PIZZI VA A PITTI E VIENE TRAVOLTO DAL FASHIONISMO DEI PICCHIATELLI DELL’AGO E FILO - PER FORTUNA CHE C’è DE BORTOLI CHE MASCHILIZZA CON “IL“ LA GAYA AMMUCCHIATA - L’UOMO 2009? completo grigio due taglie sotto E PANTALONI sopra la caviglia

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  • Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    1 - IL ‘SOLE\' BY DE BORTOLI SI MASCHILIZZA CON \"IL\"
    C.Per. per \"Il Sole 24 Ore\"

    AdrianoAdriano Franchi e Maria Luisa - Copyright Pizzi

    Mai come quest\' anno Pitti Uomo ha operato un coinvolgimento di Firenze, uscendo dai confini della tradizionale Fortezza da Basso per proporre eventi e sfilate un po\' dappertutto: nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla Scuola di Guerra aerea delle Cascine, a Palazzo Strozzi, alla Stazione Leopolda, al teatro Goldoni, sfruttando quella varietà di ambienti (dall\'architettura rinascimentale al razionalismo fascista) che rappresenta una delle unicità di Firenze.

    I luoghi della città si sono aperti alla cultura contemporanea, che passa anche attraverso la moda e, in questo caso, l\'editoria. È in questo filone che il Sole 24 Ore ha scelto il palcoscenico di Pitti e del teatro Goldoni per festeggiare, ieri sera, il successo di IL, magazine maschile del gruppo, con un evento dal titolo «IL Party».

    A quattro mesi dal lancio, IL si è affermato nel panorama editoriale come un mensile di nuova concezione (per contenuti e grafica). Visione internazionale, approccio legato alla realtà, attenzione al cambiamento e all\'innovazione: questi gli ingredienti che fanno di IL un maschile che racconta, sotto i diversi punti di vista, il meglio degli stili di vita e delle tendenze a livello internazionale. Gli stessi ingredienti sono stati protagonisti a «IL Party», dove sono intervenuti il direttore del Sole 24 Ore Ferruccio de Bortoli e Walter Mariotti, responsabile di IL.

    2 - Camicia e golfino slim: è il maschio Browne
    Ilaria Ciuti per la Repubblica

    AlbertinaAlbertina Marzotto con Gaddo della Gherardesca - Copyright Pizzi

    Quaranta scrivanie, con vecchia Olivetti e appendino al fianco. Sull´appendino un ristretto golfino grigio a bande bianche sulla manica. Arrivano altrettanti impiegati in smilzo completo grigio tipo due taglie sotto, i pantaloni sopra la caviglia, la camicia bianca, la cravatta stretta e grigia, gli occhiali. Si tolgono trench e giacca, infilano il golfino, il capufficio ordina loro di sedersi, battono a macchina, consumano il lunch, ricominciano a lavorare, si rivestono e escono. «La divisa mi piace», dice il newyorkese Thom Browne, «lo zar» della moda maschile, come dicono gli americani, che ieri ha preferito uno show «cinematografico» alla «banale» sfilata per presentare la collezione al Pitti Uomo.

    All´Istituto di scienze militari aeronautiche, capolavoro di architettura fascista costruito da Fagnoni nel �38 e giudicato da Browne adatto al suo uomo «cool, sicuro e maschio». Convinto che si debba «riportare il gusto del sartoriale tra i giovani», che «se si propone qualcosa di giusto e nuovo le persone lo comprano» e desideroso di vestire Obama, «l´uomo di cui l´America, anzi il mondo, ha bisogno».

    AlbertoAlberto Moretti e Vanessa Zoppas - Copyright Pizzi

    Secchione ma ben tagliato, elegante ma ridotto al minimo, l´impiegato-Clark Kent di Browne è l´estrema declinazione di quello stile geek - elegante ma apparentemente fuori moda - che invece è l´ultimo grido dell´abbigliamento maschile nelle incertezze della crisi. Almeno secondo Pitti Uomo dove la citazione anni �50-´60 è d´obbligo tanto che Pal Zileri riscopre perfino il montgomery, come è di rigore il minore ingombro possibile (fantastici capotto e giacca da gentleman britannico del marchio DdM di Daniele di Montezemolo che in realtà sono di maglia e si arrotolano nello zaino).

    Dove chic vuol dire anche protezione di sé (Isaia fa il double di cachemire e seta ma idrorepellente, Peuterey i piumini caldissimi ma effetto seta, Corneliani aggiunge la tasca scaldamano alla sua aderentissima Identity Jacket principe di Galles in mille grigi). Il grigio impera ma i colori resistono: negli orologi di Timex, nella giacca \"Feel good\" di Paul & Shark che cambia colore per segnalare l´umore, nel piumino di nylon trasparente su piume colorate di Inghirami che, in sintonia con i tempi, abbassa il prezzo a 250 euro mentre Massimo Piombo presenta un elegantissimo loden di daino ma dice: «Spendere troppo ormai è volgare» e Via Corsi, il marchio del presidente dell´Empoli calcio, non rinuncia al lusso per uomini stile calciatore, bellocci e ricchissimi, ma dedica una linea più economica ai giovani.

    CappelliCappelli e Cappellacci - Copyright Pizzi

    Resiste anche il mondo dello sport, purché elegante (giacconi da marinaio super decorati da Marina Yachting, glamour da Formula Uno per la linea McLaren) e funzionale come il tallone-pneumatico delle scarpe PZero, o almeno da prateria, vedi Smith´s American.

     

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