Nel giorno in cui a Roma il comitato di redazione del Sole 24 Ore firma l'accordo sullo stato di crisi, tra le manine di riotta scoppia la grana dell'ex fogliante rocca: barricate in redazione contro la nuova (costosa) assunzione - l'ira dell'elefantino contro il fuggitivo rocca - laura GNOCCHI IN USCITA DAL "VENERDÌ" di repubblica. per la sua successione uno dei papabili potrebbe essere l'attuale redattore capo, 'Attila' Giordano...

Condividi questo articolo


1 - ROCCA E RIOTTA, DIO LI FA E IL SOLE LI ACCOPPIA
Johnny Raiotta stavolta ha esagerato. Nel giorno in cui a Roma il comitato di redazione del Sole 24 Ore firma l'accordo sullo stato di crisi (quasi quaranta esuberi obbligatori, con prepensionamenti subiti obtorto collo dall'ala senior della redazione, tra mugugni e veri e propri scazzi come nelle ultime assemblee della redazione), il cotonatissimo direttore del giornale salmonato è alle prese con una grana che ha il nome e il cognome di Christian Rocca.

RiottaRiotta

L'ex inviato dagli Stati Uniti (dove si trova in questi giorni per un giro di saluto ai suoi vecchi amici dei think tank neocon di Washington) se n'è andato dal "Foglio" dell'Elefantino da inizio mese, facendo sapere (incautamente) a destra e a manca di avere in tasca la lettera di assunzione al Sole.

Lo stesso Sole riottoso che in quelle ore accoglieva un altro "fogliante", Daniele Bellasio. Giuliano Ferrara non ha gradito e a strettissimi giro di posta ha fatto sparire dalla gerenza del giornale il nome di Rocca. La damnatio memoriae non si è fermata lì: il nome del pià accanito anti-Obama italico è sparito anche dalla sezione web dei "Foglianti".

CHRISTIAN ROCCACHRISTIAN ROCCA

Il suo blog "Camillo" (http://www.ilfoglio.it/camillo) "non è più attivo dal primo marzo 2010" sul sito del Foglio ma solo sul suo sito originario (www.camilloblog.it). Rocca, grazie ai buoni uffici di Johnny Raiotta, ha già in mano la lettera di assunzione al Sole ma Johnny ora teme la redazione che sta facendo le barricate contro la nuova (costosa) assunzione.

Raiotta avrebbe chiesto così a Rocca di appalesarsi in redazione solo da aprile, quando l'accordo sullo stato di crisi (che pone dei limiti alle nuove assunzioni non motivate adeguatamente) sarà già stato firmato.

GIULIANO FERRARAGIULIANO FERRARA

2 - REPUBBLICA, GNOCCHI IN USCITA DAL VENERDÌ
Claudio Plazzotta
per "Italia Oggi"

A ottobre sarebbero stati 10 anni in sella al Venerdì di Repubblica. Ma è un anniversario che Laura Gnocchi non festeggerà, poiché il direttore del supplemento settimanale lascerà l'incarico a breve. Lo ha già confidato ai suoi colleghi e per la sua successione uno dei papabili potrebbe essere l'attuale redattore capo, Attilio Giordano. Gnocchi, 49 anni, aveva da tempo fatto presente la sua volontà di rientrare a Milano, dopo la decade trascorsa nella capitale ai vertici del Venerdì.

Donna di fiducia di Nini Briglia, ha lavorato in passato a Epoca, di cui è stata caporedattore centrale, poi a Tutto, come vicedirettore sempre con Briglia e dopo come direttore, e quindi, dopo una parentesi a Rai Uno (al Pinocchio di Gad Lerner), è rientrata in Mondadori a Panorama, per salire fino alla vicedirezione, prima di trasferirsi alla guida del Venerdì nell'ottobre del 2000. Dei quattro supplementi più diffusi in Italia (Sette, Io Donna, D e Il Venerdì) era rimasto il direttore con la più lunga anzianità di servizio. E' arrivato, nella logica delle cose, il momento di cambiare.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – QUANDO IL BRACCIO DESTRO IN ITALIA DI ELON MUSK, ANDREA STROPPA, EVOCA IL COMPLOTTONE SULLE MAZZETTE-SOGEI, NON HA TUTTI I TORTI - L'ARRIVO DEI SATELLITI DI MUSK, ALTERNATIVA ALLA COSTOSISSIMA FIBRA, HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI A KKR-FIBERCOP E OPENFIBER: LA DIGITALIZZAZIONE BALLA SUI MILIARDI DEL PNRR - NON SOLO: È IN ATTO UNA GUERRA APERTA DI STARLINK A TIM PER OTTENERE L'ACCESSO ALLE FREQUENZE NECESSARIE PER CONNETTERE LE STAZIONI DI RICEZIONE SATELLITARE AI TELEFONINI - NON E' FINITA: INFURIA LA  BATTAGLIA TRA KKR E PALAZZO CHIGI SU OPEN FIBER..

DAGOREPORT - AL CUOR DI GIULI NON SI COMANDA! ACCECATO DAL FASCINO DARDEGGIANTE DI FRANCESCO SPANO, IL MINISTRO BASETTONI L’HA DESIGNATO SUO CAPO DI GABINETTO. MAI NOMINA FU TANTO SCIAGURATA: COLLABORATORE DI GIULIANO AMATO E DI MARIA ELENA BOSCHI, SEGRETARIO GENERALE AL MUSEO MAXXI EPOCA MELANDRI, IL TENEBROSO SPANO FU TRAVOLTO NEL 2017 DA UNO SCANDALETTO CHE LO COSTRINSE, TRA L'ALTRO, A DICHIARARE LA SUA OMOSESSUALITÀ - UN PEDIGREE LONTANO UN VENTENNIO DAI VALORI DI “IO SONO GIORGIA: SONO UNA DONNA, SONO UNA MADRE, SONO CRISTIANA” - AGGIUNGERE L’ARROGANZA IN GILET DAMASCATO DI GIULI-RIDENS CHE SE N’È ALTAMENTE FREGATO DI COMUNICARE AI SOTTOSEGRETARI MANTOVANO (ULTRA-CATTOLICO) E FAZZOLARI (ULTRA-TUTTO), DELLA SUA VOLONTÀ DI NOMINARE IL SUO COCCO GAIO E DE SINISTRA - L’INCAZZATURA DELLA FIAMMA TRAGICA DEFLAGRA AL PENSIERO CHE SPANO PARTECIPERÀ AI PRE-CONSIGLI DEI CDM. METTERÀ PIEDE NEL SANCTA SANCTORUM DEL GOVERNO, OCCHI E MANI E ORECCHIE SUI DOSSIER IMPORTANTI, E PER UNA SQUADRA DI GOVERNO OSSESSIONATA DAI COMPLOTTI, ESASPERATA DAI TRADIMENTI E INFILTRATA DAGLI “INFAMI” LA SUA PRESENZA SARÀ COME GETTARE BENZINA SUL FUOCO

DAGOREPORT - A METÀ NOVEMBRE SI CONOSCERÀ IL DESTINO DELL’ARMATA BRANCAMELONI: RIMPASTO SÌ, RIMPASTO NO? - LA MELONI VORREBBE LIBERARSI DI MINISTRI INCAPACI O IMPALPABILI E TAJANI SAREBBE BEN FELICE DI SOSTITUIRE LO ZOPPICANTE ZANGRILLO (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE), L’INESISTENTE BERNINI (UNIVERSITÀ), L’INCONCLUDENTE PICHETTO FRATIN (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA), EREDITATI DALLA GESTIONE BERLUSCONI-FASCINA-RONZULLI - IL MINISTRO DELLA SALUTE SCHILLACI NON VEDE L’ORA DI GIRARE I TACCHI VISTO COME È RIDOTTO IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO - TRABALLA DANIELA SANTANCHE’ (IN POLE C’E’ FOTI), PER IL DOPO-FITTO SCALPITA CIRIELLI, MELONI VORREBBE SILURARE URSO E "RICOMPENSARE" RAMPELLI - SALVINI E LE SMANIE DI VANNACCI: SOGNA DI FARE IL MINISTRO…