1- SCALA: UN UOVO CONTRO MACCHINA SCORTA MONTI...
(ANSA) - Un uovo contro la macchina della scorta del Presidente del Consiglio Mario Monti e' stato lanciato davanti all'ingresso della Scala in occasione della 'Prima'. Monti era gia' sceso dalla sua auto e stava entrando in teatro.
L' uovo, a quanto si e' appreso, non sarebbe stato lanciato dai manifestanti che erano tenuti dietro le transenne in Piazza della Scala, ma da qualche curioso assiepato alla fine di via Manzoni. L'uovo ha colpito il fanalino dell'ultima delle auto di scorta del premier.
2- STRONCATURA DI "LE MONDE": "DON GIOVANNI PATETICO, DOLCINATO E SENZA EMOZIONE"...
Repubblica.it
Blitz degli studenti con palloncini e fuochi
Palloncini e piccoli fuochi d'artificio in piazza della Scala, dove i giovani dei collettivi studenteschi stanno dando vita a una manifestazione per il momento pacifica contro il governo Monti. Gli antagonisti si sono presentati con palloncini colorati ai quali sono state appese le fotografie di Mario Monti, Giulio Tremonti, Pierluigi Bersani, Mario Draghi e Silvio Berlusconi. In piazza anche il Partito Pirata e i precari del Comune, che chiedono lo "stop ai superstipendi ai dirigenti e alle assunzioni clientelari".
I primi arrivi a teatro
Primi arrivi al teatro. Una folla di curiosi si accalca contro le transenne. Tra gli altri è arrivato al Piermarini il presidente della Rai, Paolo Garimberti. Poi è stata la volta di Eugenio Scalfari, Giuseppe Biesuz (amministratore delegato di Trenord), l'avvocato Cesare Rimini e il presidente della Camera di commercio di Milano, Carlo Sangalli.
Le note di 'El pueblo unido'
I manifestanti hanno allestito un impianto stereo che intona le note de El pueblo unido. Nel mirino dei manifestanti - ai sindacati di base si sono uniti anche militanti dei centri sociali milanesi e dei collettivi studenteschi - ci sono le misure previste dalla manovra varata dal governo Monti.
Napolitano incontra i lavoratori
Manca poco all'inizio del Don Giovanni. Il presidente della Repubblica, durante l'intervallo, dovrebbe incontrare una delegazione dei lavoratori scaligeri oltre che portare, come di consueto, i suoi omaggi al maestro Daniel Barenboim, diventato da una settimana direttore musicale del teatro milanese, e agli artisti.
Napolitano è ormai un habitué della Scala, dove più volte ha potuto incontrare i lavoratori. L'anno scorso ha applaudito Barenboim, che poco prima di salire sul podio per inaugurare la stagione con la Walkiria ha fatto un appello contro i tagli alla cultura e ha letto l'articolo 9 della Costituzione. Anche nei giorni scorsi il sovrintendente del teatro Stephane Lissner ha lanciato un appello al governo sui fondi perché la Scala non può "più andare avanti così".
CONTESTAZIONE ALLA SCALAIl presidio contro la manovra
La piazza si sta riempiendo di manifestanti e curiosi assiepati a ridosso delle transenne per assistere all'entrata delle autorità. "Rivolta il debito" è uno degli striscioni esposti dai lavoratori della Cub, che come ormai da tradizione manifestano di fronte al teatro insieme a un gruppo di una cinquantina di studenti dei collettivi. I rappresentanti del sindacato chiedono più sicurezza per i lavoratori della Scala, in pericolo soprattutto per il problema dell'amianto. Un vigile del fuoco, hanno ricordato, è morto recentemente per questo motivo. I manifestanti protestano contro "una manovra che sfavorisce i giovani e i pensionati" e puntano a consegnare il proprio volantino al presidente Giorgio Napolitano e al premier Mario Monti. La situazione è al momento tranquilla.
Le Monde: "Don Giovanni patetico"
Un Don Giovanni "sdolcinato" e "senza emozione": è la critica del quotidiano francese Le Monde sullo spettacolo che aprirà questa sera la stagione lirica della Scala. Secondo il giornale, nonostante l'"impressionante" distribuzione, la "migliore del momento" con Daniel Barenboim alla direzione e Robert Carsen alla regia, "non c'è niente da fare: all'opera di Milano, Mozart è senza emozione". E titola: 'La Scala apre con un Don Giovanni sdolcinato'. Berenboim sfoggia "un classicismo sdolcinato" e Carsen, "arbitro di eleganza", fa del teatro scaligero l'unico decoro della sua scenografia. Mentre il Don Giovanni di Peter Mattei "è sempre magistrale" e la Donna Anna della Netrebko "è superlativa".
La piazza blindata
E' ormai tutto pronto per la prima al Teatro alla Scala di Milano a poche ore dall'arrivo delle autorità. La piazza è blindata fin dal mattino. Lunghe file di transenne sono state allestite tutto intorno alla statua di Leonardo da Vinci per tenere a distanza i preannunciati contestatori, mentre un imponente schieramento di forze dell'ordine controlla le vie d'accesso al teatro. Prima ad arrivare in piazza è stata la Cub, ma sono attesi a breve anche studenti e centri sociali.
Pellicce e gioielli, ma pochi eccessi
Pellicce e gioielli ma niente eccessi nella prima apertura di stagione della Scala dell'era Monti, al suo debutto al Piermarini nelle vesti di premier insieme con la moglie Elsa, in grigio perla Armani. Stessa scelta di sobrietà per un'altra debuttante, la moglie del sindaco Giuliano Pisapia, Cinzia Sasso, in completo nero sempre di Armani. Pizzo beige firmato Lella Curiel, invece, per Clio Napolitano.
Smoking d'ordinanza per tutti i signori: no logo per il sindaco, vintage per il governatore lombardo Roberto Formigoni. Meno sobrie la moglie del ministro Corrado Passera, Giovanna Salza, in lungo scollato Faliero Sarti a incorniciare un bel pancione, e Barbara Berlusconi, in celeste plissettato con strascico e capelli raccolti.
Tante stole di pelliccia e belle parure, tanti abiti lunghi, spesso nei toni del beige, come quello di Laura Teso e di Gabriella Dompè, o del nero, come il il Dior di pizzo di Caterina Balivo e il Curiel di Eva Bozzetti. Tantissime le scelte vintage: dalla mantiglia di Livia Pomodoro alla giacca Mugler di Claudia Buccellati, dal Lancetti di Mercedes Catania al Romeo Gigli di Maddalena Boeri, moglie dell'assessore alla Cultura di Milano, dalla giacca ricamata di Inge Feltrinelli alla cappa "di trent'anni fa" di Gae Aulenti. A ravvivare la serata, l'arrivo scintillante di Marta Marzotto, in paillettes argentate di Roberto Cavalli, e quello di Valeria Marini con una della sue creazioni tutte scolli e applicazioni.
CONTESTAZIONE ALLA SCALAIn platea il mondo dell'economia
All'appuntamento con la prima della Scala non mancano quest'anno vari esponenti del mondo dell'economia e della finanza, presenti in misura forse maggiore rispetto agli ultimi anni. Oltre al ministro Corrado Passera (in compagnia della moglie Giovanna Salza, Federico Ghizzoni; il presidente delle Generali, Gabriele Galateri di Genola, con la moglie Evelina Cristillin, e l'amministratore delegato Sergio Balbinot; il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, e il presidente del consiglio di gestione della banca, Andrea Beltratti.
Presenti, inoltre, il presidente Consob, Giuseppe Vegas; il numero uno di Mediaset, Fedele Confalonieri; il presidente Rcs MediaGroup, Piergaetano Marchetti. E poi il finanziere Romain Zaleski, il banchiere Claudio Costamagna, Elio Catania, Angelo Tantazzi, Corrado Faissola, Bruno Ermolli (vicepresidente della Scala), Arturo Artom, Filippo Annunziata, Massimo Ponzellini, Cesare Romiti, Diana Bracco.
Applausi per l'inno nazionale
Il maestro Daniel Barenboim è salito sul podio accolto da un applauso. L'orchestra suona l'Inno d'Italia ascoltato in piedi dal teatro, dove il presidente Giorgio Napolitano e il premier Mario Monti sono insieme nel palco reale. Comincia il primo atto del Don Giovanni di Mozart.
Barbara Berlusconi e Pato
Alla prima della Scala è arrivata anche la figlia di Silvio Berlusconi, Barbara, accompagnata dall'attaccante milanista Pato. Barbara si è presentata con un lungo abito turchese plissettato e con strascico, mentre Pato indossa uno smoking nero.
Applausi per il presidente Napolitano
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è arrivato accompagnato dal sovrintendente Stephane Lissner e dal sindaco Giuliano Pisapia, accolto da qualche applauso. Napolitano seguirà l'opera dal palco reale assieme al premier Mario Monti.