LA SCALATA DI LUCHINO A CORTINA: appena BERLUSCONI cade, eccomi pronto - SUL PALCO SCODELLA UNA TOD’S CON LA SUOLA BUCATA: MA LA SCARPA CHE RESPIRA NON APPARTIENE ALLA GEOX DI MORETTI POLEGATO? CHE DIRà LO SCARPARO?

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  • Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    SIGNORA SCARONI E JOLE CISNETTO - copyright PizziSIGNORA SCARONI E JOLE CISNETTO - copyright Pizzi

    Ci prova? Sì, ci prova. O meglio, ci riprova. Se l'uscita sul palco di "Cortina InConTra", la prima importante dopo un'assenza prolungata dalle scene, doveva essere la cartina di tornasole per capire se Luchino Montezemolino ha intenzione di provare a scendere in politica, la risposta è senza incertezze: sì, egli brama.

    Il suo è stato un discorso terzista - "né di destra né di sinistra", come ama dire l'ex capo della Confindustria - peraltro sollecitato da un terzista della prima ora come Enrico Cisnetto. No, se pensate che abbia detto "sono intenzionato a creare un partito e a presentarmi alle elezioni", questo non l'ha detto. Ma, ancora una volta, l'ha lasciato capire: appena Berlusconi cade, eccomi pronto.

    PAOLO SCARONI E SIGNORA - copyright PizziPAOLO SCARONI E SIGNORA - copyright Pizzi

    Certo, il suo è stato un discorso furbo: sapeva che al PalaCisnetto di Cortina il pubblico è di centro-destra anziché no, e lui si è ben guardato dal fare polemica con Berlusca e il governo. Non una parola sulle escort, buoni voti a Tremonti. Ma anche una lunga lista di cose che non vanno - e non vanno da troppo tempo - che presuppongono un giudizio negativo sulla classe dirigente che amministra il Paese.

    Nulla di politichese, intendiamoci: nessun riferimento al Grande Centro che vorrebbe costruire Casini, nessuna polemica sul Pd lacerato dalle primarie, nessuna citazione delle difficoltà di una maggioranza la cui agenda è dettata dalla Lega.

    PAOLO SCARONI E SIGNORA - copyright PizziPAOLO SCARONI E SIGNORA - copyright Pizzi

    Però le province vanno abolite, anzi va fatta una vera e propria rivoluzione istituzionale, il debito ridotto, l'età pensionabile alzata, la pubblica amministrazione riformata (chissà che brivido sarà sceso lungo la schiena del ministro Brunetta).E poi la ripresa non verrà prima di un anno da adesso, e dunque nella competizione globale per noi saranno cavoli amari.

    Insomma, per governicchiare vanno bene questi, ma per fare le riforme strutturali, ci vogliono altri uomini. Magari quel Lorenzo il Magnifico, detto Bini-Smaghi, che nel dibattito ampezzano non ne ha risparmiata una al governo.

    PAOLO SCARONI E SIGNORA - copyright PizziPAOLO SCARONI E SIGNORA - copyright Pizzi

    Abituato fino a qualche tempo fa a beccarsi le pietre di tutti quelli incazzati con la Bce che non tagliava i tassi, ora che la banca centrale europea nell'affrontare la crisi si è guadagnata voti migliori, Bini-Smagri si è tolto un bel po' di sassolini dalle scarpe (pensioni, banche, crescita troppo bassa per permettersi di ostentare ottimismo).

    Meno male che sul palco dei Cisnetto's c'era anche Paolino Scaroncino, che ha profuso fiducia a piene mani, per la gioia di Giulietto, il ministro di riferimento che lo seguiva trepidante in diretta sul canale 872 di Sky. Il petrolio? Non supererà gli 80 dollari. La ripresa? Ci sono tutte le condizioni (inflazione a zero, tassi bassissimi, energia meno cara) per agganciare la ripresa al più presto. L'Italia? Inghilterra e Germani stanno peggio. E via tremontando.

     

     

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