IL CINEMA DEI GIUSTI - APPENA USCITO IN FRANCIA E LANCIATO SU “THE GUARDIAN” PER L’USCITA IN INGHILTERRA, “C’È ANCORA DOMANI” SCATENA GIÀ LE POLEMICHE - A PARTIRE DALL’INTERVISTA DELLA CORTELLESI AL GIORNALE INGLESE. "HO CAPITO CHE OGNI ITALIANO ABBIA RICONOSCIUTO NEL FILM UNA PARTE DELLA SUA STESSA FAMIGLIA” - HA RAGIONE, OVVIAMENTE. MA C’È CHI SCRIVE “CI SPUTTANA ALL’ESTERO, PARLI PER SÉ” O “CHE PALLE STE COMUNISTE FRUSTRATE” - IN FRANCIA LA CRITICA È DIVISA… - VIDEO

-

Condividi questo articolo


Marco Giusti per Dagospia

 

paola cortellesi c e ancora domani 1 paola cortellesi c e ancora domani 1

Appena uscito in Francia, il 13 marzo, ribattezzato “Il reste encor demain”, lanciato su “The Guardian” per l’uscita in Inghilterra e in altri 17 paesi il 26 aprile, “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi scatena già le polemiche. A partire anche dall’intervista rilasciata dalla Cortellesi al giornale inglese. “Ho capito che ogni italiano, giovane o vecchio, abbia riconosciuto nel film un piccola parte della sua stessa famiglia”, dice, “Non necessariamente per la violenza, ma per certe attitudini verso le ragazze e le donne”. Ha perfettamente ragione, ovviamente. E’ un ragionamento perfetto.

 

c'e ancora domani 1 c'e ancora domani 1

Ma nel paese di Pillon e Adinolfi dove si discute ormai su tutto, chi riconosce più gli sbagli di generazioni e generazioni di maschi? C’è chi scrive “Paola Cortellesi ci sputtana all’estero. Forse lei avrà riconosciuto qualcosa della sia famiglia, parli per sé” – “Che palle ste comuniste frustrate”. Come se non bastasse in questi giorni è uscito un altro film fortemente femminista legato all’Italia, “La nouvelle femme”, opera prima di Lea Todorov, dove Jasmine Trinca interpreta Maria Montessorri, personaggio già interpretato nel 2016 proprio dalla Cortellesi, che incontra una ragazza francese mai esistita, interpretata da Leila Bekti, che apre un mondo alla geniale italiana.

c e ancora domani paola cortellesi c e ancora domani paola cortellesi

 

 Un trionfo di femminilismo italiano, quindi. Come se non bastasse, “Il reste encor demanin” in Francia il film è accompagnato da dibattiti sulla violenza coniugale con storiche e femministe. La stessa regista-interprete in un’intervista di questi giorni a “le Monde” spiega: “L’italia conta un femminicidio ogni 72 ore: noi non ne possiamo più. Una minoranza di maschi non accetta ancora che gli si dica di no”. Lo sappiamo bene, purtroppo. Magari è ancora presto per capire il gradimento del pubblico, ma la critica francese è divisa.

c'e ancora domani 6 c'e ancora domani 6

 

Diciamo che piace ai giornali popolari, come “Le Parisien” (“Tratta un argomento oscuro in modo molto originale, oscillando tra umorismo, leggerezza e drammaticità”). Piaciucchia ai vecchi “Cahiers du Cinéma”, tre stelle su cinque, ma poi Vincent Poli lo bastona scrivendo “La scelta del pastiche neorealiste, biancoe. Enro, formato 4/3, non è del gusto migliore”. “Le Figaro” gliene dà due, definendolo “ingenuo e ipocrita”, e il più a sinistra di tutti, “Les inrockuptibles” addirittura una.

c'e ancora domani 4 c'e ancora domani 4

 

E “Libération” lo massacra, attaccandosi ancora al gusto: “Effetti troppo forti, cosparsi di pittoresco, ci mostrano con rammarico il gusto molto incerto di questo film-fenomeno”. Sul “gusto molto incerto”, in molti si sono incazzati, più per ridicolizzare il lato gauche caviar del giornale che per difendere il film. “Il gusto molto incerto ah aha il tranquillo disprezzo di Libé. Perché ovviamente il gusto più sicuro è il loro”. O anche “Parla del tuo gusto piccolo francese di merda”. O “Deve essere un buon film se non vi piace”. E siamo solo al primo giorno.

c'e ancora domani 3 c'e ancora domani 3 c'e ancora domani 2 c'e ancora domani 2

 

c'e ancora domani 5 c'e ancora domani 5 paola cortellesi con il cast di c e ancora domani paola cortellesi con il cast di c e ancora domani paola cortellesi c e ancora domani 2 paola cortellesi c e ancora domani 2

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...

DAGOREPORT – CHI SOGNA IL RITORNO DI TRUMP ALLA CASA BIANCA? DI CERTO NETANYAHU ED EMIRATI ARABI UNITI, MA TRA LE VEDOVELLE DI “THE DONALD” NON C’È PUTIN. “MAD VLAD” PREFERISCE IL PREVEDIBILE NEMICO BIDEN A QUEL MATTACCHIONE INAFFIDABILE DEL TYCOON (CHE GIUSTO IERI HA INVOCATO LE BOMBE AMERICANE SU MOSCA). UNA DIFFIDENZA POTENZIALMENTE UTILE A “SLEEPY JOE”: IL CREMLINO POTREBBE “CONCEDERGLI” LA PACE IN UCRAINA PER EVITARE IL RITORNO DI TRUMP – E LA MELONI? TIENE IL PIEDE IN DUE STAFFE: MANDA I SUOI ALLA CONVENTION CPAC, MA SI FA DARE I BACETTI DA BIDEN…

FLASH! - FIAMME GIALLE IN FIAMME: AVVISATE ANDREA DE GENNARO CHE IL GENERALE FRANCESCO GRECO NON GRADISCE PER NIENTE L'EVENTUALE INCARICO AL COMANDO AERO-NAVALE; SI ILLUDEVA DI ANDARE AL COMANDO INTERREGIONALE DI ROMA - AVVISATE MANTOVANO CHE L'EX DIRETTORE DELL'AISE LUCIANO CARTA, FINITO PRIMA A LEONARDO, POI BOCCIATO DA TIM COME UOMO DI VIVENDI, ORA ALL'AGENZIA DI STAMPA LA PRESSE, NON HA PERSO LA SPERANZA DI OCCUPARE LA PRESIDENZA DI UNA AZIENDA PUBBLICA. E HA RIPRESO A INCONTRARE I SUOI VECCHI AMICI (CARAVELLI & C.)