1 - PUBBLICITÀ - VISIBILIA SPEGNE DUE CANDELINE E CRESCE DEL 30%...
Da "Libero"
Visibilia spegne la candelina del secondo compleanno con una grande festa cui hanno partecipato quattrocento amici. All'evento erano presenti i direttori delle principali testate con cui opera la concessionaria: Maurizio Belpietro (Libero), Vittorio Feltri (Il Giornale) e Giampaolo Roidi (Metro).
Assente giustificato Antonio Polito (Il Riformista). Protagonista della serata l'amministrato - re delegato di Visibilia, Daniela Santanchè. A buona ragione soddisfatta e sorridente. La società, che ha contribuito a fondare due anni fa, ha chiuso il 2009 con una crescita del fatturato del 30%.
VISIBILITY SHOWUn risultato assolutamente straordinario. A renderlo ancora più significativo il fatto che il boom si è verificato mentre il resto del mercato cadeva del 22%. «Per noi invece- ha spiegato la Santanchè- le difficoltà si sono trasformate in una opportunità». Le previsioni per il 2010 parlano di un fatturato che, secondo ogni previsione passerà da 20 a 70-80 milioni.
THE VISIBILITY SHOWI dipendente («Mentre tutti gli altri licenziano ») saliranno da 35 a 90. «La carta stampata - ha insisitito l'amministratore delegato di Visibilia- non morirà mai perchè è il solo mezzo su cui circolano le idee». E sulla carta anche la pubblicità diventa informazione «mentre in tv è solo l'occasione per cambiare canale» e in radio «non riesce a catturare l'attenzione di ascoltatori distratti».
2 - LA SANTADECHÉ VA IN VISIBILIA - SCOMMETTE SUL FATTORE LE STRATEGIE DELLA CONCESSIONARIA PUBBLICITARIA. LUCA MORPURGO APPRODA IN ARCUS COME A.D. - STIME DI RACCOLTA 2010 A 65 MLN. LA SANTANCHÈ NE ANNUNCIA 75
Claudio Plazzotta per "Italia Oggi"
Diciamo che si sta creando un mischione intrecciato da cui si fa fatica a districarsi. Fattore comune è la Visibilia di Daniela Santanchè. Concessionaria che cura la raccolta pubblicitaria de Il Giornale, di Libero, de Il Riformista, dell'Ordine di Como e dei due quotidiani gratuiti Metro e Dnews. Queste due testate, peraltro, nate in competizione tra loro, da qualche mese fanno riferimento a un unico editore, il gruppo dello stampatore Vittorio Farina.
OspitiL'insieme delle relazioni sta portando a scambi di poltrone, a giri di valzer da perderci la testa. Era già successo tra Libero e Il Giornale lo scorso agosto (manager e giornalisti), ora l'ultimo in ordine di tempo è Luca Morpurgo, che lascia il posto di country manager e direttore generale di Edizioni Metro e della concessionaria Metro pubblicità, per accomodarsi in Arcus Pubblicità (la concessionaria di pubblicità locale del Giornale) come nuovo amministratore delegato.
PAOLO BERLUSCONI E DANIELA SANTANCHESostituisce Andrea Favari, che rimane come vice presidente operativo di Arcus, e che resta sempre amministratore delegato della See, casa editrice del Giornale controllata da Paolo Berlusconi. Era già chiaro che la seggiola di Morpurgo fosse a rischio da quando Farina, la scorsa estate, era diventato azionista di Metro in Italia. Il manager ha gestito i mesi di crisi, la nascita di un polo dei quotidiani gratuiti, e ora passa in Arcus, concessionaria in cui dovrà seguire l'ultima fase del processo di riorganizzazione che porterà, dal prossimo febbraio, al cambio di nome in Arcus Multimedia, a evidenziare il nuovo posizionamento.
MOGOL E DANIELA SANTANCHEArcus, infatti, oltre a Il Giornale e Il Corriere di Como, ha in portafoglio la raccolta di periodici come Espansione, Pc Professionale, AutoOggi, Rakam, Stop, Telebolero, di radio come 105 Classics, Lattemiele Milano e Torino, di tv come Primo canale, e di siti web come quello del Giornale, e poi affaritaliani, ilfoglio, Radioitalia, Playboy.
La Visibilia della Santanchè, intanto, si è posta obiettivi piuttosto ambizioni per il 2010: nella convention di martedì sera, a Milano, ha promesso un fatturato a quota 75 milioni di euro, dopo i 20 mln del 2009 (+30% sul 2008).
Le previsioni per Metro e Dnews parlano di 18,4 milioni di raccolta nazionale, e di 13,2 mln per la locale. Un totale vicino ai 32 milioni di euro che non sarà semplice da raggiungere. Sia Metro sia Dnews, infatti, da qualche mese vengono distribuiti meno capillarmente, la foliazione è molto diminuita (Dnews era nato a 48 pagine, ora è a quota 32 e in alcune edizioni scende a 24 pagine), ci sono gli stati di crisi nelle redazioni (quella di Dnews, di 25 redattori, ha per esempio sottoscritto un patto di solidarietà con un taglio stipendio del 33%), Metro non c'è più a Bologna e Firenze, e Claudio Noziglia, presidente di Mag editoriale (casa editrice di Dnews e che partecipa, tramite Litusud, al capitale di Metro), dovrà trovare una soluzione brillante per centrare il budget. Confermato, tuttavia, che i due quotidiani resteranno entrambi in vita.
MARCO DE BENEDETTI E PAOLA FERRARIInsomma, tornando alle stime di Visibilia, il mercato prevede che una cifra attorno ai 30 milioni di euro, tutto compreso, per i due free press sia l'obiettivo giusto. Quanto agli altri mezzi, Libero dovrebbe valere nel 2010 attorno ai 13 milioni di euro, Il Giornale (per la sola nazionale) attorno ai 17 milioni, più un paio di milioni per Riformista e Ordine di Como, per un totale, nella più ottimistica delle previsioni, vicino ai 65 milioni. Ci sono dieci milioni di differenza rispetto alle dichiarazioni della Santanchè. Ma quello potrebbe essere proprio il valore aggiunto della pasionaria Daniela.
LO SPETTACOLO DI VISIBILIA