(Adnkronos) - Il settimanale \'Visto\' pubblica, nel numero in edicola da domani, un\'intervista a Giuseppe Puppo, autore del libro \"Ottanta metri di mistero - La tragica morte di Edoardo Agnelli\" (Koine\' edizioni), con prefazione di Ferdinando Imposimato. Il 15 novembre del 2000 il corpo del figlio di Gianni Agnelli venne trovato sotto un viadotto della Torino-Savona, in provincia di Cuneo. In tempi brevissimi gli investigatori conclusero che si trattava di suicidio, a otto anni di distanza Puppo solleva alcuni inquietanti interrogativi.
famiglia agnelliPuppo parla di \"indizi e sospetti che mi portano a pensare che Edoardo Agnelli sia in realta\' stato ucciso, mettendo in scena il suo suicidio\". Nel volume si sottolinea, fra l\'altro, che \"nessuno ha visto Edoardo Agnelli buttarsi da quel viadotto, in un tratto dell\'autostrada dove transitavano otto macchine al minuto\", ricordando che \"in quel periodo, Edoardo Agnelli zoppicava e usava il bastone:
ci avrebbe messo almeno due minuti ad arrampicarsi sul parapetto dell\'autostrada per buttarsi di sotto, aumentando le probabilita\' di essere visto\", seguono poi la rapida rimozione e sepoltura del cadavere, senza autopsia; le condizioni del corpo, con bretelle allacciate e mocassini ai piedi, nonostante un volo di 80 metri; la mancanza di indicazioni sulla scorta di Edoardo Agnelli.
Famiglia AgnelliA \'Visto\' Puppo, elencando il materiale raccolto per il suo libro, afferma infine che \"per ultimo, da ben tre fonti diverse ho raccolto una notizia inquietante. Poche settimane prima della morte di Edoardo, qualcuno cerco\' di fargli firmare un documento in cui gli si chiedeva di rinunciare ai suoi diritti di gestione in Fiat, in cambio di soldi e immobili. Edoardo, dopo essersi consigliato con alcuni amici, si rifiuto\' di sottoscrivere. Fu la sua condanna a morte?\".