Nessuno presta troppa attenzione agli attori porno. Ci sono eccezioni: il settore “gay-porn” ha prodotto tante star negli anni, da Ron Jeremy a James Deen, da Tommy Pistol e Xander Corvus a Johnny Castle. Ce ne sono tanti che non fanno rumore, sopratutto quelli che partecipano alle gangbang, dei quali si vedono i peni ma non i volti. Per le donne è tutt’altra storia e i rispettivi guadagni lo dimostrano: le attrici porno arrivano a guadagnare 1.000 dollari per una scena etero, gli attori porno molto meno.
Ad esempio, visitando un set porno nel regno di San Fernando Valley, si può assistere a un paio di scene girate per un mini-film di trenta minuti, nuovo format per creare narrativa senza allungarsi troppo. La convocazione per i performers è alle 8 di mattina, ma Ginger, la protagonista ventenne, arriva con molte ore di ritardo, non le piace il trucco e si lamenta. Non è nota nell’ambiente, mentre il suo partner Tyler, un fusto alto e bello, è molto rispettato. Ha dieci anni di esperienza e ha girato oltre 500 scene, dal softcore all’hardcore.
Eppure, lui, viene pagato centinaia di dollari in meno di lei. Tra l’altro, dovendo tenere l’erezione per tutte quelle ore. Ginger e Tyler fanno il loro dovere, una sequenza di normale penetrazione, dove purtroppo Tyler buca il gran finale. Il condizionatore è stato spento per non registrare il rumore del motore e il caldo è insopportabile.
Tyler va in un’altra stanza per riprendersi, poi torna: «Sono pronto». Gli operatori vanno in postazione. Ma niente. Tyler non ce la fa per la seconda volta. Il regista si innervosisce e gli grida: «Puoi continuare a scopartela o puoi masturbarti. Non mi interessa, basta che vieni!».
Si fa una pausa. Si ricomincia. Tyler è molto più insicuro di prima. E’ ansioso, non riesce. Dopo avergli lanciato diversi insulti, il regista prende una birra fredda dal frigorifero e gli dice: «Ehi amico, scusa. Puoi avere una birra anche tu, ma solo se schizzi». La cosa si è ripetuta per otto volte, finché, alla fine, la troupe ha optato per la simulazione dell’eiaculazione.
Ci sono tre modi per fingerla: spruzzo di sapone sulla telecamera, inquadratura di finto spruzzo all’interno della vagina o finto schizzo da pompino (non con sapone ma con latte di cocco). In mezz’ora è tutto fatto. Ginger se ne è andata sotto la doccia sorridente, Tyler aveva la testa bassa. Era imbarazzato, umiliato.
La notizia della sua mancata performance farà presto il giro dell’ambiente. In questo campo vali solo se hai fatto bene l’ultima scena. Tyler, quel giorno, si è ridotto il compenso per non aver fatto bene il suo lavoro, ha guadagnato meno del meno. Nessuno presta troppa attenzione ai ragazzi nel porno.