Luciano Di Bacco per Dagospia
Gabriella Sassone per Dagospia
vladimir luxuria regina satariano e alba parietti
Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella trans del reame, la più desiderabile, la più spigliata e simpatica, che se ne frega dei giudizi dei benpensanti sui chili di silicone, sui ritocchi e tutto il resto che Madre Natura le ha donato? Lo avrebbe sicuramente decretato volentieri Don Andrea Gallo, il prete di strada “catto-comunista” e pacifista da sempre al fianco dei più deboli, degli emarginati, degli ultimi, che nel 2012 presentò il primo calendario trans della italica storia realizzato dalle più note “signorine transgeniche” del ghetto di Genova e nel 2011 fu premiato come “Personaggio Gay dell’anno” da Gay.it.
vittoria schisano e gabriella sassone
Don Gallo non c’è più ma certamente avrà sorriso divertito, lassù dal Paradiso, nel vedere con quanto affetto è stato ricordato sul palco del Gay Village dalle sue amiche Vladimir Luxuria, Alba Parietti e Regina Satariano.
Lui, che non ghettizzava e demonizzava le trans, in quanto “creature del Signore” da amare proprio come tutti noi, si sarebbe anche commosso nel vedere con quanto impegno e quanta emozione le 16 finaliste del concorso nazionale “Miss Trans Italia” e “Miss Trans Sudamerica” si sono date battaglia sul palco senza nessuna volgarità, ringraziando Dio, manco fossero le aspiranti al titolo di “Miss Italia” della “Colonnella” Patrizia Mirigliani. E’ filato dunque tutto liscio, tra divertimento e un pizzico d’ironia, alla 23° edizione della trans-passerella organizzata come sempre da Regina Satariano “per parlare di diritti e di rispetto contro ogni tipo di discriminazione”.
regina satariano emily da silva lo chef giovanni cappelli e sara paudicio
A capitanare la giuria e scegliere la più gnocca del reame, la Pariettissima Alba, minigonnata, scintillante e stuccata a mestiere, seduta accanto a Lux Luxuria, al giornalista Fabrizio de Jorio, a Miss Trans Europa 2014 Alessandra Barone e al presidente di Italian Kitchen Academy Giovanni Cappelli. Tutta la “froceria” romana, svippata e non, è corsa al Villaggio gaio all’Eur e ha fatto un tifo sfrenato nel privè accanto al palco. Sembrava di stare nell’arena del Colosseo, tra urla, fischi, applausi e pollici versi o alzati in stile imperatori romani per indicare il gradimento verso le fanciulle.
Tacchi assassini, extension boccolute a gogò, trucchi vistosi, gambe più o meno lunghe e più o meno tatuate, chiappette e chiappone in bella mostra, “pacchi” magicamente nascosti per sembrare più femmine possibile (ma perché tutti guardavano ossessivamente proprio lì??), per le 16 trans selezionate in tutta Italia. Sfilano prima in costume nero e poi in abito da sera. “La vera autenticità non sta nell’essere come si è, ma nel riuscire a somigliare, il più possibile, al sogno che si ha di se stessi”.
Lo diceva Pedro Almodovar e lo ribadisce la Parietti, lei che afferma sicura di essere un icona per molte trans che si ispirano a lei e al suo pensiero sempre libero. A fine serata, il titolo di Miss Trans Italia è andato a Sara Paudicio di Portici: mora, magra, scoppia in lacrime dalla gioia. Non lo dite a nessuno ma il parterre Vip faceva il tifo per la seconda classificata, la biondina Giulia, appena diciassettenne, molto femminile. Ne avrà del tempo per vincere altre passerelle, ne siam sicuri. La fascia di Miss Trans Sudamerica è stata invece conquistata da Emily Da Silva, pisana d’adozione.
Sul palco a dare manforte alle trans-Miss ecco la senatrice Laura Bottici, premiata alla fine dall’organizzazione con una pergamena. A presentare la kermesse, la scatenata e simpaticissima Sofia Mehiel, detta la Papessa, con i suoi look eccentrici, coadiuvata da Lisette.
le quarte classificate di miss trans italia e sudamerica
Entusiasta la padrona di casa Luxuria, che siederà anche nella giuria di Miss Italia a Jesolo, il 20 settembre in diretta su La7, fortissimamente voluta dalla sua amica Simona Ventura per abbattere ogni pregiudizio. Una bella apertura da parte della Mirigliani, che ha fatto sapere che in un vicino futuro la sua “creatura” aprirà le porte anche alle trans operate e quindi definitivamente donne (succederà davvero?). Inevitabili, comunque, le battutine e i parallelismi tra la Parietti giurata di Miss Trans e Luxuria giurata di Miss Italia. Ma i tempi cambiano e bisogna stare al passo, essere moderni e open mind.
Platea gremita, cover proposte dalla potente cantante Roberta Marten, centinaia di selfie e flash a raffica per le reginette della serata, che con tanto di coroncina in testa ora avranno l'onore e l'onere di condurre per il Paese la sempre accesa lotta per i diritti delle persone omosessuali e transessuali.
le aspiranti miss trans in abito da sera (8)
A scatenarsi fino a tardi nel privè, accolti da Annachiara Marignoli e Imma Battaglia, ecco Vittoria Schisano in stivaloni di pelle al ginocchio e il promesso sposo Fabrizio Vennucci al guinzaglio, la Miss Trans uscente Alessia Cinquegrana scortata da mammà, Alessandra Di Sanzo, l’indimenticabile “Mary per sempre”, la sensuale Nunzia De Stefano Garrone, Claudia Arcara, Antonia Autiero Almodovar, la chef stellata Viviana Varese da CieloTv, Davide Farina da “Temptation Island”, l’imprenditrice Francesca Ferrone con Ursula Seelembacher, Sandro Rubini e Arturo Guadarrama Garza, il truccatore delle dive Gennaro Marchese, il fotografo Corrado Ferrante, Ennio Salomone, Ezio Cristo e Flavio Koea.
le aspiranti miss trans in abito da sera (9)
La Parietti dopo l’inconorazione delle Miss è scappata a raggiungere a cena Antonello Venditti dopo il suo concerto all’Olimpico. Per tanti altri nullafacenti con poca voglia di dormire la serata è proseguita fino all’alba al piano bar del Jackie O’ alla corte di Beatrice Jannozzi.
la miss al trucco (2) le aspiranti miss nel backstage (2) la miss al trucco foto con le miss vincitrici cloe concorrenti nel backstage ciro muio regina satariano stefania zambrano alessia cinquegrana sofia e lisette alessandra barone lato b delle miss