Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
UNA QUASI BOTTA DI SONNO PER CESARIONE ROMITISi scrive Formiche, si legge Bilderberg. Politici, industriali, banchieri e grand-commis hanno trovato un luogo bipartisan in cui vedersi al riparo dalle polemiche. Non sono in molti a poter disporre di una rivista in cui, nello stesso numero, scrivono l'agente 00Letta (copyright Il Foglio), il cardinale Bertone, il prossimo n. 1 del Copasir Massimo D'Alema e il sempreterno Giancarlo Elia Valori.
Come non gli bastasse, il giovane Messa ha voluto apparecchiare un incontro con il tremendino Tremonti, uomo dell'anno per il Sole 24 Ore. Nell'austera aula della Pontificia Università della Santa Croce (quella dell'Opus Dei, tanto per capirci), si sono raccolti in venerazione del Sacro Potere diverse generazioni di potentoni romani e non. "Un luogo extra-territoriale" ha sorriso sornione Tremonti.
TREMONTIE in effetti il banchiere di Dio, Ettore Gotti Tedeschi, c'era. Con lui i colleghi Paolo Savona, Mario Zanone Poma, Massimo Para-Ponzellini e Massimo Varazzani. Non solo, a risplendere sotto i neon vaticani anche gli infrastrutturali Piero Ciucci, Giovanni Castellucci, Duccio Astaldi e Vito Gamberale. Piero Gnudi e Massimo Pini si muovevano con grande dimestichezza, fra le vecchie glorie e le giovani promesse delle relazioni istituzionali delle grandi imprese italiane. I dalemiani Peruzy e Bianchi bilanciavano il forzista Grillo.
TESTA &TESTORE_1Gli industriali Bombassei (Brembo) e Norsa (Ferragamo) stavano accanto figure istituzionali come la Alemanno (agenzia del Territorio) e l'ambasciatore Castellaneta (Sace) con grande naturalezza. Ma a vigilare che non ci fosse una concentrazione troppo grande di poteri piccoli, medi e grandi, c'erano il presidente Antitrust Antonio Catricalà e il grande Cesarone Romiti (accompagnato da una splendida Sandra Carraro).
ROBERTO TESTORECome un pesce fuor d'acqua l'ambasciatore cinese: pensava si parlasse del proprio Paese ma ha scoperto che era solo (si fa per dire) un pezzo di una tessitura tutta italiana.
In cui il ministro dell'economia ha potuto menar vanto che il leader inglese David Cameron gli abbia copiato il nome di una sua fondazione (Respublica) e di aver tenuto una lezione niente poco di meno che... al partito comunista cinese! Ha ricordato l'amicizia con Formiche. Un modo per lanciare un ponte al mondo lettiano (Gianni, of course), centrista e vaticano che la rivista in qualche modo rappresenta. La Messa (Paolo) è servita. Da domani si ricomincia punto e a capo.