Pierre de Nolac per ITALIA OGGI
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Protagonista era il libro mondadoriano di Joaquin Navarro Valls, intitolato «A passo d'uomo», l'altro ieri sera nel tempio di Adriano della romana piazza di Pietra. Ma nell'aria si sentiva udire il nome di Bruno Vespa. Sì, perché il conduttore (e non solo) di «Porta a porta» aveva appena concordato gli appuntamenti per le presentazioni del suo volume «Donne di cuori»: si comincerà martedì prossimo 24 novembre, a palazzo Wedekind, sede del quotidiano a lui più caro, che lo ha visto nascere professionalmente, nelle pagine delle cronache abruzzesi, ovvero Il Tempo.
E l'incontro si preannuncia per il suo interesse politico, dato che per l'occasione i presentatori saranno Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli, definiti ormai come «i promessi sposi» centristi. Come da tradizione, una settimana dopo il secondo appuntamento verrà dedicato allo show di Silvio Berlusconi.
MAURIZIO COSTASALUTI E & BACIMa la serata doveva essere dedicata a Navarro Valls. Per lui era stato preparato un salottino, per omaggiare gli amici che avevano deciso di salutare l'autore arrivando in anticipo, sotto l'obiettivo indiscreto del fotografo Umberto Pizzi che per l'occasione sfoggiava un maglione color rosso-compagno (e con la suoneria del cellulare che intona l'Internazionale).
Come lo storico banchiere e professore universitario Pellegrino Capaldo. Anche Giorgio Assumma, riconfermato presidente della Siae, aveva scelto di arrivare prestissimo, per poi scegliere un angolo per parlare con Matilde Bernabei, figlia di Ettore e al vertice della Lux Film. Accolto con inchini Pippo Corigliano, portavoce dell'Opus Dei e grande amico di Navarro Valls. Non mancava Luciano Violante, passato vicino a Gaetano Rebecchini e Carlo Fuscagni.
Paola Saluzzi rimaneva in fondo alla sala: scelta strategica, visto che in questo modo si notava di più. Intanto l'evento iniziava. Francesco Cossiga è un ammiratore incondizionato di Navarro Valls, ponendosi al centro dei relatori, dove sedevano Ernesto Galli della Loggia e Giacomo Marramao, moderati da Barbara Palombelli. Ma la mente dell'ex capo dello Stato era tutta per Massimo D'Alema e il ruolo di «mister Pesc»: per fortuna Navarro Valls è spagnolo e non inglese.
MARILDE BERNABEI VALERIA LICASTROMARISA PINTO OLORI DEL POGGIO E SIGNORA SCAJOLAL'ex numero uno della sala stampa vaticana comunque ha voluto raccontare la sensibilità di Papa Giovanni Paolo II: «L'incontro con Gorbaciov fu uno di quelli che maggiormente soddisfò papa Wojtyla. Ci fu una grande condivisione di temi».
Ricordando la gestazione del libro, ha confessato di averlo scritto con una scimmietta al suo fianco, con cui interagiva di tanto in tanto. Ma, ha concluso scherzosamente Navarro, «condividere il proprio pensiero con altri esseri umani è tutt'altra cosa: come dicevano i classici, si può voler veramente bene solo ai propri simili». Senza dimenticare di dire una frase davvero singolare che molti, nella sala, hanno voluto trascrivere: «Un cristiano è prevedibilissimo nel suo modo di ragionare». E che però Cossiga sembrava non voler condividere, scuotendo la testa. Prima di andarsene con i fidati Enzo Mosino e Paolo Naccarato.
ALTRE MADONNE PER LA MADONNARA CHARLOTTA TAGLIARINIBARBARA PALOMBELLI JOACQUIN NAVARRO VALLSLA FIGLIA DEL PRESIDENTE COSSIGALUCIANO VIOLANTE ANNA COLIVA E VALERIA LICASTRO