NESSUNO È SENZA PECCATO! PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA VITA IL CARDINAL MARTINI HA ACCETTATO IL ’PREMIOLINO’, IL RICONOSCIMENTO GIORNALISTICO PIÙ ANTICO D’ITALIA - (DAL 2009 IL PROFETA DEL CATTO-SINISTRISMO CURA UNA RUBRICA SUL ’CORRIERE DELLA SERA’) - TRA GLI ALTRI PREMIATI, TRAVAGLIO, GEREVINI, LIRIO ABBATE E I TIPINI FINI DI FAREFUTURO

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  • Rita Querzé per il \"Corriere della Sera\"
    Foto di Franco Cavassi per Dagospia

    TUMIATITUMIATI E FIGLIA

    «Devo confessare che ho accettato questo premio con una certa soddisfazione perché da ragazzo volevo fare il giornalista, magari l\' inviato, pensando che ogni giorno avrei incontrato e vissuto qualcosa di nuovo». Carlo Maria Martini ha accolto così, ieri, il Premiolino - premio giornalistico più antico d\' Italia - per la sua rubrica sul Corriere. E così i ruoli si sono ribaltati.

    TRAVAGLIOTRAVAGLIO

    Con la sua «confessione» Martini ha di fatto premiato a sua volta una professione sempre più scomoda e discussa. Per la prima volta nella sua vita il cardinal Martini ha accettato un riconoscimento pubblico. L\' ex arcivescovo, per motivi di salute, non è potuto intervenire alla premiazione che si è tenuta ieri sera a palazzo Marino.

    E così la giuria ha deciso di fare un\' eccezione al regolamento: una delegazione, guidata dal direttore del Corriere, Ferruccio de Bortoli, ha bussato alla porta del cardinale per consegnare il premio direttamente nelle sue mani. Dopo una vita dedicata agli studi teologici e agli impegni pastorali, nel giugno del 2009 Martini ha ricevuto dal Corriere la proposta di una rubrica mensile. Proprio questi scritti gli sono valsi il Premiolino per la sezione quotidiani.

    TUMIATITUMIATI TRAVAGLIOTRAVAGLIO

    «Per l\' umiltà e la capacità di affrontare i grandi temi contemporanei e le problematiche universali - si legge nelle motivazioni -, coniugando semplicità di scrittura e profondità di analisi attraverso uno stile di comunicazione diretto, efficace, da vero giornalista». Il più antico premio giornalistico d\' Italia, nato nel \' 60 tra i tavoli del ristorante Bagutta, nella sezione carta stampata è andato anche al cronista economico del Corriere della Sera Mario Gerevini «scopritore di notizie, tendenze e anche molte magagne».

    Tra gli altri premiati, Marco Travaglio per il contributo alla nascita del Fatto Quotidiano, «che in breve tempo si è conquistato un ruolo significativo nella stampa italiana». E ancora: Lirio Abbate per le inchieste sulla mafie comparse sull\' Espresso; per il giornalismo televisivo Sigfrido Ranucci «che ha scoperto il tesoro artistico di Calisto Tanzi»; per la sezione new media, infine, sono stati premiati Angelo Venti, fondatore di Site.it e la redazione di Farefuturo, la fondazione politico culturale voluta da Gianfranco Fini.

    QUADRINOQUADRINO SCHIAVISCHIAVI MORANO

     

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