a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS
1- TUTTI IN FILA DIETRO AL BUON PASTORE...
Anche Rigor Montis non perde l'occasione degli applausi garantiti - sponsor di Stato: Trenitalia e Finmeccanica - al Meeting di Comunione & Fatturazione. Di fronte a una platea di gente con la bocca buona, capace negli anni di baciare l'anello a Giulio Andreotti, Cesare Geronzi, Yacht Elkann e Silvio Bananoni, il Monti Trilaterale veste i panni di Mosè. E allora, fiato alle trombette!
"L'uscita dalla crisi è vicina, ma i giovani pagano troppo". Il premier alla festa di Cl: un miracolo la coesione della maggioranza. Messaggio di Napolitano" (Messaggero, p. 2). Miracolo o non miracolo, però, in futuro il Profeta non vuol rischiare, come spiega Alberto Gentili sul Messaggero di Calta-riccone: "Al lavoro per la Grande coalizione. Il professore esclude il bis ma dice ‘Il risanamento deve proseguire'. Palazzo Chigi spinge per un'intesa sulla legge elettorale in autunno e ha apprezzato la proposta di Pier Ferdinando Casini di spingere Pdl, Pd e Udc a firmare un preambolo pre-elettorale" (p.2 e non P2, fare attenzione).
In estasi ciellina la Stampa di Mariopio Calabresi, che titola a tutta prima: "Monti: vicina la fine della crisi". E poi tranquillizza la nazione: "Cl benedice Super Mario" (p. 3). Meno male.
monti al meeting di clAnche alla Repubblica degli Illuminati piacciono i cattolici, quando applaudono i comandanti giusti: "Vicini all'uscita dalla crisi'. Monti al Meeting di Rimini: ‘I giovani pagano un conto salatissimo'. Applausi del popolo di Cl al premier" (p.1). Indicato Mosè, si riparte con il terrore finanziario come metodo di governo: "Mercati con il fiato sospeso. Atene: ‘Senza euro miseria enorme, non usciremo dalla moneta unica'. Ma i falchi tedeschi: niente aiuti a chi non rispetta gli impegni" (p. 6).
treno di trenitalia in anteprima al meeting di comunione e liberazioneE ancora: "Tagli in Grecia, vertici e missioni. Ecco i 10 giorni più lunghi di Eurolandia" (p. 7). Dopo aver sbagliato (ma portato all'incasso) le previsioni di un "agosto nero sui mercati", ecco una nuova agenda de' paura. Nuove supposte vanno preparate.
2- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)...
Siccome il nuovo Profeta di Rimini ha detto che i mezzibusti dei tiggì di Stato non devono parlare di "furbi" quando si riferiscono agli evasori, ma di "ladri", ecco la valorosa reazione dei signori direttori, come certificata da un imbarazzante pezzo della Stampa (p. 2). Il capoccione forzitaliota del Tg1, tale Maccari Alberto, definisce "sacrosante" le valutazioni del capo del governo e poi si giustifica come Fantozzi: "Forse qualche volta ci sarà scappata la parola furbi associata agli evasori, ma è nostra abitudine raccontare la verità per quello che è". Come, no. Il Tg1 ha coraggiosamente raccontato la crisi per tutto il governo del Banana. Più tecnologica la bava del direttore del Tg2, tale Masi Marcello: "Ho appena ritwittato le parole del premier perché le ritengo importanti e condivisibili".
Gode giustamente il Giornale di Feltrusconi: "Il Prof invia veline alla Rai per lottare contro gli evasori" (p. 2). Peccato che Padron Papi e metà dei suoi lettori avranno equivocato sul termine "veline".
3- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE/2...
In assenza di nuovi annunci del governo su "crescita" e pagamento dei debiti alle imprese, il Corriere di don Flebuccio de Bortoli è costretto a lucidare meglio i soliti ottoni. E allora vai con "l'approfondimento": "le grandi opere urbane per la ripresa. Asili nido, arte e metrò. Via al piano per 50 città. Parte la cabina di regia. Due miliardi pronti e il ruolo di Cdp" (p. 8).
A parte il fatto che ogni volta che ci tocca leggere la locuzione "cabina di regia" il primo istinto è quello di cercare il telefono di Unabomber, ma adesso spacciamo per "grandi opere" anche gli asili nido? Fa la sua parte anche il Messaggero, che casualmente vede sempre la ripresa nel mattone: "Imprese, case, cantieri e fisco. Ecco la spallata alla burocrazia. In arrivo misure a favore di famiglie e aziende che investono" (p. 3).
4- NON FA SOSTA LA SUPPPOSTA...
"Lavoro e Pil, tutti i ritardi dell'Italia. In sei anni economia giù di oltre il 3%, persi 450 mila posti. Occupato uno su tre. Nel Paese lavorano 22,3 milioni su 60,8 milioni di abitanti" (Corriere, p. 5). Si vede anche a occhio, che non lavora solo un italiano su tre. Altro esempio di furbi?
5- PAPI HORROR PICTURE SHOW...
Bistrato, smaltato e zincato nei punti giusti, c'è un ometto che sogna il ritorno sul palcoscenico. "Berlusconi fa le prove generali. E scrive il discorso del ritorno. Lo ha preparato nei giorni di riposo a villa Certosa e testato a Ferragosto davanti a 70 ospiti. C'è il nome del nuovo partito e le linee guida del congresso" (Giornale, p. 5). Pare che l'esordio sia previsto a Cannes, luogo del suo ultimo memorabile successo internazionale.
6- O IL TUMORE O IL LAVORO ( MA SEMPRE TANTE P.R.)...
"Diossina e ossido di ferro dall'Ilva. ‘Il ministero sapeva tutto dal 2011'. Il rapporto dei carabinieri del Noe fu inviato alla Prestigiacomo: ‘Emissioni diffuse'" (Stampa, p. 20). "Ilva, così Roma ignorò le denunce dei carabinieri. I veleni fotografati per un mese: il ministero diede lo stesso l'ok. Nel mirino le regalie dei lobbisti" (Repubblica, p. 18). Al ministero regnava per caso un mandarino di nome Clini Corrado?
Ma oltre a quello che già si sapeva - inquinamento a manetta e morti di tumore - la storia dell'Ilva di Taranto ci offre anche un pregevole saggio di come si "fa impresa" in Italia, per dirla con un'odiosa frase fatta confindustriale. "Casse di vino, fiori o contanti. L'elenco dei regali fatti dall'Ilva". Sul Corriere, Giusi Fasano dà una sbirciatina alle uscite per "pubbliche relazioni" nel biennio 2010-2011 (p. 19)
ILVA7- AGENZIA MASTIKAZZI...
"Ho 58 anni, troppo vecchio per l'amore". Orbo del Gran Maestro Alberoni, il Corriere mette in prima pagina la vita sentimentale di Paolo Conti, contrario alle storie "d'amore" con ragazze più giovani. Finalmente spiegato anche il lettori perché i giornalisti vengono rottamati a 58 anni.