Da "Il Tempo"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Elegante, generosa nel sorridere a chi la incontra, ma anche decisa a portare avanti le sue idee e le sue battaglie. Rania di Giordania, la regina che più di ogni altra incarna tradizione e modernità, ha lanciato ieri da Roma il suo appello in favore dell'istruzione, in particolare delle bambine, perchè è «l'educazione a fare la differenza tra la ripresa economica e la povertà, tra la vita e la morte».
SHOOPING DA BELSTAF REALI DI GIORDANIAE lo ha fatto in due diverse occasioni. La prima a Montecitorio dove ricevuto dalle mani del presidente della Camera, Gianfranco Fini, il premio Marisa Bellisario «per il suo costante impegno per la tutela dell'infanzia e delle donne» e per essere «ambasciatrice indiscussa dei valori della solidarietà e della pace nel mondo».
RANIA DI GIORDANIALa regina ha detto: «Saranno le donne a salvare il mondo dalla crisi economica mondiale» calorosamente applaudita nella sala della Lupa gremita. Per questo bisogna puntare sempre più sull'istruzione delle bimbe, perchè una bambina istruita «diventa una donna capace di risollevare se stessa e la propria famiglia dalla povertà, ha molte più probabilità di sopravvivere a un parto e di evitare malattie mortali come l'Aids».
RANIA DI GIORDANIASubito dopo ha rilanciato il suo messaggio in Campidoglio: «È giunto il momento di dare il fischio di avvio alle promesse» ha dichiarato la regina dando il via alla campagna «1Goal». L'iniziativa punta a raccogliere 30 milioni di firme, entro i Mondiali del Sudafrica del 2010, per chiedere ai Paesi donatori a destinare i fondi necessari a garantire l'accesso all'istruzione primaria per tutti entro il 2015.
Radiosa, Rania é stata accolta ovunque con entusiasmo e calore: il suo sorriso solare e il suo sguardo magnetico ha incantato i romani che hanno avuto la fortuna di incontrare nelle vie del centro il corteo di macchine con la famiglia reale.
I numerosi impegni non hanno impedito alla regina di recarsi anche al negozio Belstaff in via del Babuino e concedersi una pausa pranzo con il marito Abdullah e la figlioletta Iman al ristorante «Nino». «È un punto di riferimento per tutto il mondo, che smentisce lo stereotipo di un Islam oscurantista», ha sottolineato Fini, mentre Isabella Rauti, moglie del sindaco Gianni Alemanno, l'ha definita una «first lady moderna, concreta e impegnata». E a lei non è sfuggito «il calore degli italiani, pari solo alla bellezza del paesaggio».