IL TROMBAROLO DI ARCORE CONQUISTA LA PLATEA DEI GIOVANI DI ALLEANZA NAZIONALE - "Fini? Mi sta scadendo, non porta onore al partito. si è dimenticato da dove viene" - Dalle mutande PAZZE al grembiule FOLLE! "liberali e massoni contro la Chiesa” - QUIZ! Ramoscello d’ulivo per la Santa Sede o segnale a qualche circolo “laico”? - "I ragazzi sono esentati, ma le ragazze devono PER FORZA dare anche il telefono"

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  • Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    NOSTALGICO - copyright PizziNOSTALGICO - copyright Pizzi

    1 - IL RISORGIMENTO? ROBA DA MASSONI. PAROLA DI ANGELA PELLICCIARI (E DI PAPI)
    Nel suo bagno di folla di ieri tra i giovani del Pdl ad Atreju, Silvio Berlusconi non solo si è fatto sotto a colpi di barzellette sceme e abbracci con il montezemolino Giovannino Malagò (presente come accompagnatore di Federica Pellegrini nella sua qualità di presidnete del Circolo Canottieri Aniene).

    No, Papi Silvio, dove aver sbirciato da par suo la silhouette della Fede (che una volta vestita non è poi così eccitante) ha presentato con due libri, consigli di lettura per "correggere le menzogne" della storia in vista dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia.

    IGNAZIO LA RUSSA CON RAGAZZI ATREJUS - copyright PizziIGNAZIO LA RUSSA CON RAGAZZI ATREJUS - copyright Pizzi

    Il primo saggio citato dal premier è "Risorgimento da riscrivere: liberali e massoni contro la Chiesa", di Angela Pellicciari. La storica, nota per le sue posizioni fortemente antimassoniche e filo vaticane, spiega fonti alla mano perché il Risorgimento deve considerarsi un'operazione dei massoni contro la Chiesa e contro i cattolici. Ramoscello di ulivo di Papi verso la Santa Sede o segnale a qualche circolo "laico"?

    2 - ITALIA 150: LIBRI PELLICCIARI E FONTANA...
    (Ansa) - La storia come vera e propria falsificazione del passato. E' questo il principio da cui partono i due volumi consigliati oggi dal premier Silvio Berlusconi ai giovani del Pdl, entrambi pubblicati dall'editore Ares.

    Il primo e' 'Risorgimento da riscrivere', di Angela Pellicciari, appassionata di storiografia dell'Ottocento, collaboratrice di Radio Maria e docente che nel suo sito denuncia di essere stata oggetto di un 'attacco calunnioso' ovvero di essere stata accusata nel 2006 di idee filonaziste per aver proposto ai suoi studenti la lettura di alcuni brani di Hitler e in quella occasione Giuliano Ferrara le dedico' una puntata di Otto e mezzo al suo caso.

    Nel volume sostiene che 'L'unita' d'Italia e' stata cucita a spese della Chiesa. Il processo storico di unificazione dal 1848 al '61 si e' svolto contestualmente a una vera e propria guerra di religione condotta nel Parlamento di Torino - dove tra i liberali siedono i massoni - contro la Chiesa cattolica'.

    Silvio Berlusconiv - copyright PizziSilvio Berlusconiv - copyright Pizzi

    Un saggio dunque nel quale, 'sulla base di una mole impressionante di fonti originali', la storica vuole dimostrare che 'colpendo il potere temporale della Chiesa s'intendeva annientarne la portata spirituale'. Dell'iconografia tradizionale nel volume resta un Ottocento tormentato molto meno romantico, che, nelle intenzioni dell'autrice 'apre a una piu' piena comprensione delle difficolta' riscontrate fino a oggi nell'evoluzione della nostra identita' nazionale'.

    Il secondo volume citato da Berlusconi, 'Le grande menzogne della storia contemporanea' e' di Sandro Fontana, docente di Storia contemporanea all'Universita' di Brescia e gia' vicepresidente del Parlamento Europeo. Si tratta di un vero e proprio viaggio in avvenimenti del Ventesimo secolo per portare a nudo quelle che a suo avviso sono state forme di distorsione della storiografia moderna.

    Domenico gramazio - copyright PizziDomenico gramazio - copyright Pizzi

    Cerca quindi di fare luce, come sostiene la presentazione dell'editore Ares, 'sulla vittoria mutilata del 1918 e sulla favola di Aldo Moro alleato dei comunisti, viene erosa l'epopea della Rivoluzione d'ottobre al pari della Resistenza tradita dalle forze moderate, si ridimensiona la segreteria Berlinguer e si mostra l'assoluta banalita' della cosiddetta 'terza via', si denuncia la doppiezza del pacifismo e viene ricostruita nella sua realta' la strage di Marzabotto senza indulgere a strumentalizzazioni'.

    IGNAZIO LA RUSSA E ANNA GRAZIA - copyright PizziIGNAZIO LA RUSSA E ANNA GRAZIA - copyright Pizzi

    3 - TRA I GIOVANI CRESCONO I BERLUSCONIANI
    Laura Squillaci per "Il Sole 24 Ore"
    Alcuni sono delusi, altri abituati. In pochi rinnegano le proprie origini, molti non abbandonano la vecchia bandiera. Sono gli ex aennini che quest'anno si sono ritrovati per la prima volta insieme ai loro colleghi, nati sotto la stella di Forza Italia, uniti nel marchio Pdl ad Atreju 2009. Proprio in quello che fu lo storico ritrovo dei giovani di An si segue lo scontro tra i due leader Fini e Berlusconi. E qualcuno prende le parti del premier.

    Gasparri, La Russa e Verdini - copyright PizziGasparri, La Russa e Verdini - copyright Pizzi

    Sono in tanti all'ombra del Colosseo. Pronti ad ascoltare Silvio Berlusconi nella prima delle cinque giornate di eventi. Contenti di essersi uniti nella "Giovane Italia" (così si chiama il movimento giovanile del Pdl) e entusiasti del cammino che percorreranno insieme.
    L'osmosi insomma c'è stata. Quanto a presenze,però, tra la folla di ragazzi che si aggira per il Celio la maggior parte è ancora di area An. Tanti fieri di esserlo, altri un po' meno.

    MENO MALE CHE SILVIO C'E' - copyright PizziMENO MALE CHE SILVIO C'E' - copyright Pizzi

    «Se sono una giovane che viene da An? Dovrei rispondere di sì ma mi piacerebbe poter dire che vengo da Forza Italia» dice Gloria, una ragazza di 28 anni militante da anni tra le fila degli ex Giovani An di Roma. «Non ho condiviso le esternazioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Ha assunto posizioni troppo estreme - spiega -. Mi sembra più un uomo del Pd. Immigrazione, temi etici? Non mi riconosco nelle sue parole. Mi sento più berlusconiana ».

    Sulla stessa linea di pensiero c'è Chiara, 20 anni. Fa parte di Azione giovani all'Università Tor Vergata di Roma. «Fini? Mi sta scadendo, non porta onore al partito. Forse si è dimenticato da dove viene. Io invece no, ma se devo scegliere preferisco il ministro Giorgia Meloni o Ignazio La Russa». Pure Lorenzo (30 anni) è amareggiato. Nell'attegiamento di Fini vede un allontanamento dagli ideali politici propri di An. Anche se «dal punto di vista personale ha dimostrato una certa coerenza. Ma se devo dire la mia ormai su certi temi mi sento più vicino alla Lega».

    IGNAZIO LA RUSSA - copyright PizziIGNAZIO LA RUSSA - copyright Pizzi

    I ragazzi di An non la pensano tutti alla stesso modo. C'è l'altra faccia della medaglia. Quella parte cospicua che continua a riconoscersi in Fini e nelle sue parole e si dice dispiaciuta che il presidente della Camera non abbia partecipato alla Festa. Come Veronica, di Azione Giovani della Puglia, 30 anni. «Mi fa strano pensare a questa festa senza di lui. Spero che trovi il tempo di venire. Quanto al suo atteggiamento, è un uomo che ha da sempre voluto alimentare il dibattito. È al passo con i tempi, con gli ideali della destra europea. Io sono d'accordo con lui su tutta la linea ».

    Insomma, sono tanti quelli che non vedono "tradimenti" rispetto al passato e che considerano Fini un "provocatore", anche «per il ruolo superpartes che deve ricoprire ». Del resto, come ammette Alberto Spampinato, vicepresidente nazionale di Azione Giovani, «il Pdl è un contenitore». «Ovvio - aggiunge - che esistano diverse opinioni. Fini fa bene ad alimentare il dibattito. E poi è sempre stato così».

    LA RUSSA CRIMI E VERDINI - copyright PizziLA RUSSA CRIMI E VERDINI - copyright Pizzi

    Fini contro Berlusconi? I giovani si dimostrano più saggi rispetto ai senior: «I panni sporchi si devono lavare in in casa. È inutile alimentare tensioni e polemiche » .

    NANDO C'E' ! - copyright PizziNANDO C'E' ! - copyright Pizzi

    4 - «LE RAGAZZE DEVONO DARMI IL TELEFONO»
    Dal "Corriere della Sera" - «Dalle ragazze, pretendiamo il numero di telefono». A dispetto delle polemiche, il premier Silvio Berlusconi non rinuncia alla battuta. Intervenendo ad «Atreju», la festa della giovanile del Pdl (Giovane Italia), il premier ha interrotto prima che potesse porre la sua domanda una giovane di Civitavecchia, Simona: «I ragazzi sono esentati, ma le ragazze devono obbligatoriamente dare anche il numero di telefono... ». La giovane non si è scomposta: «Potremmo invitarla così a Civitavecchia per mangiare il pesce».

    LOMBO ROVENTE - copyright PizziLOMBO ROVENTE - copyright Pizzi VAI COL GELATO - copyright PizziVAI COL GELATO - copyright Pizzi

    5 - I GIOVANI PDL VANNO IN DIRETTA SULLA TV DALEMIANA
    Dal "Corriere della Sera" - La televisione che non ti aspetti. Red Tv, il canale satellitare di area dalemiana, ha mandato ieri in onda la diretta integrale dell'intervento di Silvio Berlusconi ad Atreju, l'iniziativa nata negli anni passati come festa dei giovani di An e ormai rivolta ai giovani di tutto il Pdl. Red Tv ha seguito per tutta la durata, circa due ore, lo show del presidente del Consiglio, cosa che per esempio nemmeno RaiNews24, il canale all news della tv di Stato, ha fatto.

    La rete dalemiana conferma così i propositi annunciati prima dell'estate alla presentazione del nuovo palinsesto. «Saremo aperti a un'informazione politica a tutto campo, seguiremo con attenzione quello che succede nel panorama politico, a destra e a sinistra, ovviamente dal nostro punto di vista», aveva detto il direttore Claudio Caprara. E ieri, l'ampio spazio concesso a Berlusconi, conferma quindi l'apertura anche agli eventi del centrodestra.

     

     

    Silvio Berlusconi - copyright PizziSilvio Berlusconi - copyright Pizzi

     

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