Reportage di Umberto Pizzi da Zagarolo
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RETROMANNO E CICCIODURO: C'ERAVAMO TANTO ODIATI...
I Cisnetto's colpiscono ancora e fanno scoppiare la pace tra Ciccioduro e Ale-danno. Sul palco di Cortina i due contendenti alla poltrona di sindaco della Capitale si ritrovano molto (troppo?) vicini su quasi tutto. "Sono contrario alla cittadinanza dopo 5 anni agli immigrati", dice Cicciobello, e a Lupomanno spuntano i lucciconi.
Altro che quel comunista di Fini... E poi, si prosegue con inatteso fair play. Caprarica, con l'immancabile completino tirolese, non crede alle sue orecchie: si era preparato l'elmetto e si ritrova a dover evitare che i due trascendano in plateali effusioni sul palco. Insieme a loro siede il padrone di casa, quell'Enrico Cisnetto che a sentire l'Anthony (è di nuovo londinese) con quella sua Società Aperta è ormai membro a tutti gli effetti della classe politica.
rutelli alemannoSe sia un bene o un male solo il tempo potrà dirlo. Nel frattempo in platea si rivedono alcuni dei nostri personaggi preferiti: la poliedrica Paola Balducci, l'inventore del 4-4-2 Arrigo Sacchi e l'anti-spioni per eccellenza Francesco Pizzetti. All'incontro avrebbe dovuto partecipare anche quel fascio-comunista (a seconda di come lo giri) di Zanonato, ma all'ultimo l'influenza lo ha costretto a letto. Il dibattito scorre così sul binario della galanteria reciproca, del volemose bbbbene che tanto siamo a Cortina e problemi non ce ne sono.
rutelli alemannoCerto, quali saranno le prossime mosse dei politici non si è tanto capito, ma forse non era così importante. Quando poi Cisnetto enuncia le quattro riforme che più gli stanno a cuore, Caprarica non si trattiene e lo definisce il De Gaulle de noantri. Ed ecco che parte la caciara: Cicciobello, pronto come non mai (che l'Alleanza per l'Italia gli stia facendo bene?), chiama i suoi interlocutori alla francese, Cisnettò e Alemannò. Dal pubblico ci si domanda che differenza ci sia tra destra e sinistra, specie dopo aver visto il platonico amore che cresce tra Alemanno (pardon, Alemannò) e Rutellì.
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LUPOMANNO IN "28 MINUTI" SMONTA E RIMONTA FINI...
"Il Fini giustifica i mezzi", avrà pensato Ale-danno quando si è seduto sul palco del PalaInfiniti (con il consueto ritardo, visto che il Sindaco de Roma viaggia perennemente come le Ferrovie) per partecipare alla trasmissione in trasferta della Palombelli. La Palomba lo incalza, ma lui non si fa spaventare e spara a zero sul suo ex sodale Gianfranco: "Abbiamo opinioni diverse sulla cittadinanza agli immigrati e sul fine vita. Certo, il Pdl è solido e queste sono questioni inerenti alla sfera personale che non toccano minimamente la robustezza della coalizione".
Ma sarà un caso che quando parla di Fini, Lupomanno tira fuori le zanne? Sul palco, insieme al sindaco e alla moglie di Cicciobello compare il sempreverde Matteo Marzotto, che a quarant'anni suonati viene trattato da mamma Marta come il pupo di casa. Che mammà abbia timore di venire scalzata dalla nuova (e notevolissima) fiamma del Matteone nazionale?
isabella rauti gianni alemannmoTema del giorno è il Gran Premio che dal 2012 concilierà il sonno degli abitanti dell'Eur: Matteo e Ale-danno concordano nel sostenere che "si tratta di una grande opportunità per la capitale, che porterà nelle casse della città un miliardo (addirittura!?!) di euro ogni anno". Sono stime niente male, ma certo attendiamo impazienti di conoscere quanto siano reali.