Alberto Dandolo per Dagospia
Milano è bifronte. Se la città di Pisapia, durante il giorno, ostenta un irreprensibile efficientismo, sappiate che cambia volto durante le sue brevi (ma intense) “pause pranzo”. E nelle sue notti nebbiose.
C’è una Milano che si nasconde e che vive di altre prestazioni rispetto a quelle “professionali”. Una Milano segreta. Godona. Con i suoi misteri ben custoditi nella memoria e nei letti di tanti uomini e di tante transessuali.
Sono molti i professionisti del sesso (escort, accompagnatori e trans) che potrebbero raccontare la Milano che conta al punto da compromettere carriere, ruoli chiave e posizioni di potere. E soprattutto c’è un ragazzotto brasiliano di origini vicentine che se facesse parlare i suoi 26 centimetri di attributi, una grande fetta di imprenditori, politici, banchieri, giornalisti e volti televisivi perderebbe in un solo colpo famiglia e lavoro.
Parliamo dell’escort più famoso e richiesto a Milano. E’ il professionista del piacere che in 10 anni di attività ha conosciuto, e soddisfatto, più di 15 mila cittadini. Il suo target è medio-alto. Perché “alta” - dice lui - è la qualità delle sue prestazioni. Stiamo parlando di Yuri Gaucho.
Signor Yuri quando ha cominciato a prostituirsi?
La prima volta fu a 17 anni (ora ne ha 29, ndr). Ero in una cittadina 100 chilometri da San Paolo. Fu quella che poi è diventata mia moglie (la trans Gisela, ndr) a farmi capire che avevo le potenzialità per fare questo lavoro. Io di giorno lavoravo come cameriere. Con la paga aiutavo i miei che erano contadini. Poi una notte in una sauna di San Paolo conobbi un uomo sulla quarantina. Ebbi un rapporto con lui. Mi pagò 300 reais, circa 100 euro. Da lì iniziò tutto.
Poi Gisela è diventata sua moglie?
Si. L’ho sposata 4 anni fa in Spagna, a Madrid. La amavo molto. Sentivo di doverle tutto. Ma io e lei facevamo, e facciamo, lo stesso lavoro. Quando c’è la prostituzione di mezzo non c’è spazio per certi sentimenti. Il vizio sovrasta ogni tenerezza e ogni progetto familiare.
E quindi come è andata?
Ora abbiamo divorziato. Io sto con una bella ragazza mia connazionale. Ma io e Gisela siamo molto amici.
E’ vero che ha avuto tra i suoi clienti i potentoni di questa città?
Sì. Ho avuto politici di peso in Lombardia e non solo. Anche importanti uomini della finanza. Ma anche banchieri, direttori di settimanali, calciatori…
E cosa le chiedevano?
Di solito un rapporto passivo. O giochi di ruolo.
Tipo?
In quest’ultimo periodo va forte il “dirty”. Il gioco sporco…
Cioè?
L’umiliazione più becera. Dal pissing alle sputate in faccia. Ai ceffoni sul lato B. L’italiano che ha potere ama essere umiliato. Io credo che in questa dinamica di umiliazione il potente di turno voglia espiare il senso di colpa per essere arrivato al successo sacrificando la sua vita vera.
Mi faccia qualche esempio…
Qualche mese fa è venuto a casa mia un famosissimo giornalista. Si sentiva in colpa per aver chiuso un importante contratto a discapito di un suo collega. E allora mi ha detto: “Ti pago 1000 euro se mi caghi in faccia!”.
E lei lo ha fatto?
Certo. E lui è andato via di casa tutto contento.
Ma lei chiede a tutti una cifra così alta?
Ovviamente no. La cifra varia a seconda delle richieste e del tempo. Ad esempio c’è un noto uomo della finanza, sposato con figli, che ama travestirsi da Madonna, la cantante. Il mio lavoro è toccargli le finte tette e ascoltarlo per tutto il tempo cantare. Poi a fine esibizione chiede il rapporto sessuale. Che di solito dura 5 minuti.
La cifra più alta che ha guadagnato? E con chi?
Con un oligarca russo. Credo che sia l’ottavo uomo più potente del Paese. Lo incontrai in un noto hotel milanese. Dopo due giorni ero con lui a Bali. Mi pagò poco meno di 50 mila euro per dieci giorni. Dovevo far finta di essere il suo fidanzato. Lì abbiamo conosciuto politici importanti, diplomatici e grandi imprenditori.
L’età media del suo cliente tipo?
Sui 50 anni. E’ l’età in cui non si ha più voglia di perdere tempo. Si vuole solo andare al sodo e velocemente.
Ma ha mai detto “no” a qualche richiesta estrema?
Almeno in tre occasioni. La prima, con un famosissimo industriale bergamasco, che era già mio cliente. Un giorno mi fa: “Vieni nella mia villa a Bergamo Alta che facciamo un’ammucchiata con sesso, droga e rock and roll!”. Andai lì e trovai una situazione assurda. In casa non c’era un gruppo di amici e mignotte. C’era sua moglie e i suoi due figli. Un ragazzo e una ragazza. Lui pretendendeva che sodomizzassi pubblicamente tutta la sua famiglia. E che contemplassi anche i loro rapporti incestuosi. Scappai via. A gambe levate.
E poi?
Poi c’è stato un famoso calciatore che amava farsi fare dei piccoli tagli sul corpo. Il sangue che gli usciva lo usava per spalmarlo su delle fette di pane abbrustolite. E godeva nell’ingerirle. E poi c’è lo showman televisivo che voleva essere sodomizzato mentre eiaculava su dei cubetti di zucchero che poi mangiava.
Ma la cosa più surreale?
Con una coppia etero milanese. I due sono i proprietari di uno dei ristoranti più in voga di Milano. Lei credeva di essere sterile e il marito voleva che io la fecondassi. Io mi rifiutai e loro, eccitati, ebbero un rapporto. Da quel rapporto nacque il loro primo e unico figlio.
Quanto guadagna oggi?
Relativamente poco. Circa 5 mila euro al mese. Prima sfioravo i 30 mila. I clienti sono gli stessi da 10 anni. Ma con la crisi è diminuita la frequenza degli incontri.
Cosa desidera per sé oggi?
Andare con la mia donna a vivere nel Nord-Est del Brasile. Aprire un locale e smetterla con questa vita. E poi vorrei scrivere un libro sulla mia vita da “prostituto”.
Cosa fa a Milano quando non lavora?
Mi riposo. E quando ho voglia di divertirmi, esco. Nei locali spesso incontro tanti clienti e tanti ex colleghi.