Reportage di Umberto Pizzi
JAZZBAND IN AZIONENella vita ci sono i grandi misteri e i piccoli misteri. Quelli grandi (perché si nasce e si muore?) sono destinati a rimanere senza soluzione, e dunque ci si abitua, con gli anni, a rimuoverli oppure a sopportarli con rassegnata ignoranza. Quelli piccoli (perché i nuovi ricchi godono come scimmie a sperperare somme pluri-zerate per acquistare opere di artisti-patacca?), invece, fanno soffrire peggio dei sassolini nelle scarpe. Proprio perché piccoli, e dunque pare impossibile non riuscire a farsene una ragione.
GIOVANNI MALAGOFatto sta che la bassa Roma insiste ad occuparsi di arte, coinvolgendo tutto il baraccone mondano e di Stato. Dal Gianni Letta a Matteuccio Arpe, trapassando la panza verace di Croppi. Una mostra tira l'altra, e tutte insieme tirano la volata a gente che non distingue il quadro dalla cornice e scambia il Parmigianino lombardo per il pecorino sardo.
La verità è che le sore cecioni all'amatriciana se ne fregano bellamente della celebre massima di Coco Chanel: "Alcuni credono che il lusso sia il contrario della povertà. No. E' il contrario della volgarità".
EMMANUELE EMANUELE UMBERTO CROPPIE pertanto il Truce Stil Novo delle femminucce col tic dell'arte la fa da padrone. E ogni "celebro-leso" è già uno sketch pronto per essere pizzicato da Pizzi. Certo che è ridicolo. Ma è così ad ogni stagione. La Roma artistoide promette (sulla carta dei giornali) eleganza, erotismo, sicurezza, potere, bellezza. Insomma, di realizzare sogni a cui pochi sanno resistere.
PEPI MARCHETTI PIO BALDIContemporaneamente però, con pura scemenza e bieca malvagità, le gallerie capitoline scodellano i fenomeni più incredibili, le immagini più pagliacce, numeri nazionali dello smandrappo. Così ci troviamo un banchiere Emanuele Emanuele, unico monarchico sopravvissuto (perfino ai Savoia ballerini), che Ale-danno ha trasformato in un curatore d'arte affidandogli le Scuderie del Quirinale al posto della brava Ida Giannelli.
RIUNIONE NEL SUKQual è la sua dote dell'erede al trono? Dio, uno e quattrino. Io gestisco i fondi della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma e quindi decido io e solo io che mostre fare e che mostri invitare. Così, ieri sera ha messo su quel genio frigido e livido di Edward Hopper per le panzone impellicciate del centro-storico. Che hanno perso la testa non certo per i capolavori del grande artista americano ma per il 'solido' buffet. (A proposito, la mostra era priva della sua opera celeberrima: "Nighthawks", riproposta in stile kitsh da qualche scenografo di Cinecittà).
MAGRELLI LARRIVO AD IKEASe Roma vecchiona piange, Roma frociona si piega in due dalle risate. Basta vedere come i parvenus de noantri si precipitano a leccare i tacchi della Galleria Gagosian ogni volta che il loro "Larry" del cazzo scodella qualche fregnaccia incorniciata. "L'ho preso da Gagosian!", è il loro trillo da salottisti in salamoia. Aggiungere, poi, che coloro che gestiscono la galleria di via Francesco Crispi non sono arroganti ma de più: così pieni di sé che possono stare sei mesi senza toccare cibo.
DANILO EKKER FRIEND GRAZIOSA ACCONCIATURAIn mezzo ci siamo noi che ci domandiamo attoniti: da dove nasce la loro meravigliosa arte? Da un viaggio a Disneyland? Da una visita al dentista? Dall'album di foto di Cicciolina? Da un viaggio a Torpignattara? Da quando piccini spiavano le mignotte? Da una visione sotto acido di Star Trek? Alla fine della ronda fotografica di Umberto Pizzi comprendi che l'arte de noantri è la più eccellente delle farse, quella in cui nessuno ride perché tutti vi recitano.