Corriere.it - foto di Umberto Pizzi da Zagarolo alla conferenza stampa di "Annozero"
Marco Travaglio sarà giovedì sera alla puntata di avvio di Annozero, il programma condotto da Michele Santoro. E come sempre, farà il suo editoriale in trasmissione. E' quanto si legge nel comunicato di presentazione della puntata, che andrà in onda in prima serata su Raidue. Tema la libertà d'informazione, titolo: «Farabutti» (chiaro riferimento alle parole pronunciate da Silvio Berlusconi contro i giornalisti nel corso del Porta a Porta del 15 settembre in cui è stato ospite unico)
MARCO TRAVAGLIO E VAURO SENESILa nota viene diffusa a pochi minuti dalle parole del dg della Rai, Mauro Masi, che ha spiegato come «non è in discussione che Annozero vada in onda» e che «è in corso solo un approfondimento su un collaboratore esterno di una trasmissione che ha avuto tutto quello che ha chiesto».
SU TRAVAGLIO - L'«APPROFONDIMENTO»
Masi ha parlato alla Commissione di vigilanza sulla Rai e ha precisato che «su Annozero stiamo solo facendo un approfondimento sulla scelta di un collaboratore esterno per una trasmissione che ha avuto tutto quello che ha chiesto». Il nodo, insomma, sarebbe quello del contratto che ancora non ci sarebbe: Travaglio in questo caso parteciperebbe alla trasmissione come ospite e non appunto come collaboratore inquadrato.
«Approfitto di questa occasione - ha detto poi Masi - per fare una riflessione: il servizio pubblico deve essere un servizio plurale, deve rispettare la pluralità dei cittadini. Nel corso della mia vita professionale, osservando la situazione sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, non ho mai visto che reti del servizio pubblico facciano programmi contro. Le inchieste si devono fare trasparenti e secondo le regole. Non si fanno trasmissioni politiche contro. L'apriori va contro il servizio pubblico. Se c'è un'evasione del canone Rai al 30% vuol dire che, oltre alle cause tecniche, c'è una parte del Paese che non si riconosce nel prodotto Rai. E questo è un fatto».
MARCO TRAVAGLIO E MICHELE SANTOROPORTA A PORTA E BALLARO' -
Masi è anche tornato sulla polemica seguita alla diretta di Bruno Vespa in prima serata nel giorno della consegna delle prime case ai terremotati dell'Abruzzo, che aveva comportato lo spostamento di Ballarò. «La decisione di mandare in onda lo speciale Porta a porta - ha spiegato - Abruzzo è legata ad un discorso di continuità editoriale avendo il programma seguito l'evento sia la sera del terremoto sia un mese dopo per il bilancio. Quando va in onda sulla rete ammiraglia un programma di informazione c'è la riprogrammazione, non è un evento eccezionale. Non c'è nessuna volontà di censurare o colpire la libertà di stampa o i palinsesti decisi da altri direttori di rete».
L'INCONTRO SALTATO -
Masi non ha però incontrato il presidente dell'Autorità per le garanzie nella comunicazioni, Corrado Calabrò. Un faccia a faccia tra i due era atteso per oggi ed era stato richiesto dallo stesso Masi per approfondimenti sul caso Annozero-Travaglio. «Con Agcom c'è un fitto scambio in corso - ha però precisato Masi ai cronisti - , ho mandato tutta la documentazione rilevante e l'autoritá dovrá rispondere». Da Viale Mazzini si fa comunque notare che l'incontro potrebbe solo essere rimandato, visto che l'azienda ha inviato tutte le carte riguardanti la vicenda Annozero.
LA RAI E IL RISCHIO -
L'incontro era stato previsto per sciogliere il nodo del contratto a Marco Travaglio prima della puntata di esordio della nuova stagione del programma, ed era stato chiesto da Masi per discutere sulle diverse interpretazioni emerse nell'ultimo cda della Rai circa l'effettiva portata delle passate diffide dell'autorità in merito alla vicenda. In sostanza, l'Autorità doveva consigliare alla Rai di dare o meno il via libera al giornalista de Il Fatto per via del rischio che la Rai incorra in sanzioni pecuniarie il cui tetto massimo, nel caso di violazione del degli obblighi di servizio pubblico (soprattutto la completezza dell'informazione), corrisponde al 3% del fatturato (circa 90 milioni di euro).
LA SANZIONE -
La sanzione, mai comunque preventiva, può essere comminata o direttamente in caso di violazione estremamente grave e o in caso di reiterato comportamento già censurato dall'organismo di garanzia. A questo punto se Masi accoglierà le preoccupazioni eventualmente espresse dall'Agcom, potrebbe decidere di non far firmare il contratto a Travaglio. Il giornalista comunque potrebbe essere ad Annozero semplicemente come ospite invitato, firmando una liberatoria. Lo stesso Santoro, ieri, ha d'altra parte assicurato che Travaglio in ogni caso ci sarà.