QUEL RAMO DEL LAGO DI COMO PROFUMA DI SOCIALISTI: TREMONTI, SACCONI, BRUNETTA - A CERNOBBIO, GIULIETTO CARICA: "CHI PUNTA SULLO SFASCIO SBAGLIA, NOI ABBIAMO UNA QUANTITÀ DI FONDI PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI CHE NON POTETE IMMAGINARE" - E NON DIMENTICA DI LEGNARE PASSERA E PROFUMO: "QUANDO LE BANCHE DICONO CHE NON GLI SERVONO, CHE NON VANNO BENE, DICONO UNA COSA CONTRO L’INTERESSE DEL PAESE. È STRANO CHE UNO STRUMENTO CHIESTO DALLE BANCHE ORA NON PIACE ALLE STESSE BANCHE: NON FANNO UN FAVORE AL GOVERNO, MA UN MALEFICIO ALLE IMPRESE"

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  • Reportage di Franco Cavassi per Dagospia
    da stampa.it

    CASINICASINI

    «Chi punta sullo sfascio sbaglia, noi abbiamo una quantità di fondi per gli ammortizzatori sociali che non potete immaginare». Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nell'ultimo giorno del Workshop Ambrosetti, prima nel suo intervento a porte chiuse e poi in conferenza stampa, prova a spegnere l'allarme disoccupazione rilanciato alla vigilia anche dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

    E con lui sulla stessa linea si muovono il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia e, fra gli industriali presenti a Cernobbio, il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, mentre il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, si mostra scettico e afferma: «vediamo la finanziaria».

    BONANNIBONANNI

    Il messaggio del ministro è, comunque, chiaro: «La nostra formula è: non lasceremo indietro nessuno», dice, e poi sui mesi che verranno aggiunge: «Non c'è nessuna preoccupazione per il periodo che abbiamo davanti, se ci sarà bisogno di soldi ci sono oltre quello che potete pensare».

    Alle parole Tremonti fa quindi seguire una serie di cifre, perchè - dice - sul piatto per il Paese, per il 2009, «ci sono otto miliardi», con «l'assoluta convinzione - aggiunge - che ci siano le risorse sufficienti, quanto basta». Il ministro ricorda poi a quanto sono ammontati gli interventi in Europa per affrontare la crisi: «Noi ministri dell'Economia li abbiamo calcolati in 5 trilioni di euro, di cui un trilione e mezzo solo per le nazionalizzazioni, e cioè una cifra uguale a tutte le privatizzazioni del precedente decennio».

    BERSANIBERSANI BALDWINBALDWIN

    Quelli per gli ammortizzatori «sono soldi veri», sostiene il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, rilevando che «quanto è stato fatto sugli ammortizzatori sociali è positivo, l'abbiamo condiviso». Quindi la numero uno di Viale dell'Astronomia sottolinea: «chiaramente siamo un pò in terra dell'ignoto, come dice il ministro Tremonti, auspichiamo tutti che siano sufficienti. Se per qualche motivo non dovessero esserlo, credo che sia assolutamente importante che il Governo - afferma - sia disponibile eventualmente a stanziare ulteriori soldi».

    Il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera confida negli strumenti messi in campo dal Governo e da Confindustria per «attenuare l'impatto della disoccupazione». Attende, invece, di «vedere la finanziaria quello che sarà» il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che pensa ci sia «un problema che riguarda gli anziani e i pensionati, il sostegno agli investimenti e naturalmente anche gli ammortizzatori sociali, perchè se la crisi si allarga - sostiene - abbiamo bisogno di questi strumenti». Poi conclude: «Verificheremo che cosa intende fare il Governo». Intanto l'idea di creare fondi settoriali a favore delle imprese, lanciata oggi da Confindustria, piace al ministro Tremonti che dice: «mi sembra una buona idea».

    SAVONASAVONA TREMONTITREMONTI

    Infine, il ministro dell'Economia torna a parlare di banche. Rinunciando ai Tremonti Bond, le banche vanno «contro l'interesse del paese». E' questa l'opinione di Tremonti che ha ricordato di averli escogitati «nell'interesse del paese, delle imprese, delle famiglie e dei lavoratori, non delle banche».

    Quindi, «quando le banche dicono che non gli servono, che non gli vanno bene - ha proseguito il ministro - dicono una cosa che è contro l'interesse del paese». Quanto ai tassi delle obbligazioni governative, il meccanismo per calcolarli è stato «disegnato in Europa», ha osservato Tremonti contestando le critiche al tasso dell'8,5%. «È strano che uno strumento chiesto dalle banche ora non piace alle stesse banche: non fanno un favore al governo, ma un maleficio alle imprese».

    SANGALLI NELLA TONNARASANGALLI NELLA TONNARA

     

     

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