1. MENTRE I CRISTIANI SI RINCOGLIONISCONO CON CIBO E PARENTI, C’È CHI PASSA LA NOTTE DI NATALE A BALLARE, RIMORCHIARE, E SCOPARE CON SCONOSCIUTI: I SINGLE EBREI DI NEW YORK! 2. ECCO IL “THE BALL”, “MERCATO DELLA CARNE EBRAICA” IN CUI MIGLIAIA DI PERSONE TRA I 21 E I 45 ANNI SI RIUNISCONO PER INCONTRARE L’ANIMA GEMELLA O ALMENO UNA BOTTA E VIA 3. “L’ARRAPAMENTO VIAGGIA A BRACCETTO CON UNA CERTA SOLITUDINE: MOLTI SI SENTONO OBBLIGATI A TROVARE UN MARITO O UNA MOGLIE CHE SIA DELLA STESSA RELIGIONE” 4. “GLI EBREI A NEW YORK SONO 1,1 MILIONI, EPPURE LA CITTÀ SI SPEGNE A NATALE. SEMPRE MEGLIO STARE QUI CHE PASSARE LA SERA DAVANTI A NETFLIX O A MASTURBARMI” 5. SI INCONTRANO TRUCIDONE DEL NEW JERSEY CON STELLE DI DAVID IN PAILETTES, E RAGAZZI DI LONG ISLAND CHE TI CONFIDANO DI ESSERE LÌ SOLO PERCHÉ LA MADRE LI HA COSTRETTI

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VIDEO - “THE BALL” 2010, 4MILA EBREI SINGLE A NEW YORK PER LA NOTTE DI NATALE

 

 

Emily Shire per www.thedailybeast.com

 

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"Se sei ebreo e sei fiero di esserlo, fai casino in questa cazzo di pista” ruggì il DJ al Tao Downtown intorno all’1:30 della notte di Natale.

 

Il nightclub di New York frequentato da Leonard DiCaprio e Derek Jeter era pieno di ebrei che si strusciavano al ritmo di “Problem” di Ariana Grande, pomiciavano sulle poltrone di pelle nera lungo le pareti, e nervosamente analizzavano la sala per trovare prede.

 

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Mentre DiCaprio, Jeter, e praticamente ogni altro cristiano in America si riuniva con la famiglia e gli amici per la vigilia di Natale, i membri della comunità ebraica mollavano i tradizionali piatti di carne con broccoli per il mercato della carne che è “The Ball”.

 

Proprio come decorare l'albero, bere zabaione, e ornare il prato con le renne al neon sono ormai consuetudini festive, The Ball è diventato un moderno rito di Natale per ebrei giovani e meno giovani.

 

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The Ball viene spesso confuso con la serata più famosa, la Matzo Ball, un altro classico appuntamento per single ebrei alla vigilia di Natale che va avanti dal 1987.

 

Entrambi i party si svolgono nelle città di tutto il paese. Il 2014 ha segnato il 19 ° anno di The Ball, che quindi non si può definire un evento “nuovo”. Non sono mai stata al Matzo Ball, ma mi hanno detto che lo spirito è diverso. Se al Matzo Ball puoi trovare tuo cugino appena ammesso alla specializzazione della Columbia University, al The Ball incontri suo fratello minore, appena entrato alla fraternity del college: più festaiolo, un po' meno maturo, e molto più sfatto.

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Una notte alla festa vuol dire sentire un ragazzo che non hai mai visto prima vantarsi di aver limonato con una tipa che assomiglia a sua sorella e con cui “si è comportato come uno stronzo su Tinder”, prima di farti notare che "hai dell'inchiostro sulla tetta" (avevo una penna rotta in tasca, in effetti).

 

Ho fatto l'errore di promettere a un gruppo di ragazzi che mi avrebbero potuto chiedere qualunque cosa se avessero risposto alle mie domande. Senza perdere un minuto, uno di loro mi chiede "Quanto spesso ti masturbi?". E non era la peggiore frase da rimorchio che ho sentito quella sera.

 

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Più che grosse dosi di lascivia, però, The Ball aggiunge un che di familiare a locali molto alla moda come il Tao, Lavo, The Park, e il Dream Hotel. E' quello che (a volte) trovo accattivante di tutta la vicenda. Potreste incontrare una trucidona che indossa una stella di David fatta di pailettes con un pesante accento del New Jersey, o un ragazzo di Long Island che ti confida ridendo di essere lì solo perché sua madre l’ha costretto.

 

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In mezzo all’atmosfera da night club, c'è un che di “heimishe” (che in Yiddish vuol dire familiare, old school). E quella familiarità ti serve per bilanciare i momenti in cui un avanzo di “Jersey Shore” completamente ubriaco ti prende a manate il culo, e quelli in cui ti viene una crisi esistenziale pensando a come morirai da ebrea zitella e sola.

 

Quest'ultima paura ha attraversato la mia mente più volte nel corso della serata. E 'stata la mia terza volta a The Ball. La prima fu nel 2010, quando ero ancora all’ultimo anno del college e il mio obiettivo principale era mettere a frutto la mia carta d’identità nuova di zecca e limonare con gli sconosciuti (obiettivi raggiunti).

 

Avevo giurato pubblicamente di astenermi dal The Ball nel 2012, ma le responsabilità professionali e la curiosità ebbero la meglio su di me.

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Quest'anno, con un po’ più di spirito cosmopolita e con meno alcol in corpo, ho potuto apprezzare meglio il ventre emotivo della festa. L’arrapamento viaggia a braccetto con una solitudine profonda lungo le pareti del “The Park”. Per ogni coppia che si succhia a vicenda le ultime gocce di Budweiser dalle labbra, c'è una ragazza che nervosamente controlla il suo cellulare o un tipo che osserva e scansiona ossessivamente la folla. In entrambi i casi, i loro occhi lasciano trasparire più attenzione che divertimento, come a voler dire: stasera è un lavoro, non uno svago.

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La gente viene al ballo con obiettivi diversi, a seconda di ciò che stanno cercando per quella sera. Vuoi un coniuge? Vuoi scopare? Oppure, vuoi semplicemente fare qualcosa di diverso che guardare Netflix mentre la maggior parte di New York City è spenta, nonostante vi abitino circa 1,1 milioni di ebrei, il 13% di tutti i membri della comunità degli Stati Uniti.

 

Ho una serie di risposte a queste domande. "Non avevo niente altro da fare" è stata quella più comune, ma suonava un po' falsa. Pochissimi erano disposti ad ammettere di essere lì con obiettivi sessuali, se non romantici.

 

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"O questo o stare a casa a masturbarsi", ha detto un ragazzo, quando gli ho chiesto perché fosse venuto stasera. "Starei probabilmente a stare a casa e guardare la TV, dove le probabilità di avere rapporti sessuali sono pari a zero. Se vengo qui, ho un 10 per cento di probabilità", ha detto un altro.

 

A volte, avevano anche un piano B, in caso il loro obiettivo principale fosse saltato. Quando ho chiesto a Rachel, 26 anni, intorno all’1:45 perché fosse alla festa, mi ha risposto: "Nella speranza di trovare un marito ... E se no, qualcuno con cui fare sesso."

 

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Di tanto in tanto, ragazzi e ragazze hanno ammesso di essere lì per trovare un partner. Non sarebbe la prima volta. Quest’estate sono stata una damigella d'onore per una coppia che si è formata al The Ball nel 2011. Che sia dichiarato o no, penso che tutti si chiedano se questa sia la sera giusta per trovare “quello giusto”.

 

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Sappiamo tutti che l'evento è un po’ ridicolo. Diamine, quando entri alla festa ti danno un pass "Jewniversal" con scritto sopra "VIP". Ma visto che siamo un gruppo di ebrei che provengono da ambienti simili (la maggior parte sono laureati e provengono da Long Island, Westchester, o New Jersey) e tutti abbiamo scelto di trascorrere questo Natale insieme uniti dalla “solidarietà degli estranei”, forse c'è un significato?

 

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Naturalmente, l’idea di trovare un compagno è ciò che rende The Ball molto più simile a un mercato della carne che a un'orgia, e questo aggiunge ancora più pressione al tutto.

 

Una simpatica ventenne di Toronto lo ha spiegato bene. "E 'una bella sensazione di essere in una stanza piena di ebrei perché è più facile incontrare persone della stessa fede", ma ha anche aggiunto, "Ti mette in una situazione di disagio. Sei più vulnerabile che in un bar qualsiasi. Tutti qui vogliono trovare qualcuno. Sai che ti stanno guardando. Ti studiano dall’alto verso il basso".

 

Ero più che felice di fare tappezzeria quest'anno perché la sensazione di una forte competizione, e di sentirsi osservati, è palpabile. Anche se questa è una caratteristica comune a tutte le serate per single ebrei.

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Andare a The Ball, iscriversi a JDate (il sito per incontri tra ebrei), il download di JSwipe (un Tinder per il popolo eletto) sono diventati moderni riti di passaggio. L’ebraismo ti riconosce come un adulto durante il bar o bat mitzvah, ma non credo che si possa capire cosa vuol dire essere un ebreo americano moderno finché non si è fianco a fianco con i membri della comunità e ci si rende conto che bisogna sposarsi e accoppiarsi con qualcuno in questa stanza.

 

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La maggior parte delle persone a cui ho chiesto, mi ha detto che “No, non è che devo per forza sposare un ebreo”. Ma poi se gli chiedevo cosa avrebbero preferito, mi hanno detto “Certo che preferirei sposare un ebreo”.

 

Il matrimonio, o meglio i matrimoni misti, è una delle questioni più spinose nella comunità americana. Secondo il Pew Research Center, sei su dieci ebrei che si sono sposati dopo il 2000 hanno un coniuge non ebreo. Erano due su dieci prima del 1970.

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Inoltre, il 96 per cento delle coppie di ebrei americani crescono i loro figli secondo la religione di David, mentre il dato scende al 20% nelle coppie miste. I numeri dicono che se si vuole mantenere una comunità ebraica in America, bisogna che si sposino e si riproducano tra di loro.

 

Per questo i campi estivi, le gite in Israele, ed eventi come The Ball svolgono la loro funzione religiosamente discutibile ma efficace nel rafforzare l'identità ebraica.

 

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Non ci sono statistiche sul “The Ball”. Tuttavia, le persone che frequentano i campi Sleepaway (che hanno una reputazione alquanto debosciata) e i viaggi organizzati in Israele hanno molte più probabilità di sposarsi all’interno della comunità. Festeggiare e rimorchiare può essere la migliore speranza per il popolo eletto.

 

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Ma questo approccio può essere problematico per una serie di motivi. Non credo che sia realistico aspettarsi che gli ebrei rimangano connessi alla fede attraverso lo studio della Torah e degli antichi rituali, ma sono anche sicura che non sia un grande risultato che i Millennial ebrei associno la loro fede con una caccia-al-partner fatta di alcol e sesso promiscuo.

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Ironia della sorte, i membri più osservanti della comunità concordano con questo ragionamento. Una delle ultime persone con cui ho parlato alla festa era un uomo dai capelli grigi con una kippah, che stava in piedi ai lati della pista da ballo, senza mai buttarsi nelle danze. Su migliaia di uomini ebrei, ho contato solo cinque che indossavano la kippah, un segno di stretta osservanza religiosa.

 

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Gli ho chiesto perché fosse venuto. "Speravo di ascoltare buona musica, ballare - e magari rimorchiare," ha detto. Gli ho chiesto che tipo di ragazza stesse cercando. “Una ragazza che rispetta le regole kosher e che onori rigorosamente il sabato ebraico”.

 

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A tre metri da noi, una ragazza in un abito corto nero stava succhiando la faccia a un tizio stravaccato su una poltrona di pelle nera, mentre la mano di lui saliva verso il sedere... "Pensi di poterla trovar qui?", ho chiesto all'uomo dai capelli grigi. Lui solleva le spalle. “Almeno c’è della bella musica”.

 

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