1. SFILATA DI COZZE E TRITONI DISUMANI A CONEY ISLAND PER LA ’MERMAID PARADE’ CHE NEL GIORNO DEL SOLSTIZIO D’ESTATE ATTIZZA TREMILA TRANS ASPIRANTI SIRENETTI 2. ALLA FINE FRA CONCHIGLIETTE COPRI CAPEZZOLI, RETINE A GUISA DI GONNELLE, STELLINE MARINE CACHE SEX, LA VISIONE D’INSIEME È QUELLA DI UN POSTER DI BURLESQUE 3. NATA NEL 1983 LA MERMAID PARADE È UN GRANDE OMAGGIO CHE NEW YORK DEDICA AL MONDO MARINO, UNA SORTA DI CARNEVALE ITTICO, LEGATO ALL’IMMAGINARIO DI CONEY ISLAND HANNO RESO QUESTA ZONA IL ‘DIVERTIMENTIFICIO’ UFFICIALE DALLA FINE ‘800

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  • Foto da Villagevoice.com, Business Insdier, e dal profilo Facebook della Mermaid Parade - https://www.facebook.com/mermaidparade

    MERMAIDPARADEMERMAIDPARADE

    Testo di Giulia Mattioli per www.stile.it

    Immaginate un mondo dove si incontrano sirene e tritoni, meduse e polipi, aragoste e stelle marine, che escono guizzanti dal mare e invadono le strade in un tripudio di brillantini, paillettes e colori. No, non vi trovate in nessuno stato allucinatorio e tantomeno in un film della Disney: siete a Coney Island, New York, e questa è la Mermaid Parade! Tutti i rappresentanti di un magico mondo a cavallo tra la mitologia e la biologia marina riempiono ogni anno la Surf Avenue in una lunghissima parata allegorica, dove inibizione e perbenismo non sono ben accetti.

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    Nata nel 1983 la Mermaid Parade è un grande omaggio che New York dedica al mondo marino, una sorta di carnevale ittico, indissolubilmente legato all'immaginario di Coney Island. La mitica broadwalk che costeggia la spiaggia e il celebre Luna Park, classico elemento dell'immaginario collettivo, con la sua ruota panoramica e i suoi hotdog, hanno reso questa zona costiera newyorkese il ‘divertimentificio' ufficiale sin dalla metà dell'Ottocento.

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    All'epoca Coney Island era una sorta di luogo di perdizione della classe lavoratrice, covo di scommettitori e bevitori, ma anche di spettacoli circensi, freak show, giostre e attrazioni. Ebbene, Coney Island è ancora così, intatta nella sua decadenza, tra ottovolanti arrugginiti e donne barbute, autentica e assolutamente visionaria.

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    La parata delle sirene è l'apice dei momenti festosi del luogo, e ogni anno accoglie decine di migliaia tra visitatori e personaggi che sfilano. ‘Benvenuti alla parata più svestita d'America!' saluta il presidente del distretto di Brooklyn - di cui Coney Island fa parte - dalla cima di un carro che apre la sfilata: per circa due ore ininterrotte è un susseguirsi di macchine d'epoca e marinai, bande musicali arcobaleno, qualche pirata - fa la sua comparsa anche una tragicomica parodia di Schettino - ma soprattutto travestimenti elaborati (una giuria premia a fine parata il miglior costume), siren e di ogni genere, dalla punk alla pin-up, rigorosamente svestite e ammiccanti, fino a buffi Tritone, luccicanti meduse, colorati cavallucci marini, senza tralasciare riferimenti all'attualità come l'inquinamento dei mari - rappresentato da striminziti costumi di polistirolo su corpi nudi interamente tinti di nero.

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    Il tema del clima quest'anno è particolarmente caro agli abitanti di Coney Island e ai newyorkesi tutti: dopo l'uragano Sandy che ha colpito la città lo scorso ottobre, moltissime zone costiere sono state danneggiate, i negozi e i bar allagati, le strutture commerciali distrutte. Diverse aree della metropoli non si sono ancora rimesse in sesto, e i danni subiti avevano minacciato quest'anno lo svolgimento della Mermaid Parade. Ma gli organizzatori non si sono dati per vinti, e hanno organizzato una raccolta fondi che ha garantito l'evento, pur leggermente sotto tono rispetto agli anni passati.

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    Tagli necessari dal punto di vista economico, ma che in un certo senso hanno ulteriormente rafforzato lo spirito delle sirenette pronte a riportare lustrini e paillette in un trionfo ludico di vita (marina) sulla morte. La Mermaid Parade non ha connotazioni etniche, religiose o commerciali, è semplicemente un grande tributo al mare che si ripete da trent'anni.

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    Dopo la lunga parata è tempo di scendere in spiaggia per un pomeriggio dance in cui se ne vedono di tutti i colori, dal vecchietto scatenato ai break dancers improvvisati, oppure tornare sulla Surf Avenue a riempire i pub gremiti di cavallucci marini e polipi, o ancora comprare un biglietto per il freak show e godersi un'ulteriore mezz'ora in questo mondo visionario e senza inibizioni, per poi riprendere la metro in un viaggio che sarà altrettanto allucinatorio, in un vagone/acquario zeppo di sirene e pesciolini.

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