Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
1 – L' ESTATE DI CAMILLERI NELLA NOTTE DEI RICORDI
Valentina Venturi per “il Messaggero – Cronaca di Roma”
Storia e letteratura si sono poeticamente intersecate ieri pomeriggio al Tempio di Adriano, dove Andrea Camilleri ha presentato il suo nuovo libro La casina di campagna. Tre memorie e un racconto, (Edizioni Henry Beyle). L' emozionante presenza dello scrittore è anche la rara occasione per inaugurare l' antico ingresso del Tempio di Adriano, recuperato dopo un intervento di restauro durato sei mesi e dove è stata allestita la mostra di diciassette quadri di pittori della Scuola romana, di proprietà della Camera.
andrea camilleri giuseppe marci (1)
A fare gli onori di casa Lorenzo Tagliavanti, presidente Camera di Commercio di Roma, che ha voluto ringraziare lo scrittore siciliano. In prima fila anche Domenico De Masi.
Nel Tempio, eretto per volontà di Antonio Pio nel 145 d.C. in onore del padre adottivo Adriano, è stato presentato il volume dello scrittore, che raccoglie tre testi autobiografici e una prosa d' invenzione. «Non sono riuscito a vedere il libro - commenta un divertito Camilleri davanti a una sala gremita, concentrata, entusiasta - ma l' ho allisciato pelo contro pelo e l' ho odorato: ho cercato di possederlo. E mi è sorto un dubbio: di fronte a tanta bellezza, il contenuto sarà alla sua altezza?!» Lo scrittore ricostruisce i ricordi d' infanzia nelle estati trascorse nella casa di campagna dei nonni a Porto Empedocle.
2. CAMILLERI: "LA MIA VITA (NELLA CASINA DI CAMPAGNA) COME IN UN ROMANZO RUSSO"
Francesco Persili per Dagospia
lorenzo tagliavanti andrea camilleri
«Quella casina l’ho sentita come se fosse stata mia anche se mia non lo è mai stata. Ciò che non possediamo è sempre quello che ricordiamo con maggiore forza». Al Tempio di Adriano c’è “un uomo di terra e di mare”, Andrea Camilleri, che naviga tra memorie e racconti legati a quelle estati lì, nella casa di campagna dei nonni a Porto Empedocle. “Sembrava di vivere in un romanzo russo”. I contadini che si sposavano nella cappella privata dove l’autore più letto d’Italia, di nascosto, indossava i paramenti sacri e sognava di essere Papa, la nonna “che parlava in turcomanno”, un linguaggio inventato da lei, e per dire vado ad accendere il forno usava l’espressione “vado a fornicare” e il mare “visto col binocolo” dietro la distesa di olivi saraceni.
Camilleri rievoca odori d’infanzia e poesia di quella “villa” nel libro “La casina di campagna. Tre memorie e un racconto” (Edizioni Henry Beyle) con una certezza: “Raccontare la vita di campagna è indicibile”. Lo scrittore prende gusto a raccontare di quella vita nei campi tra limoni e "dolori di panza improvvisi" e si definisce un ‘contastorie’, altro che storyteller. Uno di quelli che davanti ai contadini riuniti nelle aie durante le sere d’estate è in grado di tenere il racconto. “Fosse per me, poi, passerei con la coppola tra il pubblico a prendere offerte”. “Una pagina capisco se funziona solo quando la leggo a voce alta”, scandisce l’Omero di Sicilia. “Scrivere è per me sentirmi risuonare le parole dentro, come una musica…”
3 – INAUGURATO L'ANTICO INGRESSO DEL TEMPIO DI ADRIANO ALLA PRESENZA DI ANDREA CAMILLERI
Comunicato Stampa
Un pomeriggio da ricordare in Camera di Commercio. Davanti a un folto pubblico, Andrea Camilleri ha presenziato alla cerimonia di inaugurazione dell’antico ingresso del Tempio di Adriano tornato al suo antico splendore dopo un delicato intervento di restauro.
Camilleri ha poi presentato il suo libro “La casina di campagna. Tre memorie e un racconto”, edito dalle Edizioni Henry Beyle, conversando con il professore Giuseppe Marci. Il volume, in uscita in questi giorni, raccoglie tre testi autobiografici e una prosa d’invenzione, dove il grande scrittore ricostruisce i ricordi d’infanzia legati alle lunghe estati trascorse nella casa di campagna dei nonni a Porto Empedocle.
“Sono davvero onorato - spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma - che uno dei più grandi scrittori italiani abbia voluto partecipare a un evento che per noi riveste una forte valenza. Con la riapertura dell’antico ingresso del Tempio di Adriano aggiungiamo, infatti, un ulteriore tassello all’opera di valorizzazione portata avanti dall’Istituzione camerale nei confronti di quello che costituisce uno dei monumenti-simbolo della Capitale.
andrea camilleri giuseppe marci
Un impegno che la CCIAA di Roma porta avanti con decisione, nella consapevolezza dello stretto legame esistente tra arte, cultura ed economia. La cultura – conclude Tagliavanti - è un elemento vitale per il benessere degli individui e della comunità sociale ed economica nel suo insieme, anche e soprattutto in una fase di difficoltà economica come quella attuale”.
Per l’occasione lo spazio ospiterà una mostra, a ingresso libero, di 17 dipinti di alcuni dei più importanti esponenti della Scuola romana (tra cui Mario Mafai, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Alberto Ziveri).
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