Foto di Andrea Arriga
LA VINCITRICE RINGRAZIA LA GIURIA FOTO ANDREA ARRIGA
Gabriella Sassone per Dagospia
Al grido di "L'uomo nasce nudo, tutto il resto è travestimento", 8 Drag Queen 8 tra le più note della scena romana by night si son date battaglia a colpi di playback e movenze da sexy camionista, in un tripudio di parrucche, ciglia finte, trucchi esagerati da Moira Orfei e trampoli vertiginosi da trans da mattatoio per l'undicesima edizione di Sanremo Drag 2013. Parodia en travestì, dissacrante e divertentissima, del paludato e già criticatissimo Festival della Canzone, che ha debuttato ieri su Raiuno dal teatro Ariston della città dei fiori, affidato alle mani (politicizzate) di Fabio StraZio e a Lucianina Littizzetto.
DRAG QUEEN PELO BIONDO FOTO ANDREA ARRIGA
Location dell'allegra kermesse frocesca il risto-teatro Skenè all'Ostiense. Al timone di comando, nei panni del bravo presentatore, un mix tra Fazio StaZio e Pippo Baudo, l'altissima e stagionata La Karl du Pignè (Carlo del Pigneto), al secolo Andrea Berardicurti, ideatrice e organizzatrice della kermesse con la sua associazione "DragQueen Mania", che tra battute al fulmicotone e cambi di scarpe causa piedi indolenziti ha scherzato anche col pubblico e la giuria seduta in prima fila.
DRAG QUEEN IN RED FOTO ANDREA ARRIGA
Locale pieno, aria spermatozoica, e un pubblico di tutte le età e i gusti sessuali in adorazione davanti a quelle scatenate Drag Queen che si sono esibite sulle note dei brani più famosi di Sanremo, dal '50 ai giorni nostri, imitando le dive dalle ugole d'oro.
In giuria, il direttore artistico di Muccassassina Angelo Pellegrino, lo stilista e collezionista di abiti storici (nonché ex fidanzato di "farfallina" Petruni che conserva ancora sul cellulare tutte le foto della sua bella ormai maritata con un altro) Roberto Prili di Rado, il truccatore Riccardo Incagnoli, il giovane trendsetter Alessio Poeta, la biondissima Stefania Orlando e la sottoscritta. In platea, tra i tavoli della cena anche Marta Flavi e Francesca Draghetti della Premiata Ditta.
Antipastino vegetale sul piatto, et voilà, si apre il sipario e irrompe sul palco Marlene De Pigalle che rispolvera il brano "Processo a me stessa" dell'esclusa per eccellenza di questa edizione sanremese, la fatale Anna Oxa. Subito dopo, tra una battuta e un doppio senso, arriva Gabry Elle che "playbecca" Lorella Cuccarini con "Un altro amore no", surclassata ben presto da Monique de Torbell (sì Torbellamonaca) con il successo dei Matia Bazar By Silvia Mezzanotte "Messaggio d'amore". Ferme tutte: tocca a Ivana Spagna con "Gente come noi", ma non è nient'altro che la drag in arte Marilyn Bordeaux.
Tra tacchi assassini, sguardi da leonesse in calore, paillettes e glitter nell'aria, cala il sipario. Al pubblico pagante arrivano il secondo, un'altra pietanza vegetariana che non sazia a sufficienza a tal punto che a fine serata metà sala schizza al Burgher King a due spassi dal locale per riempire la panza. Ma si ricomincia: è il turno di Paola Penelope che, più trans che mai, scimmiotta Paola e Chiara in un colpo solo, metà parrucca bionda, metà mora, e due microfoni glitterati diversi per "A modo mio".
Poi arriva quella che vincerà la serata, gallina vecchia che fa buon brodo, dice qualcuno: Caramella sulle note de "La spada nel cuore". Anche lei si sdoppia: all'inizio è in abiti da Little Tony e subito dopo si trasforma in Patty Pravo. Che paura, ma questa che mette a soqquadro tutto il palco, scaraventa il microfono in terra, urla e si agita, chi è?.
E' la bravissima Berta Bertè che, con il brano "Re", interpreta alla perfezione la Loredana nazionale con tanto di pancione finto come in un lontano Sanremo e qualche insulto alla nemica numero uno di sempre Donatella Rettore. La sala impazzisce, standing ovation per la Bertè imparruccata e somigliantissima. Chiude la gara la giunonica Ursula Katzulova, che interpreta "Aldilà di questi anni" della prima Marina Rei. Stop al voto: la gara è finita. Tutti liberi? Col ciufolo! Il tempo di cambiarsi abito e parrucco che le 8 Drag devono tornare in scena con il loro cavallo di battaglia.
C'è chi fa la Raffa Carrà (Caramella) e si alza in continuo la gonna per fare vedere il pelo pubico biondo lungo come una coda di cavallo ("Sono bionda naturale!"), chi scimmiotta Sophia Loren (Berta Bertè), chi Angela Luce, chi la vicina di pianerottolo. Stavince a furor di popolo il duetto di Ursula e Paola Penelope che rifanno Jo Squillo e Sabrina Salerno in "Siamo Donne" (ma hanno i boxer col pisellino disegnato che fanno vedere quando urlano "Oltre le gambe c'è di più"), e trascinano a ballare scatenate e cantare con loro sul palco la Orlando e la sottoscritta. Tripudio generale di applausi e risate.
Si fanno i conti dei voti dietro le quinte e, finalmente, La Karl du Pignè, annuncia le vincitrici. Miss SanremoDrag 2013 è Caramella, che esulta contenta: "Ci so dovuta arrivare a 45 anni per vincere questo titolo!". Miss Playback 2013 è la Berta Bertè; MissTrucco 2013 Paola Penelope. Ma la giuria ha pensato una fascia (spiritosissima) per tutte: "Miss Riprovaci nel 2014" è Marlene de Pigalle;
"Miss Se facevi la spaccata vincevi tu" è Gabry Elle, "Miss Mannaggia per due punti non hai vinto" è Ursula Katzulova, "Miss Cotonata Forever" è Marilyn Bordeaux, "Miss No mettitelo un altro fiore addosso" è Monique de Torbel. Nel gran finale, tutti si complimentano con Stefania Orlando per la sua chiacchieratissima nuova canzone, "L'Omologazione", che sta spopolando su Itunes. In contemporanea, al teatro Italia, andava in scena il "Festival di SAreMO", ideato 18 anni fa dall'autrice tv Francesca Capua che lo organizza col producer Camillo Viscomi.
Diretti dall'orchestra "Tantapazienza" messa in piedi dalla musicista Cinzia Gangarella, 11 dilettanti allo sbaraglio, in puro stile "La Corrida", si sono esibiti sul palco con le loro ugole intonate o sgraziate, dinanzi a una giuria di rango, composta da Imma Battaglia, Irene Pivetti, Barbara Bouchet, Marina La Rosa, Gianna Tani, Andrea Doria, Claudio Calì e Fabrizio Frizzi che ha offerto al pubblico una sua imrovvisata esibizione canora.
E tra i giochetti di prestigio comici del Mago Alivernini, l'incasso della serata di 8.065 euro, come sempre, è stato devoluto in beneficenza al progetto di Comunità Solidali nel mondo (www.solidalinelmondo.org) per la costruzione di un'azienda agricola per il villaggio di Wanging'Ombe in Tanzania.
La Capua, il cui motto è "fare del bene", ha donato anche un corso di formazione ai ragazzi della struttura "L'Approdo". Il Festival di SAreMo, considerato ormai l'anteprima romana della kermesse sanremese, è stato vinto da il TRIO composto da SARA CARATELLI (23 anni), ILENIA BENTROVATO (20 anni) e VANESSA CATARINELLI (21). Insomma, dopo aver visto due spettacoli così, spassosi e veraci davvero, a chi gli va più di incollarsi davanti alla tv?
BACIO DI FUOCO PER STEFANIA ORLANDO FOTO ANDREA ARRIGA