A VILLA MEDICI PER LA NUOVA-MINI “UNITà” BY ‘TARZAN’ TOSCANI E ‘CITA’ DE GREGORIO - SEX-CHANGE PEL GIORNALE FONDATO DA GRAMSCI: ORA è FEMMINA E MOSTRA IL CULO - “È CADUTO IL COMUNISMO, IL CAPITALISMO, L’EDONISMO, SOLO IL SEDERE è SEMPRE SU”

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  • Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    Unita.it - Guardatela bene. Leggete e scoprirete una nuova veste per una storica identità: perché la veste è mini, come la gonna ritratta sul manifesto che annuncia il lancio in edicola, il 25 ottobre, de la nuova Unità. Ma la vocazione è quella che l\'ha resa una testata che ha fatto la storia del giornalismo italiano. La vocazione di essere forte, impegnata, rivoluzionaria. E ancora di più: libera, bella, indipendente, coraggiosa, sorprendente, generosa, essenziale, indomabile.

    L\'elenco di aggettivi, impressi sull\'immagine scattata da Oliviero Toscani per la campagna pubblicitaria, dà l\'idea di come sarà e di come vuole essere l\'Unità. «Un giornale che vuole avere l\'ambizione di parlare a tutti. Vogliamo parlare ai giovani, ma soprattutto alle persone normali, semplici, quelle che mandano avanti il Paese e che non hanno voce né sui quotidiani né in televisione», dice il direttore Concita De Gregorio, durante la presentazione in una sala gremita di giornalisti, a Villa Medici.

    «Sarà grande esattamente la metà di prima - ha spiegato il nuovo direttore dell\'Unità - Cambierà ogni giorno con l\'obiettivo di mantenere intatta la sua identità ma riuscendo a parlare a più persone possibile. Ci sarà un grande lavoro da fare: i giornali devono cambiare, come è cambiato il Paese, restando però la voce, ragionata, del pensiero».

    Perché il giornale non è una lampada, o una statua, qualcosa di statico, ma «una cosa viva, che cambia ogni giorno», osserva De Gregorio. Tra l\'altro il direttore non manca di riconoscere le numerose difficoltà tecniche affrontate in vista dell\'uscita in edicola: «È possibile che il giornale abbia qualche sbavatura, qualche imperfezione all\'inizio, ma questo fa parte del lavoro, e dei cambiamenti che ci saranno, passo dopo passo».

    Sarà un giornale «ordinato, pulito, facile da sfogliare» che conterà su «grandi firme» e su «collaborazioni di professori che lavorano all\'estero». «Qual è il nostro obiettivo? - risponde sorridendo il direttore - 2 milioni di copie». Nella nuova versione si darà risalto alle immagini, si cercherà di cambiare ogni giorno e si partirà da un timone di circa 50 pagine. A chi gli chiede se è un caso che la nuova Unità esca il giorno della manifestazione organizzata dal Pd a Roma, il direttore ha risposto: «È una coincidenza fortunata», e proprio a proposito del Partito democratico ha aggiunto che «c\'è naturalmente un comune sentire» ma non saranno «servi sciocchi o sordomuti».

    Soddisfatto il fotografo Oliviero Toscani che continuerà a collaborare con il quotidiano. «È stata una bella sorpresa quando Concita mi ha chiesto di collaborare per rilanciare questo quotidiano che è un pezzo di storia - ha spiegato - per me è stato un onore». Poi Toscani ha raccontato come il suo immaginario relativo a l\'Unità fosse cambiato: ciò che ha colpito il fotografo infatti, appena confrontatosi con la nuova direzione, è stata proprio «una forte carica di femminilità». Da questo la campagna di lancio con l\'immagine della ragazza in minigonna, che porta il giornale in tasca. «Non avevo mai pensato a l\'Unità con un\'immagine femminile, avevo sempre avuto un\'idea maschile di questo giornale, ma ora è un\'altra cosa».

     

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