interno alla storia dell\'arte\' tra Cranach e i maestri coevi italiani condotto a questi livelli, ha proseguito la direttrice della Borghese, e\' un\'ulteriore scoperta. \'Noi abbiamo negli occhi la naturalezza, la verosimiglianza, l\'ariosita\' del Rinascimento, mentre l\'opera di Cranach ci appare algida e di estremo nitore\', eppure vi risuonano l\'iconografia, i temi, la rivoluzione stilistica delle corti europee dell\'epoca. Cranach per 50 anni e\' stato al servizio dei duchi di Sassonia, senza mai visitare l\'Italia, ha detto Aikema, tanto da farlo passare per un pittore di nicchia.
SONIA RAULE A MARIA SILVIA FARCIInvece ha sempre guardato con attenzione a quanto avveniva nel Bel paese e nel mondo fiammingo e l\'allestimento, sviluppato per nuclei tematici, lo testimonia in confronti emozionanti.
Ecco le donne eroiche, come Lucrezia, qua in tre versioni di Cranach affiancate a quelle di Palma il Vecchio e Del Conte, le eroine bibliche come Salome\', Giuditta (fianco a fianco con Lorenzo Lotto), le immagini mitologiche, con Venere che la fa da padrona, allestite nella sala del museo dedicata a Correggio e Parmigianino.
SILVIA RONCHEYCi sono i ritratti, la contrapposizione palpabile tra il capolavoro in cui Tiziano raffigura Giovanni Federico di Sassonia e il Carlo V di Cranach e la tavola di Raffaello (Ritratto di uomo). Per non parlare delle raffigurazioni femminili, dove il Ritratto di Dama con unicorno e Ritratto di giovane Dama del pittore tedesco hanno lo stesso gioco di mani.
SANDRO BONDI E MANUELA REPETTIE di grandissimo interesse e\' la sezione dedicata all\'iconografia religiosa, con il San Girolamo nel deserto di Cranach vicino al San Girolamo in meditazione di Lotto. Ma soprattutto la Crocifissione di Pinturicchio, fulgido esempio del formalismo rinascimentale che affianca la strepitosa Crocifissione con Centurione, dove il pittore, che fu persino testimone di nozze di Lutero, trasforma in capolavoro i dettami della Riforma: da una parte il paesaggio, il colore, il disegno dell\'artista umbro, dall\'arte l\'essenzialita\' assoluta del tedesco che si arricchisce della parola scritta.