Paola Pisa per "Il Messaggero"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
In un parco di ventisette ettari, immenso giardino e perfino un po' foresta, dove scorrazzano volpi e altri animali selvatici, sorge la fascinosa Villa Abamelek, e qui l'ambasciatore Alexey Meshkov ha ricevuto i suoi più di cinquecento ospiti per la Festa nazionale della Federazione Russa. Vicino a Porta Cavalleggeri e al Vaticano, la villa fu iniziata a costruire intorno al '600. Dipinti pregiati, mobili d'arte, in giardino perfino resti romani.
E come non applaudire il Gruppo di danza folkloristica Kabluciok che si è esibito in deliziosi balli tradizionali in costumi russi.
A salutare l'ambasciatore, che ha ringraziato al microfono gli intervenuti e ha offerto una onorificenza all'ambasciatore francese presso la Santa Sede, c'erano: l'ex ministro Antonio Marzano, gli ambasciatori di Israele Gideon Meir, di Egitto Haimy Abd el Hameed, d'Italia presso la Santa Sede Giuseppe Balboni Acqua e di molti altri Paesi, Lamberto Dini e consorte, Antonio Caprarica, Marta Marzotto, i principi Sforza e Pia Ruspoli, la contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, il cardinale Farina, Guglielmo Giovanelli Marconi, la pittrice di papi e aristocraia Natalia Tsarkova.
Molte divise, infinita ammirazione per il tramonto su Roma, apprezzamenti per insalata russa, salmone e vodka.