Beatrice Nencha per “Libero Quotidiano”
JAMES BOND 007 DANIEL CRAIG ROMA
L’idillio è durato quanto l’inseguimento tra la Aston Martin grigia dell’agente 007 e la Jaguar di Mr. Hinx. Così David Craig, protagonista del 24° episodio della saga di James Bond, è passato dall’acclamazione quale nuovo “sindaco di Roma”, a bersaglio degli strali più feroci dei romani. Su Facebook c’è già chi invita a boicottare «Spectre, il blockbuster che ha fatto più danni dell’invasione delle cavallette del 1946», ironizza Ilario Cottini. E chi si domanda se non valga la pena «che la Formula Uno giri intorno a Caracalla e che il Circo massimo sia affittato tutte le settimane».
I residenti di Monti, in particolare, non hanno preso bene la foto postata dalla capogruppo della Lista Civica di Ignazio Marino in I Municipio, Nathalie Naim, che mostra dei vistosi buchi sul manto stradale lungo tutta via del Boschetto, dopo il passaggio della produzione cinematografica lunedì scorso.
«La produzione di James Bond ha divelto, picconando i sampietrini, tutti i parapedonali che proteggevano i percorsi pedonali di un tratto di via del Boschetto per parcheggiare dei camion. Questo mi sembra troppo!», ha denunciato sul social network la consigliera, residente a Monti, che aveva chiesto proprio ai produttori di Toro Media, quale indennizzo per i disagi subiti dai residenti, «di farsi carico dell’acquisto di 15 nuovi parapedonali agli angoli della strada, che è una delle vie più insicure del centro storico per i pedoni».
SCENA DEL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA
Oltre al danno, anche la beffa. Perché se è vero che ieri tutti i parapedonali divelti dopo il passaggio dei bolidi targati 007 sono stati reinstallati dalla produzione (anche se nulla è stato specificato sugli eventuali 15 da inserire ex-novo), i residenti lamentano la distruzione dei sampietrini - e persino il sindaco Marino sa quanto siano sacri per gli abitanti della Città Eterna - e contestano che l’intervento riparatorio non sia stato fatto a regola. «Riposizionarli dopo averli espiantati, significa rendere i parapedonali più acciaccati di prima», sottolinea Naim.
IL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA
Senza contare che le riprese a via Panisperna, pur se indennizzate con 500 euro a condominio e oltre 100 a negozio, in base al presunto fatturato non incassato lunedì, hanno tenuto in ostaggio centinaia di cittadini, paralizzando il quartiere per oltre 24 ore. ll traffico è stato bloccato su una decina di strade, sono stati imposti divieti di sosta a oltranza, mentre i parcheggi (comprese le strisce gialle) sono stati tutti occupati dalle auto di scena e gli esercenti hanno dovuto sgomberare qualsiasi occupazione, cassonetti inclusi.
«Hanno svenduto Roma per 16 milioni di euro. Tanti? No, per girare 007 stanno mobilitando forze dell’ordine, dai carabinieri ai vigili del fuoco. Gli abitanti rinchiusi in casa non possono né entrare né uscire fino alle 5 del mattino», si sfoga Elvira Grilli, residente e regista di Monti. «Persone con disabilità non possono avere il servizio taxi, questa è Roma al tempo di 007. Roma non è un fenomeno da baracconi... inseguimenti a Via Panisperna? Vie larghe 2 metri per 3! Vendiamo cultura, ne abbiamo tanta e ovunque, ma non svendiamo al cinema Roma e i suoi abitanti».
Un j'accuse che non tutti, tra i residenti, condividono. Ma che ha scatenato reazioni anche politiche. «Sono giorni che si parla delle riprese romane di Spectre, il film sulla spia inglese più famosa del mondo. Ma pochissimi hanno parlato dei danni che le scene girate in alcune tra le zone più antiche della capitale potrebbero aver provocato alle ricchezze archeologiche di Roma», tuona Federico Rocca, responsabile enti locali di Fratelli d’Italia-AN.
«Marino non ha visto nelle immagini un’auto che sfreccia e fa delle piroette sui muraglioni del Lungotevere? Non trattandosi di semplici muri ci risulta che siano sottoposti a vincolo archeologico», aggiunge Rocca. «Le sovrintendenze, sia la nazionale sia la comunale, non hanno nulla da ridire in merito?
Ne chiederemo conto, sia per sapere chi ha autorizzato quelle manovre, sia per verificare eventuali danneggiamenti, che potrebbero costare qualche milione di euro, a meno che Marino non voglia proporre un’altra partita: dopo Olanda-Italia, stavolta Usa-Italia. Un film già visto, stavolta, e non a lieto fine.
IL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA SCENA DEL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA